Recanati. 31 mila euro di multe non pagate: si va dal Giudice

Dovrà difendersi davanti al Giudice il sindaco di Recanati citato in giudizio dalla proprietaria, o ex proprietaria, di un’automobile multata più volte dalla Polizia Municipale perché guidata da un uomo senza patente.

È una strana storia che parte nel 2018 quando la Polizia Municipale ferma un automobilista che circolava senza patente di guida: scatta la prima multa di 40 euro. Subito dopo, però, lo stesso viene pizzicato di nuovo dagli agenti alla guida sempre senza patente: qui scatta il ritiro della carta di circolazione del veicolo e una sanzione amministrativa di 356 euro. L’automobilista indisciplinato, però, continua a viaggiare senza patente e per questo i Vigili Urbani gli notificano un ulteriore verbale di contestazione con una sanzione amministrativa, questa volta di 5 mila euro.

Non si procede al fermo del veicolo in quanto l’uomo non risultava proprietario dell’auto. Si risale, quindi, alla proprietaria di quel mezzo a cui viene contestato il mancato aggiornamento della carta di circolazione e la mancata registrazione del trasferimento di proprietà del veicolo: per lei scatta la multa di 712 euro.

Nessuno, però, né l’automobilista indisciplinato né la proprietaria dell’auto pagano le multe che nel frattempo hanno maturato interessi, mora e quanto altro previsto dalla legge sino a che la somma non è lievitata a 31.033 euro e non è scattata l’ingiunzione di pagamento.

La proprietaria del mezzo, che è chiamata a pagare in solido qualora l’automobilista non provveda direttamente a saldare quanto di sua competenza, si rivolge, quindi, alle autorità citando in giudizio il Comune e l’Abaco (concessionaria del servizio di recupero giudiziale dell’entrate per il Comune di Recanati) e chiedendo l’annullamento dell’ingiunzione di pagamento oltre che per l’accertamento negativo del ruolo valente titolo di iscrizione di ipoteca.

Al sindaco Bravi non resta altro da fare che costituirsi in giudizio e nominare un legale di fiducia per difendere gli interessi del Comune: si tratta dell’Avv. Pacini Gabriele del foro di Ancona (compenso previsto poco più di 1.100 euro lordi).