Un sogno che, speriamo, diventi realtà. Godere nuovamente, dopo tantissimi anni, dell’area del Capannone Nervi. Un’area ripensata in chiave moderna e funzionale a beneficio dell’intera città. Siamo felici di comunicare che l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Università politecnica delle Marche, e grazie al prezioso contributo interno dell’architetto Paciarotti e dell’ingegner Cittadini, ha elaborato un piano di riqualificazione urbana dell’area del Nervi. Tale progetto consentirà di partecipare al bando del Consiglio dei Ministri di prossima scadenza che erogherà contributi finalizzato allo scopo. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto da UNIVPM e orgogliosi per tutto quanto potrà scaturire da questa collaborazione. Ma ciò che anima e albeggia nel profondo dei nostri cuori è la speranza, mista a fiducia, di poter ottenere almeno parte dei fondi necessari per realizzare quello che per noi e per tutta la cittadinanza è un sogno. Riqualificare e godere di un’area che storicamente ha sempre fatto parte del nostro territorio nonostante sia inutilizzata e dismessa da troppo tempo.
Con queste parole il Sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, condivide soddisfazione ed entusiasmo per il nuovo piano che, si spera, diventi finalmente un traguardo. Porre la parola fine all’annosa questione dell’area del Capannone Nervi.

Con la delibera n. 79 del 4 aprile 2025, il Comune di Porto Recanati ha approvato la partecipazione al Bando Pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (in attuazione della L. 178/2020). Il piano è il risultato di una convenzione a carattere tecnico scientifico, stipulata dall’Ente con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura (DICEA) dell’Università Politecnica delle Marche
Il Responsabile Scientifico per conto del DICEA è il Prof. Ing. Fabrizio Gara, coadiuvato dai professori Sandro Carbonari, Sara Corvaro e Paolo Bonvini referenti rispettivamente per gli ambiti Strutturale, Idraulico e Architettonico.  Ulteriori collaboratori sono: gli Ing. Anna Brunetti, Erica Magagnini e Vanni Nicoletti per l’ambito Strutturale; il Prof. Carlo Lorenzoni e l’Ing. Francesco Marini per l’ambito Idraulico.

La consulenza consiste nella formulazione di una possibile soluzione, un concept design, per la riabilitazione strutturale, la protezione costiera e la rigenerazione architettonica dell’area dello stabile Nervi. Il progetto è finalizzato alla partecipazione al Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri e potrà essere la base di indirizzo per una successiva progettazione specifica e dettagliata negli ambiti Strutturale, Idraulico e Architettonico.

Nel dettaglio, in ambito Strutturale, viene eseguita una verifica di massima dello stabile nelle condizioni attuali, dei dettagli costruttivi e delle caratteristiche dei materiali in opera. Viene poi ipotizzato un intervento di adeguamento sismico, accompagnato da una stima indicativa dei costi e delle tempistiche necessari per l’esecuzione dello stesso.
In ambito Idraulico, viene generato un intervento di protezione dall’erosione costiera per l’area ex-Montedison recuperando quanto già progettato tempo fa dal prof. Mancinelli.
Per quanto riguarda l’Architettonico oltre al restauro del paraboloide, viene inserita una struttura ombreggiante che, ripetendo il tema delle arcate strutturali, creerà una metaforica nuova “porta d’ingresso” alla città per chi viene da nord.
La riqualificazione delle aree esterne e la rigenerazione dell’area dunale completerà il quadro trasformando un’area degradata in una zona ad alto valore ambientale.

L’intento di questa Amministrazione è quello di recuperare il Capannone Nervi in quanto preziosa testimonianza di architettura industriale dei grandi spazi, rara sia nel patrimonio edilizio della Regione Marche che in quello archeologico industriale nazionale. La rigenerazione complessiva dell’edificio e dell’area attigua darà nuova vita all’intero spazio in quanto sarà una struttura unica nel suo genere sulla costa Adriatica, fruibile a tutti, residenti e turisti. Quella superficie offrirà molteplici servizi alcuni permanenti, altri temporanei e stagionali. L’organizzazione di tali servizi seguirà quattro ambiti omogenei, complementari e fortemente interconnessi tra loro, che potrebbero essere realizzati in fasi temporalmente autonome e tendenzialmente indipendenti.In definitiva, una volta realizzati i lavori, la rigenerazione dell’area del Capannone e dell’area Nervi contribuirà a disegnare organicamente il nuovo inizio territoriale a nord dell’abitato di Porto Recanati.

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6 commenti

  1. Ario Roncitelli on

    Dopo questa dotta spiegazione, resta aperta una domanda: ma al Capannone Nervi l’amianto c’è e se sì in che condizione?

  2. …ma infatti….fino a qualche ora fa il problema era se ci fosse o meno l’amianto. E l’assessore Riccetti dichiara che ancora non si sa…. hahaahahah!
    Ma ora emerge questo faraonico progetto…come la groviera del paradiso azzurro o la lottizzazione di rozzi con le palazzine sopra un sito contaminato….
    Porto Recanati, come tante altre località balneari, puntano tutto…..sul mattone e tutti il marcio che porta….alla faccia delle visioni di sostenibilità!

  3. Roberto Brioschi on

    fatto salvo la non richiesta piaggeria, nulla in merito al progetto futuro, amianto a parte: cemento&botteghe? triste imitazione del centro commerciale che e’ oggi P to Recanati?Costretto entro una fruizione estiva basata sulla privatizzazione degli spazi pubblici, demaniali, il lavoro orecario e nero. Nessun futuro.

  4. ma per favore basta! chiamate una ditta seria, demolite il mostro, e se c’è amianto venga smaltito correttamente! basta progetti e basta idee cervellotiche

  5. non sanno più cosa inventarsi…tutti! anche gli accademici architetti e Company, tutto per visibilità.

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