Su 40 posti-letto autorizzati ad oggi solo la metà sono occupati dai pazienti alla RSA di Recanati tanto che è occupato solo un piano dei due della struttura. E’ vero che sono in corso lavori di ristrutturazione da parte dell’Ast3 di Macerata, ma di tempo ne è passato molto da quando l’importante servizio sanitario era completamente occupato.

Insomma, non c’è pace per la RSA anche ora che sembra abbia trovata una sua regolarità con la nuova gestione, affidata per 4 anni dall’agosto scorso alla nuova cooperativa “Assistenza 2000” con sede ad Ascoli Piceno per un importo complessivo di 10.750.045,64 euro iva esclusa. Eppure, di pazienti in attesa ce ne sarebbero eccome, ma l’impossibilità di poter usufruire del secondo piano della struttura impedisce di accogliere nuove domande di ricovero.

La verità – dice il Comitato cittadino che si occupa dei servizi sanitari recanatesi – è che quando c’è da spendere per Recanati, non si sa perché, ma non ci sono mai i soldi. È avvenuto con la dialisi, con la soppressione di tre turni pomeridiani per mancanza di personale, la riduzione dei turni in radiologia, la soppressione delle sedute di sala operatoria per la terapia del dolore e così di seguito.

Come si ricorderà, la crisi nella gestione della Rsa da parte della vecchia cooperativa, che aveva accusato difficoltà nel pagamento degli stipendi del personale, aveva gradualmente ridotto il numero degli ospiti anche a causa della fuga di diversi dipendenti tanto che ad un certo punto si contavano solo 6 degenti.

Con la chiusura di ogni rapporto con la vecchia gestione, nell’ottobre del 2022, l’Asur regionale aveva stipulato una convenzione con la Fondazione Ircer, che gestisce la casa di riposo che si trova accanto alla Rsa, nello stesso stabile. Di proroga in proroga, la Fondazione ha garantito il servizio, evitando la diaspora dei pazienti in diverse altre strutture del territorio, compresa un’ala dell’ospedale di Comunità del Santa Lucia di Recanati, sino al 31 luglio del 2023 quando, espletata la gara, si è proceduto all’aggiudicazione dell’appalto alla cooperativa di Ascoli.

Il vecchio personale, nel frattempo, è stato gradualmente assorbito prima dagli Ircer e dall’agosto scorso dalla nuova cooperativa. Ad oggi, però, per loro non c’è neppure l’ombra del pagamento delle due mensilità arretrate (agosto e settembre 2022), del TFR, della tredicesima e delle ferie non godute.

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1 commento

  1. ahahaha quante cavolate! trattasi di giornalismo spicciolo da 4 soldi da mal informati ad abbocconi stolti. aveva proprio ragione Leopardi, gente zotica e villana.

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