I Carabinieri della Compagnia di Ancona, nella giornata del 28 settembre scorso, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere a carico di un uomo cinquantenne, italiano, emessa dal Tribunale di Ancona sulla scorta di elementi raccolti nell’ambito di una attività di indagine condotta d’iniziativa dai Carabinieri della Stazione di Ancona Principale. Le attività sono state svolte in ossequio alle vigenti disposizioni previste dalla L. 69/2019, c.d. Codice Rosso, recentemente modificata con il c.d. “Codice Rosso Rafforzato” che ha potenziato le misure anti violenza a tutela delle vittime.
Nel mese di gennaio di quest’anno, la ex moglie e la figlia maggiorenne si rivolgevano ai Carabinieri e denunciavano una serie di maltrattamenti subiti da parte dell’uomo mediante aggressioni verbali e fisiche, anche con minacce gravi, che le donne erano costrette a subire da circa un anno. Il quadro indiziario veniva cristallizzato all’esito di un’attività di riscontro condotta dai militari della Stazione e consentiva al Tribunale di Ancona, su richiesta della locale Procura della Repubblica che coordinava le prime indagini, di emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime oltre che disporre l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare, che veniva immediatamente eseguita nel mese successivo alla denuncia.
Nonostante le imposizioni, i Carabinieri subito raccoglievano un’ulteriore accorata richiesta di aiuto della donna, nuovamente sfinita dalle continue ed imperterrite provocazioni che era costretta a subire; l’uomo, infatti, aveva violato le prescrizioni imposte avvicinandosi recentemente ed in più occasioni all’abitazione della donna, anche in orario notturno, oltre che ad importunarla ed offenderla mediante frasi ingiuriose scritte su muri e cassonetti presenti nei pressi della sua abitazione, in alcuni autobus di linea e pali dei semafori della città di Ancona. A questo punto i militari, avviavano d’iniziativa ulteriori indagini, anche mediante acquisizione delle dichiarazioni di vari testimoni, all’esito delle quali era possibile delineare un’apparente situazione di pericolo della donna e soprattutto evidenziare la personalità dell’uomo insensibile al rispetto delle prescrizioni alle quali era già sottoposto.
Alla triste vicenda è stato però posto un punto definitivo nella giornata del 28 settembre scorso, quando i militari della Compagnia di Ancona, dopo accurate ed immediate ricerche, rintracciavano l’uomo notificandogli l’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dal Tribunale di Ancona: esso si trova ora presso la Casa Circondariale di Montacuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.