Costi più alti per chi lavora solo d’estate, pagamenti anticipati, spazi ridotti. Il regolamento sul suolo pubblico finisce sotto accusa.
A Recanati, offrire un caffè o servire un pranzo all’aperto nel cuore del centro storico sta diventando sempre più difficile. Non tanto per mancanza di clienti, quanto per un regolamento comunale sull’occupazione del suolo pubblico che molti esercenti giudicano penalizzante.
In vigore dal 2023, sotto l’amministrazione Bravi, la normativa è finita nel mirino di bar e ristoranti, soprattutto per quanto riguarda le concessioni stagionali, usate nei mesi primaverili ed estivi per i dehors. Un paradosso su tutti: le autorizzazioni temporanee, pensate per un utilizzo limitato nel tempo, risultano spesso più costose di quelle annuali.
“Se chiedi la concessione per l’intero anno e non te la danno, sei costretto a prenderla stagionale e a pagare di più”, spiega il titolare di un ristorante del centro. La disparità è evidente: c’è chi ottiene il permesso annuale, paga meno e sfrutta lo spazio solo per alcuni mesi, mentre altri devono anticipare cifre consistenti per pochi tavoli e un uso limitato.
Un altro punto critico riguarda i pagamenti: se fino a poco tempo fa il canone si saldava a consuntivo, oggi si pretende il versamento anticipato. “Se non paghi tutto in una volta, non ti rilasciano l’autorizzazione”, racconta il gestore di un pub. Le rate sono concesse solo a chi ha una concessione annuale. Chi lavora solo d’estate, invece, è costretto a sostenere un esborso immediato che può mettere in crisi l’intera stagione.
“Ho pagato 1.750 euro per sei mesi e mezzo, tutto in anticipo”, denuncia un altro ristoratore. “L’anno scorso almeno si poteva dilazionare. Oggi spendo quasi 7.000 euro per la pedana, più altri 2.000 per l’autorizzazione. Non è sostenibile”.
A complicare il quadro ci sono anche i vincoli imposti dalla Sovrintendenza, che in alcuni casi riducono gli spazi disponibili per tutelare il patrimonio storico. È successo ad esempio al ristorante Skasa, in via Calcagni, dove i tavoli sono stati spostati perché troppo vicini a una chiesa. Risultato: servizio più complicato e meno coperti, a fronte di costi più alti.
Situazione analoga nella zona del Belvedere, dove anche il ristorante “A Silvia” lamenta difficoltà nell’installare i tavoli all’aperto.
L’attuale amministrazione ha riconosciuto la presenza di “incongruenze” nel regolamento e ha promesso una revisione, ma per ora nulla è cambiato. Intanto, i commercianti del centro devono continuare a fare i conti con regole che molti considerano sproporzionate, quando non dannose.
E la domanda resta aperta: il centro storico di Recanati riuscirà a superare anche questa stagione?
12 commenti
a tutti o a nessuno mi sembra ovvio! meglio nessuno direi
ci sono luoghi in cui ci si può allargare senza intralciare il traffico
altri in cui si deve tenere delle misure
per non intralciare il traffico dipende dove si sceglie l’attività commerciale. Il rispetto in primis
gli anni scorsi era venuto a mancare
in questo caso specifico sta levando parcheggi per i residenti, già non ci sono parcheggi a Recanati in centro!! negli altri casi in mezzo piazza o su alcuni piazzali non si può parcheggiare quindi potrebbero darli! almeno dessero gli spazi con criteri giusti dove non ci rimetta la cittadinanza!
poco….la cittadinanza rinuncia a zone nevralgiche….
io vorrei il parcheggio riservato davanti casa………….
Concordo! Abbiamo due negozi oche privilegiano di uno spazio stradale riservato a tutti se non fosse che sono, grazie a dei paletti divisori, parcheggio a tempo pieno.
ma lasciamoli lavorare!!! È già tanto difficile
I permessi annuali non si possono dare ci sono delle leggi da rispettare
per non parlare del mercato dove quei poveri ragazzi dell’enoteca sono costretti a togliere il dehor ogni venerdì sera e ripiazzarlo il sabato (assurdo). comunque la pedana che si vede in foto è molto bella ma non credo sia a norma visto che va a creare un gradino quindi non facilmente accessibile ai disabili, e poi toglie totalmente la visibilità al locale dietro.
ma bastaaaaa….sembra che esistano solo i bar di piazza….avete stufato …prima c’era l’anarchia, tutti facevano i comodi loro anche a discapito dei cittadini…mi sono proprio stancato di ascoltare continuamente lamentele ….basta
“L’attuale amministrazione ha riconosciuto la presenza di “incongruenze” nel regolamento e ha promesso una revisione, ma per ora nulla è cambiato”
bella la nuova prospettiva
La prima cosa è il rispetto! La pedana nella foto in realtà è molto più alta ed è pericolosa! Si possono costruire strutture così alte?
giretto in via falleroni?