E’ ormai un leitmotiv non solo dell’Amministrazione comunale di Recanati, ma, ahimè!, un po’ di tutto: facile inaugurare e tagliare il nastro con tanto di fotografi, troppo difficile mantenere nel tempo le opere inaugurate.

Qualche esempio locale, anche se potrebbe bastare semplicemente citare la pista ciclabile, le strade, le aree verdi?

Ricordate a luglio 2021 la presentazione all’Aula Magna del Comune, con tanto di presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e dell’assessore Giorgia Latini (cultura), del progetto “Light for Future” (luce per il futuro) per la cui realizzazione la Regione aveva contribuito con 50.000 euro a cui sono stati aggiunti 10.000 euro come sponsor da parte della DEA e 3.000 euro del Comune? Da tempo di quelle illuminazioni artistiche, poste su luoghi e monumenti caratteristici della città, non c’è ormai quasi più traccia, anzi più nessuna lampadina accesa.

chiostro Sant’Agostino con illuminazione “Light fo Future”

Ricordate l’inaugurazione del Parco del Colle dell’Infinito e, in particolare, il progetto “Grata Viva”, un intervento di consolidamento, mediante ingegneria naturalistica, del versante del terreno che dalla stradina, che costeggia la scuola Professionale di Stato, ala del vecchio convento del Santo Stefano, scende sino al viale di ingresso del Colle? Ancora oggi al suo ingresso resiste un cartello in cui s’illustra il progetto: lungo questo crinale erano state costruite delle grate in legno, con pali perpendicolari fra di loro, dentro i cui riquadri erano state messe a dimora delle piante radicate di specie diverse. La grata viva agisce come sostegno del terreno fino a che non si sono sviluppati i costruttivi vivi, cioè finché non si sono sviluppati gli apparati radicali, che producono, appunto, un effetto consolidante. Lo scopo era quello di consolidare i versanti acclivi che presentano fenomeni di erosione. Nel cartello erano indicate anche le varie specie di piante utilizzate in ogni riquadro della grata. Oggi non esiste nulla se non erba incolta e selvaggia che non costituisce certo un’immagine gradevole dell’ingresso al Colle leopardiano.

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19 commenti

    • Di quali altri argomenti parlare?
      – 6 alle 6 dove c’è sempre una magnata de mezzo?
      – Maratonine notturne bike tanto per attappare le strade ai povericristi
      che devono andate a lavorare?
      – delle inaugurazioni con magnate finali?
      – dello stadio innovato con i soldi dei contribuenti?
      – della Recanatese?
      – delle grandi feste sinistre con grandi magnate e abbuffate finali?
      – di tirreno-adriatiche con attappamento di strade pubbliche?
      – di continue chiusure di negozi in centro?
      – di ZTL e chiusura in centro?
      – di turismo leopardiano a vantaggio solo di alcuni?
      – di concerti musiculturali e lunarici?
      – di set cinematografici e di comparse in città?
      – di programmi politici di sinistra e candidati sindaci per il prossimo anno?
      – di concerti e grandi manifestazioni nell’orto del monastero?
      Che palle tutto questo!!!!
      Che barba che noia!!!!

        • Cerca di non vincere però con altri pochi 29 in più, almeno 100 in più, perchè quest’altra volta avversari fessi che non faranno ricorso non ci saranno più.

        • Non è vero, ti sbagli, per esempio l’abolizione del reddito di cittadinanza per nullafacenti sinistri adottato dal Governo mi sta bene, il nuovo programma sanitario regionale i cambiamenti sanitari che intende fare Saltamartini mi sta bene…
          Queste si che sono cose serie, non le solite cazzate recanatesi di inette amministrazioni sinistre.

          • Ah ho capito… Sei semplicemente annichilito da quelli che chiami “sinistri” tanto da non saper differenziare politiche nazionali, regionali e comunali. Vabbè, sei messo male, problemi tuoi.

          • No ti sbagli ancora 17:14 molto più semplicemente ci sono cose, argomenti, fatti e politica che mi appassionano e seguo con molto interesse e altre ancora che deploro non mi interessano, mi annoiano, mi rifiuto di seguire,
            (come quelle che ho elencato nel msg. del 13 Agosto 2023 alle 13:53 cose da provincialotti), non è annichilimento, la mia euforia sta tutta nel cercare di combatterle, cosi come sostengo anche chi in questo articolo denuncia certe incurie, visto che voi a sinistra avete sempre questo modus operandi, sei tu con i tuoi compagni che siete molto messi male.
            Non è neanche il non saper differenziare politiche nazionali, regionali e comunali, del resto tu che pretendi, non è colpa mia se a livello di politica comunale in questo specifico comune non c’è proprio niente di buono e di appassionante ma solo tante cazzate.

          • Sei messo male tu 17,14 e 21,14
            spocchiosamente non tolleri critiche e giudizi negativi nei confronti di questa inetta giunta comunale, si nota bene che ti ci arrabbi troppo facilmente, evidente sei tu un componente di questa inetta giunta…
            Se ti ci arrabbi ti fa male a te vivere così!
            Cmq. sia problemi tuoi!

  1. Venite alla ( fratesca) sembra una giungla i marciapiedi sono coperti di erba , con luci bruciate , con macchine che rischiano di investire persone perché passeggiano per la strada. Bravissimi

  2. Non è vero che c’è incuria solo dopo i bei progetti, per le strade rurali non ci sono progetti ma c’è incuria, abbandono, assoluto disinteresse.

  3. Su questi articoli si dovrebbe mettere le foto del taglio del nastro a fianco alla foto della stessa area abbandonata. È giusto che la faccia di queste persone sia associata anche agli scempi che inaugurano

  4. anna maria fedeli on

    Storia vecchia che scavalca amministrazioni di diverso colore politico e scavalca anche le generazioni. Il primo progetto di pista ciclabile, allora così si nomava, è degli ultimi anni 80 dello scorso secolo, centinaia di milioni per un pista che avrebbe dovuto condurre fino alla Rocchetta di San Severino Marche, progetto della Snam Progetti , centinaia di milioni dei PIM, piani integrati mediterranei. Lavori inziati e mai terminati, scolo delle acque dai campi limitrofi inizialmente correttamente previsto viene poi impedito per la chiusura dei tubi di scolo di cemento posizionati sotto il piano della pista e mai ripristinati a causa dell’esondazione dell’inverno 1990. Indennizzi non corrisposti per decenni, espropri mai perfezionati, proprietari dei fondi che pagano imposte e tasse su aree non più nella loro disponibilità. Sponde del fiume lasciate all’abbandono, i proprietari non possono più accedervi con i mezzi meccanici e non ne hanno alcun interesse, il fiume esonda gia nell’inverno 1990, erode le sponde che prima lambiscono e poi negli anni seguenti erodono la pista stessa, alberi di alto fusto che alla prima piena collassano nel greto del fiume e poi vengono trascinati dalla corrente per incagliarsi al primo ponte. Da un punto di vista sociale la pista, mai presidiata, diventa una comoda autostrada per ogni tipo di attività illegale. Non si capisce nemmeno se sia mai stata collaudata. Dopo trenta anni di degrado e di abbandono, fra squilli di tromba e un pubblico plaudente a Villa Colloredo viene annunciata la nuova ciclovia, arteria vitale per il cicloturismo etc. etc. progetto architetto Pasquinelli, Recanati comune capofila, altre centinaia di migliaia di euro per fare una pista su argini in minima parte consolidati e in gran parte no. Scolo delle acque dei campi al fiume non previsti e non predisposti, una passata di ruspa, un po’ di ghiaia, la vegetazione riparia nemmeno toccata via via invade la pista stessa e i ciclisti passano sui campi confinanti. Consentita l’occupazione d’urgenza con la cessione bonaria della maggior parte dei proprietari che speravano nella sistemazione delle porcherie dei trenta anni precedenti, cala il silenzio sul mirabile capolavoro. Hanno sottratto altra terra all’agricoltura senza corrispondere il dovuto e senza perfezionare gli espropri, hanno rovinato l’idraulica dei fondi impedendo il normale sgrondo delle acque, la pista versa nel consueto stato di abbandono e l’erosione delle sponde continua. Poi si fanno i convegni dopo ogni alluvione, la conta dei danni etc In questo caso il denaro c’era ma è stato speso per fare danni, non per prevenirli.

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