I consiglieri comunali Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi (Porto Recanati 21/26) intervengono duramente dopo la conferenza stampa tenuta oggi dalla giunta Michelini-Riccetti sullo stato del capannone Nervi e sulla relazione dell’AST3 di Macerata relativa alla presenza di amianto.
Secondo Rovazzani e Nalmodi, l’amministrazione comunale è incorsa in una grave contraddizione: Lo scorso ottobre avevano dichiarato pubblicamente che nel capannone non c’era traccia di amianto. Oggi, invece, sono stati costretti ad ammettere l’esatto contrario: l’amianto c’è, seppur localizzato nelle guaine bituminose.
“Una figuraccia”, rincarano i due consiglieri, “che dimostra leggerezza e improvvisazione nella gestione di un tema delicato come la salute pubblica”.
Con questo attacco, Rovazzani e Nalmodi chiedono chiarezza definitiva sul futuro del capannone e una maggiore trasparenza nelle comunicazioni istituzionali, “perché sulla sicurezza non si può scherzare”.
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Altro che figuraccia, come molto benevolmente giudicate l’accaduto! Questi “governanti” comunali dimostrano la loro totale inadeguatezza, ancor più grave su una questione di salute pubblica. A questo punto, signori dell’opposizione, non servono più chiacchiere, ma atti concreti. Forse un esposto al Prefetto potrebbe essere sufficiente? Oppure bisogna rivolgersi ad altri uffici? Considerato il vostro ruolo pubblico e quello professionale, la… fantasia per una iniziativa non dovrebbe mancarvi.
Tutti bravi a puntare il dito, ovviamente a cose fatte! Sarebbe stato bene che questi ‘commissari tecnici’ da divano, prima di prodursi nelle proprie saccenti critiche, rigorosamente a posteriori, avessero considerato che quanto affermato dall’amministrazione traeva supporto da un elaborato peritale che – non essendo Sindaco e assessori dei tecnici specializzati nel settore – rappresentava necessariamente il presupposto delle loro scelte, affermazioni e decisioni.
Sarebbe stato bene, inoltre, che loro signori avessero anche tenuto in debita considerazione il fatto che – alla luce della relazione redatta dall’AST3 – anche i tecnici che avevano affermato la presenza dell’amianto non erano stati puntuali, stante l’enfatizzazione di quantità e siti risultante dalla loro perizia.
In definitiva, invece di sputare sentenze, molto meglio assumere un atteggiamento razionale e non incline alla inutile e melodrammatica spettacolarizzazione, altrimenti perché non avviare immediatamente una crociata contro le canne fumarie e demolire l’80% degli edifici cittadini (posto che tale è la percentuale di manufatti che contiene amianto)?