nota della lista civica “Per una Recanati migliore”

Ma che fantastico, desolante teatrino ci ha regalato il centro-sinistra in queste ultime settimane! Uno spettacolo degno delle migliori compagnie shakespeariane! Prima si odiano, si attaccano, se ne dicono di tutti i colori (“re sole”, “seconda destra”, “parolaio di periferia”), poi la svolta: forse è tornato l’amore. Ma l’offerta è troppo bassa. Ah, allora non si tratta del bene di Recanati, di ideali o di amore! No, l’amore non c’entra, è che non porta il conto delle poltrone. Dunque, volano di nuovo gli stracci e poi, come nelle migliori commedie, si fa la pace e tutti siedono alla stessa tavola a mangiare.

E questo triste spettacolo è stato condito dai migliori discorsi sulla coerenza, dalle migliori lezioni sulla dignità e il rispetto. Ci chiediamo: è questa dunque la coerenza di cui parla il centro sinistra? È questa la dignità politica? È questo il rispetto per i cittadini e gli elettori, trattati come pecore che dovrebbero essere pronte al richiamo del pastore? Tutti di qua! No, aspettate, tutti di là!

Ancor più grave è il giochetto che hanno fatto: in nome della democrazia, naturalmente quella loro, hanno trovato l’accordo per cui se vincono “rubano” alla minoranza due posti in consiglio, da 6 a 4! Com’era quando parlavate di democrazia, di rispetto del ruolo istituzionale? 

La verità è che dietro quelle belle parole se ne nasconde una meno bella, ma più veritiera e che le contiene tutte: poltrone.

Messi alle strette, dopo il risultato del primo turno, ci hanno attaccato in modo scomposto e denigratorio. Per noi la politica è altro e siamo andati avanti per la nostra strada, con la coscienza tranquilla, coerenti con le nostre idee.

Emanuele Pepa è la scelta giusta: i cittadini lo sapevano prima e lo sanno ora a maggior ragione. Per salvare Recanati dal deserto in cui è caduta, ben rappresentato da quella lugubre fila di vetrine spoglie, con cartelli affittasi e vendesi, che osservano tristemente chi si fa due passi al centro storico, o dalle strade di campagna in abbandono.

Per rilanciare la città, farla rinascere, darle il futuro che si merita, fatto di vita, energia, dialogo e rispetto, per chi cerca davvero la coerenza, il 23 e il 24 giugno, votiamo Emanuele Pepa.

 

ATTENZIONE: è importante tornare alle urne, non dare nulla per scontato. Vinciamo insieme!

 

         Recanati, 18 giugno 2024

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

26 commenti

  1. Presentatevi ad un dibattito pubblico, solo così potrete far valere le vostre ragioni. Il resto sono chiacchiere al vento.

    • Antonello Loreto on

      55 dibattiti pubblici ha fatto Pepa. Ma se lei si riferisce allo show televisivo (due contro uno, come gli eventi di questi giorni hanno dimostrato) bene ha fatto a non andare.

      • Ecco allora se si temeva il 2 contro 1, adesso non ci sono motivi per tirarsi indietro. 1 contro 1
        Per definizione il Dibattito ha bisogno di un contraddittorio diversamente si chiamerebbe monologo, più facile certamente ma serve ad altro.

        • Ma a cosa servirebbe il confronto pubblico? Penso che Bravi e Fiordomo si siano ampiamente svelati nella loro falsità: prima contro, poi insieme per il bene di Recanati… ergo per il bene dello stipendio. Lei può ritenere ancora veritiere le parole di Antonio, o dello stesso Fiordomo, riscoperto civico della prima ora?

  2. La faccio corta, perché ii sermoni non servono: fossi un elettore di centrosinistra mi sentirei preso in giro. Tutto qui.

    • anonimo 10.23 Lei deve sapere che cmq ci sentiamo presi in giro dagli uomini di ogni colore politico. Non rimane che un ideale, magari utopico ed allora io non voterò mai per la destra. L’ho fatta corta anch’io.

      • Ubi maior minor cessat. Esattamente come sta faccendo il Centro destra a Osimo!!
        il maior è Recanati.Francamente non vorrei trovarmi ancora con dei personaggi che hanno ridotto Recanati al lastrico.
        forse per questo motivo il Sig.Pepa non vuole confrontarsi.Verrebbe polverizzato in due secondi.

    • perché a destra invece lo fanno per la vana gloria🤣🤣🤣🤣. certe facce da anni, sempre le stesse. si cambia il poro Cristo di facciata e i burattinai dietro sono sempre quelli.siete tutti uguali

  3. a Osimo va bene l’apparentamento tra le liste di centro destra che avevano fatto scintille tra loro e che adesso hanno ritrovato un accordo.
    A Recanati non va bene. Fate pace col cervello.

    • caro anonimo , faccia pace lei col cervello. o meglio , lo utilizzi.
      la situazione è nettamente diversa: diciamo che , a voler fare un parallelismo , sarebbe come se Pepa avesse contattato Fiordomo.
      ora, faccia partire le sinapsi e vediamo se ci arriva , sennò le faccio un disegnino

    • a Recanati si fa falso moralismo. e molti hanno gridato allo scandalo per 2 motivi: chi per paura di perdere ad un passo dalla vittoria chi per salire sul carro del più probabile vincitore. entrambi atteggiamenti poco edificanti,falsi

    • Osimano….fai pace tu con il cervello,prima di tutto siamo a Recanati e no ad Osimo ,nessuno ha detto che hanno fatto bene a rimettersi insieme.Voi non avete fatto le scintille ma i fuochi d’artificio (dovevate farli a S.Antonio).Come al solito non avete argomenti, e vi attaccate agli specchi. Certo per come avete ridotto la città non sarà facile rimettere le cose a posto.

    • Due “giganti” della politica recanatese (283 voti l’uno e 278 l’altro) si schierano con il candidato sindaco della sinistra, alla faccia del civismo sbandierato.
      Ma… c’è un ma: in realtà usufruiranno dei seggi che la legge metta a disposizione dell’opposizione .
      Quindi saranno maggioranza (almeno si illudono di esserlo) ma prenderanno i seggi destinati all’opposizione, alla faccia della continua favoletta sulla democrazia e sul rispetto delle istituzioni.
      Ecco… questi giganti mandiamoli definitivamente nell’oblio…
      Votiamo Emanuele Pepa e facciamola finita.

    • Tanoni non ti preoccupare dei marciapiedi, ricordati quando erano inesistenti e poi realizzati dall’amm.ne corvatta, i tuoi amichetti della sinistra non li ha realizzati ne stretti ne larghi

  4. Non c’è nessun “teatrino” e non si “rubano” posti in consiglio, non c’è nessun “conto delle poltrone”. C’è un operazione di apparentamento, permessa dalla legge e condotta con trasparenza. Per la rivitalizzazione del centro storico è già stato siglato un protocollo con la società Cethegus e io ho visto almeno 3 inaugurazioni di nuove attività negli ultimi 2 mesi.

    • Questi commenti a ridosso del ballottaggio mi hanno realmente esasperato ma questo intervento sul centro storico merita una risposta perchè penso che si sia veramente superato il limite della decenza. I fabbricati del centro storico inagibili da sisma del 2016 ancora pagano l’IMU a questo Comune che ha esasperato ogni possibile prelievo fiscale legittimo e non. Parcheggi negati ai proprietari di case del centro storico e ai cantieri (pochi) per il restauro edilizio, normative vessatorie assurde perverse per far pagare il massimo e obbligare a montaggi e smontaggi di piazzole di cantiere, difficoltà nel carico scarico manuale di materiali, totale disinteresse per la sicurezza di cantiere, mobilizzazione di carichi sospesi montaggio e smontaggio gru e relativo lievitare dei costi e dei rischi ( alla faccia delle sceneggiate inviate via WhatsApp sulla sicurezza nei posti di lavoro). Poi c’è stato il concorso di idee per il centro storico che pure ha avuto un costo e adesso un protocollo con questa società che pure andrà pagata anche se dovesse vincere l’altra parte politica. Ricette semplici come abbassamento del prelievo fiscale, parcheggi meno cari e più elastici, ztl meno folle? non costano nulla e possono fare la differenza. La società Cethegus sarà poi la gemella della famigerata SIS? Comunque grazie ora non ho più dubbi su chi votare.

  5. Si, Ok, tutto fantastico.

    Ma oltre agli slogan da televendita anni 80: “Asticella alzata”, “Avanti con il cambiamento”, “La scelta giusta”..etc..

    Perché Pepa non partecipa ad un dibattito?
    Che ce ne facciamo degli slogan?

  6. Questi o sono analfabeti (e si spiegherebbe perché Pepa non si presenta ai confronti) o hanno il terrore di perdere. In ogni caso, viste le continue accuse al centro sinistra di essere attaccati alle poltrone, ci aspettiamo una giunta di destra senza alcun incarico e assessorato. Sono attaccati alle poltrone anche loro? Ma i vari Bartomeoli, Bertini, Paoletti, Marconi…. questi non sono come gli altri? Questi non sarebbero attaccati alle poltrone?

    • Con il termine “attaccamento alle poltrone” si intende che si è disposti a far di tutto, persino tradire l’elettorato, pur di continuare a sedervi. Ciò non significa che chi ha partecipato in campagna elettorale, candidandosi alla carica di consigliere comunale, una volta eletto non possa sedere in giunta se è stato premiato dai cittadini con voti di preferenza. E’ questa la differenza sottile: c’è chi quella poltrona se l’è guadagnata con l’appoggio al voto e per meritocrazia, e chi invece farebbe di tutto per quella poltrona, come ritrovare un rappacificamento che di vero non ha nulla, se non lo scopo stesso per il quale è stato siglato.

  7. Osimano….fai pace tu con il cervello,prima di tutto siamo a Recanati e no ad Osimo ,nessuno ha detto che hanno fatto bene a rimettersi insieme.Voi non avete fatto le scintille ma i fuochi d’artificio (dovevate farli a S.Antonio).Come al solito non avete argomenti, e vi attaccate agli specchi. Certo per come avete ridotto la città non sarà facile rimettere le cose a posto.

    • Già per le brigate Bravi e Fiordomo ci vorrebbero gli psicologi, visto quello che stanno combinando, ma te sei ossessionato, fatti vedere da uno bravo.

  8. Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli ivoterebbero per Emanuele…….all alba vincerò…verso l Infinito……..a sinistra….una noiaaaaaaa……..😂😂😂😂😂.

  9. Per tutti quelli “e allora Osimo?”.
    Eh no, qui a Recanati la situazione è ben diversa: parliamo di due realtà politiche i cui profondi dissidi hanno causato, negli ultimi tempi, se non la paralisi, il rallentamento della macchina amministrativa e delle opere pubbliche (farsi un giretto nei cantieri, nelle strade di campagna o nei parchi dei bimbi, ad esempio, e vedere in che condizioni sono); due realtà politiche che si sono insultate in tutti i modi, andando sul personale. Su queste basi, che prospettive avrebbe la nuova amministrazione? Quale solidità? Quale efficienza potrebbe garantire? E se davvero l’accordo è stato fatto per il bene della città, e non per salvare la poltrona, perché allora non farlo prima delle elezioni?

Lascia un Commento

Exit mobile version