Non sono soltanto gli studenti del Liceo Leopardi che cercano una sede idonea ad ospitarli tutti, vista la scarsa capienza di palazzo Venieri (560 presenze autorizzate a fronte delle attuali 760), ma anche l’istituto Professionale Bonifazi con indirizzo sportivo e socio-sanitario. Qui a gennaio dovranno iniziare importanti lavori di ristrutturazione per ben 6.833.415 euro finanziati con i fondi sisma 2016 e il problema sono i 200 studenti di cui circa una ventina sono portatori di handicaps con particolari esigenze logistiche e di spazi.

La notizia è venuta fuori l’altra sera in Consiglio Comunale nel corso della discussione della mozione presentata dal PD e dalla lista civica “Valore Futuro” con cui si auspicava la maggiore collaborazione possibile fra Comune e Provincia per trovare una soluzione per gli oltre 200 studenti del classico Leopardi che sono momentaneamente sistemati alla scuola media Patrizi di via Aldo Moro.

Il Consiglio, però, non è riuscito ad esprimere un voto unanime. Ad astenersi a sorpresa tre consiglieri di maggioranza, fra cui il presidente del Consiglio, Tania Paoltroni e Marco Canalini, entrambi eletti con il gruppo “Vivere Recanati Fiordomo” e Stefano Miccini della lista “Uniti per Antonio Bravi”.

Paoltroni ha motivato la sua astensione affermando che “insieme al consigliere Graziano Bravi (entrambi consiglieri provinciali, ndr.) ci siamo interessati per trovare una soluzione utile e gradita a tutela della didattica del Liceo e che andasse incontro anche alle esigenze degli studenti e delle famiglie. Su questa vicenda si è innescata una serie di polemiche partitiche da cui come gruppo civico mi tengo fuori. Questa mozione poteva anche non essere discussa affatto perché il sindaco da tempo si sta attivando per risolvere il problema anche se non ha alcuna competenza: per questo la ritengo scontata e per questo il nostro voto sarà di astensione perché non vogliamo entrare nelle polemiche partitiche in quanto siamo ben coscienti dell’impegno del sindaco che non ha bisogno affatto di solleciti che, anzi, trovo offensivi”.

Una presa di posizione che non è piaciuta affatto ai firmatari della mozione: Andrea Marinelli e Gianfilippo Simoni del PD e Graziano Bravi di “Valore Futuro”. Marinelli, in particolare, ha spiegato il perché della mozione: “era fondamentale portare il dibattito nell’aula consiliare, d’altra parte quale sede migliore per confrontarci? Era un appello di collaborazione fra le parti e questo, per me, è lavorare. Chi si dichiara con atteggiamento superiore di essere fuori dalle polemiche come ha fatto il presidente del Consiglio non misurando le parole, ritengo che veramente offensivo sia stato il suo atteggiamento quando nella seduta precedente, fuori tema, lei ha affermato che si era riunita con tutta la Provincia maggioranza ed opposizione e grazie anche al consigliere Bravi, che questa sera non è presente, abbiamo trovato una soluzione anche per i trasporti. Lei, quindi, annunciava una soluzione che non c’è, che è solo nella sua fantasia, questo è offensivo: presiedere il Consiglio e raccontare non si sa che cosa”.

Il rischio – sollevato dal sindaco Bravi – è anche quello “che a gennaio – stante questa situazione di difficoltà e di confusione – la dirigente del Liceo potrebbe non prendere nuove iscrizioni per il Liceo: questo – ha commentato il sindaco – sarebbe un colpo mortale per la scuola e per la città che dobbiamo impedire assolutamente. La soluzione, è bene ribadirlo, – ha concluso Bravi – non compete al Comune, ma per legge all’Amministrazione Provinciale”

 

 

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8 commenti

  1. La presidente del consiglio comunale, che prende le difese del Sindaco reputando offensiva la mozione.
    Il sindaco che la sconfessa e rifiuta le difese e condivide la mozione!
    Lei si astiene, lui favorevole!
    Che pagliacciata, entrambi eletti in maggioranza. Uno de qua’…l’altra de la’!
    Che vergognoso teatrino.
    Sulle spalle dei cittadini, sulla salute e l’incolumità degli studenti.

    • Che dite!? Se la giunta precedente, a guida dell’ attuale assessore ai lavori pubblici (!guarda il caso…!), avesse evitato di demolire la scuola Gigli, quell’edificio poteva risultare utile oggi??? E non credete alla storia del terremoto…
      Che tipi “sinistri” ci governano da quasi 15 anni! Sarà ora di dire basta?????

  2. Le SCUOLE!
    Indiscutibilmente sono il tallone d’Achille dell’amministrazione.
    Dopo aver distrutto e fatto sparire la Beniamino Gigli, dopo le lungaggini dei lavori alla S. Vito durati tre anni, ora faranno chiudere il Liceo classico(danneggiando anche la Patrizi) e il Bonifazi.
    Vanno bloccati.

  3. Una maggioranza di post comunisti che ormai da diverso tempo danno segni di evidente stanchezza, è tempo di cambiare.

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