La donna investita pochi giorni fa in viale Carducci, sotto Porta Marina, mentre attraversava la strada ripropone la necessità di mettere al sicuro quell’attraversamento pedonale non nuovo ad incidenti del genere. La sua pericolosità è dovuta in gran parte alla scarsa visibilità dei pedoni in quel punto di attraversamento della via, favorito spesso dal sole contro che hanno gli automobilisti in particolari ore del giorno.

Antonella Maggini

Ne sa qualcosa la recanatese Antonella Maggini, maestra elementare oggi in pensione, che nel 2011 è stata investita proprio in quel punto da una Fiat Multipla proveniente da viale Dalmazia, L’auto aveva appena svoltato a sinistra, proprio con la stessa dinamica dell’incidente dell’altro ieri.

Maggini coglie l‘occasione del nuovo fatto di cronaca per ribadire la richiesta di installare un semaforo a chiamata, possibilmente acustico, a Porta Marina.

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6 commenti

  1. L’ipotesi del semaforo è irrealizzabile, posto che la fermata delle auto in una salita così ripida e trafficata provocherebbe notevoli problemi, specie in concomitanza con gli ingressi/uscite scolastiche. Sarebbe invece opportuno creare un vincolo per far sì che le auto che intendono svoltare sulla sinistra per imboccare Viale Carducci non possano accostarsi eccessivamente al margine sinistro di Viale Dalmazia. E’ proprio tale manovra che, favorendo una svolta non rallentata, ma senza offrire ampia visuale, pone a richio i pedoni che attraversano la strada (non a caso, fintanto che Viale Carducci è stato a doppio senso di circolazione – e, quindi, le auto che dovevano imboccare tale via erano costrette a rallentare e ad affrontare la svolta non tangenzialmente – nessun pedone era stato investito in quel punto).

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