Immagine di copertina: René Magritte, La condizione umana I, 1933
CERTE VAGHE SILENZIOSE SPERANZE
di Simone Sagripanti
ce le ritroviamo a volte
certe vaghe
silenziose speranze
languide e in un mezzo sorriso
sfiorando passi in una chiesa
fra marmi secolari e altissimi altari
santi e candele e ancora santi
oppure sfiorando una donna
entrandole dentro
con la punta fuoriuscita dal cervello
nel tempo nel suo
e nostro mistero
nel richiamo grande
di tutti gli animali della storia
o in certe campagne
che sorridono nel vento
dove cambiano gli occhi i vecchi
ma restano in cielo uguali
pecore e pavoni
nei fiumi gli alberi a salutare
e nel sole le fatiche e le morti
o in questa finestra al mattino
che attappa le lacrime nella stanza
o le fa uscire libere a perdersi
nel caos del nostro punto
lontane lontane Dio mio
e calde
anche se tu non mi vuoi più