Nota dell’amministrazione comunale

Approvato in giunta il progetto esecutivo della musealizzazione del nuovo polo della Musica  

Approvato dalla Giunta Comunale il progetto di allestimento del nuovo Museo della Musica   di Recanati ubicato nell’edificio adiacente al Teatro Persiani e collegato al Museo Gigli. A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo rappresenta un omaggio a Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese a 130 anni dalla sua nascita e a 100 dal suo debutto al Metropolitan Opera di New York e alle realtà musicali del territorio, fiori all’occhiello del panorama musicale italiano nel mondo. Un vero e proprio polo della musica che amplierà l’offerta museale della città dell’Infinito.

“Il museo della musica (MuM), andrà ad arricchire l’offerta culturale della nostra città e sarà un forte attrattore non solo per i turisti e i tanti appassionati di musica, ma anche un luogo di formazione ed educazione per scolaresche di ogni ordine e grado.-  Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura  Rita Soccio –  Le tante “voci” della musica, dal suono al canto, sono elementi identificativi del nostro territorio a partire dai tanti personaggi come il famoso tenore Beniamino Gigli o l’evento nazionale di Musicultura, senza dimenticare le aziende creative che hanno saputo valorizzare e innovare nel tempo gli strumenti tanto da creare un vero e proprio distretto musicale. Il MuM, rappresenta un bell’esempio di collaborazione pubblico/privato dove Regione, Comune e imprenditori hanno contribuito tutti insieme per il benessere psico-fisico e d economico dell’intera Comunità”

Il progetto esecutivo, diretto dall’Architetto Bruno Mariotti dello studio Ch+, prevede un allestimento museale che nasce dall’idea di far entrare il visitatore all’interno di uno strumento musicale, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso la stimolazione di tutti i sensi.

Un viaggio nella cultura del suono e della musica del territorio che va dalla storia del grande tenore Beniamino Gigli a Musicultura, passando per il distretto musicale della zona. Il museo è suddiviso su tre piani. All’entrata a pianoterra un’area informativa, dove l’installazione di grandi monitor conducono il visitatore  in un viaggio emozionale a ritroso nel tempo, tra i grandi successi internazionali di Beniamino Gigli e la cultura della musica del territorio,  con le aziende che hanno reso famoso il distretto nel mondo:  le chitarre della Eko, gli organetti di Castagnari, gli impianti di amplificazione dell’FBT e le tastiere della Fatar. Nel primo piano è ubicata l’area espositiva con postazioni interattive e il collegamento diretto al Museo Gigli, al terzo e ultimo piano, una sala audio immersiva per ascoltare  concerti e i laboratori didattici   per lo spazio dedicato alla formazione.

Un importante progetto frutto dell’accordo tra il Comune e la Regione Marche, reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’art bonus dei privati.

 

 

 

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