Tira un sospiro di sollievol’assessore di Porto Recanati Lorenzo Riccetti nel mostrare l’archiviazione disposta dal giudice nei suoi confronti dalla denuncia presentata nel novembre scorso da un dipendente comunale per insulti e minacce.
I fatti risalgono allo scorso 16 novembre quando il lavoratore e Riccetti si sono scontrati verbalmente fuori di un bar. L’oggetto del contendere era la contestazione che l’amministratore comunale aveva fatto al dipendente accusandolo di fare troppe pause caffè durante l’orario di lavoro. L’alterco era stato così violento – a detta del dipendente stesso – che gli aveva causato un malore tanto da essere costretto a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Loreto. Da qui la denuncia per minacce e insulti nei confronti dell’assessore che è stata archiviata per mancanza di profili penalmente rilevanti: nel provvedimento del Giudice, emesso sulla base delle dichiarazione rese agli inquirenti dalla testimone oculare, è stato accertato giudizialmente che non vi è stato alcuno scontro verbale.
Della vicenda se ne era interessato anche il Consiglio Comunale dove i consiglieri del gruppo di minoranza “Centro destra Unito” aveva presentato una specifica interrogazione. Nessuno allora fece il nome di Riccetti, anche se secondo lui era ben chiaro chi fosse il protagonista di quella vicenda.
L’assessore ci tiene a ribadire che fu grave, ai tempi, parlare di un presunto clima di intimidazione e terrore presente all’interno del Comune e della paura dei dipendenti che subiscono e non reagiscono per paura di reazioni dal partito politico. “Sono rimasto in silenzio per 11 mesi nei quali ho sentito parlare tanto e troppo a sproposito. Ma se un assessore riceve numerose segnalazioni riguardanti un dipendente che effettua diverse pause caffè in diversi bar cittadini in pieno orario di lavoro, l’assessore ha il dovere di sottolineare l’accaduto e attivare alcuni provvedimenti. Certi comportamenti a Porto Recanati erano così noti da diventare un fenomeno social. Nei miei confronti si è attivata una macchina del fango”.
Ora Riccetti sta valutando una contro querela per ristabilire l’esatta dinamica dei fatti
1 commento
Perdonami Asterio ma vorrei farti presente che il titolo non è corretto. Io NON sono il Vice Sindaco del Comune di Porto Recanati (è il Dott. Casali). Aggiungo che contrariamente da quanto da te affermato i fatti non sono avvenuti all’interno di un bar (ma fuori) e che nel provvedimento del Giudice, emesso sulla base delle dichiarazione rese agli inquirenti dalla testimone oculare, è stato accertato giudizialmente che non vi è stato alcuno scontro verbale. Grazie