È una soluzione tampone quella individuata dall’Amministrazione Provinciale per accogliere all’Istituto Professione Bonifazi di Piazzale Foschi di sua proprietà da gennaio le cinque classi del liceo Leopardi sino a fine anno dislocate alla scuola media Patrizi di via Aldo Moro. Il provvedimento a settembre si era reso necessario perché quei circa 200 studenti erano in sovrannumero rispetto alla capienza autorizzata nella sua storica sede di Palazzo Venieri.
A chiedere soluzioni certe e non rattoppate è lo stesso sindaco Bravi preoccupato che questo valzer di sedi e di soluzioni momentanee possa mettere in difficoltà a gennaio le iscrizioni nelle due importanti scuole cittadine. Bravi spiega che la decisione di ospitare le cinque classi del liceo all’interno del Professionale Bonifazi ci sta perché l’immobile è grande ed è capace di accogliere oggi, oltre le nove aule e i tre laboratori degli studenti del Bonifazi, anche le cinque aule del Liceo Leopardi. “Ma questo – sottolinea il primo cittadino – va bene sino alla fine dell’anno scolastico perché l’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile ex Santo Stefano è spostato di qualche mese, cioè a giugno”,
I lavori di ristrutturazione della scuola, per i quali ci sono a disposizione ben 6.833.415 euro dai fondi sisma 2016, erano inizialmente previsti per gennaio per almeno tre anni e il cantiere edile sarebbe avanzato a step garantendo la continuità didattica ai circa 200 studenti del Bonifazi, viste le dimensioni dell’edificio. “Io ho caldeggiato questa soluzione per il Bonifazi – afferma ancora il sindaco – per evitare di spostare gli studenti, ma se non fosse conciliabile la presenza del cantiere con l’attività didattica, si dovrà trovare una sede alternativa anche per quest’ultimi. Ecco perché ho chiesto alla Provincia che prima di Natale deve assolutamente individuare la soluzione definitiva perché semmai vanno in crisi le iscrizioni. Io penso che se decidono di spostare tutto (studenti del Bonifazi e quelli del liceo Leopardi ndr), la soluzione migliore per capienza sono i locali di Squartabue, se, invece, devono spostare solo le classi del liceo andrebbe bene quella dell’ex Agenzia delle Entrate in via Mattei”.
6 commenti
Magari la dirigente questa volta farà le iscrizioni che può fare senza eccedere sapendo che gli spazi a disposizione sono quelli e non altri, come succede in qualsiasi altra scuola
Il diritto all’istruzione è per tutti non solo per qualcuno
vero, ma se gli spazi sono quelli bisogna cercare altre scuole, come succede in tutte le province !!
Come al solito, arriva dopo Amenne!
Il bonifazi non ha le aule disponibili neanche per gli studenti che frequentano la scua figuriamoci a metterci altre 5 classi. Vergognatevi !
Ci pensa Marinelli con soluzioni uniche e originali gli altri non capiscono nulla