Questa volta, per fortuna, non c’entra affatto il Covid se in questo fine settimana, a partire già da oggi, gli studenti di alcune classi del Liceo – sede di Palazzo Venieri- stanno seguendo le lezioni scolastiche in DAD: in pratica gli insegnanti saranno in classe secondo l’orario scolastico mentre i ragazzi si dovranno collegare da casa utilizzando l’account del liceo e il link fornito dalla scuola stessa.

Questa soluzione dovrebbe servire – a quanto si apprende – alla dirigente per poter superare i controlli previsti per verificare la capienza e l’idoneità degli spazi adibiti ad aule scolastiche. Come già abbiamo riferito, a palazzo Venieri, dove ha sede il liceo Classico e quello delle scienze umane (in via Aldo Moro si trovano, invece, il Liceo Linguistico, Scientifico e delle Scienze Applicate), non ci sono più spazi disponibili e per ora l’Amministrazione Provinciale non è riuscita a trovare una sede distaccata. Quest’estate sembrava si fosse raggiunto un accordo con un privato per una sede alternativa a Palazzo Venieri almeno per un indirizzo scolastico, tanto che la scuola ha accolto tutto le nuove richieste di iscrizioni contando, appunto, su un numero maggiore di aule. Poi, però, non se ne è fatto più nulla e il problema degli spazi si è posto drammaticamente.

Per questo ci si è adattati come era possibile, trasformando laboratori e persino una parte della biblioteca in nuove aule che ora dovranno essere abilitate a questa nuova funzione. Resta il problema di trovare una sede alternativa perché altrimenti potrebbe scattare la prescrizione dei Vigili del Fuoco di limitare l’accesso a Palazzo Venieri a un numero di studenti inferiore a quello che attualmente ospita.

Gli studenti, naturalmente, già parlano a di mobilitazione e se la situazione non si risolverà potrebbero dar vita anche ad uno sciopero.

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14 commenti

  1. Sicuramente la nostra assessora alle culture e istruzione non ha avuto tempo di seguire la cosa perché impegnata a fare i selfie….( di discutibile gusto ) con attori, cantanti, rassegne stampa …. Quanto esibizionismo ragazzi e poca sostanza…

  2. Luca Falzetti on

    Ecco la dimostrazione incontrovertibile della mentalità degli amministratori locali: mai pensare al domani, ma legarsi mani e piedi alle soluzioni “storiche”, escludendo qualsiasi evoluzione dell’organizzazione scolastica e delle sue urgenze logistiche. A Recanati parlare di abbandono di Palazzo Venieri da parte del liceo classico è una bestemmia da sempre.
    Adesso ci si ritrova con questo risultato, che demolisce uno dei pilastri della scuola e cioè la possibilità delle relazioni dirette tra insegnanti e studenti, tra studenti stessi. Prendersela con l’assessore del momento è ridicolo, pur se non si possono negare le sue responsabilità, nel tempo, nel non aver mai solo ipotizzato progetti innovativi per le scuole superiori cittadine, capaci di tener conto sì dell’aumento degli studenti, ma anche di fornire migliori spazi per le aule, per i laboratori, per gli uffici stessi del personale di segreteria. Insomma un edificio scolastico moderno e adeguato alle necessità.
    Non siamo più da un pezzo ai tempi di Giacomo!

  3. CAMPIONATO COMUNALE DILETTANTI
    Sui quotidiani sportivi locali leggiamo:
    SPORT vs ISTRUZIONE: 1 – 0 !
    Il calcio fa sua la partita e infligge una nuova sconfitta alla Scuola, costretta in DAD dagli arbitri.
    Risultato discutibile. Però studiare in camera si può. Giocarci a calcio impossibile.
    Gooooollllll ! Tutti allo stadio !

    • Le aule scolastiche debbono rispondere a precise caratteristiche (superficie, illuminazione naturale, sicurezza, ricambio d’aria ecc.), molto diverse da quelle di semplici uffici per quanto moderni. Non servono soluzioni posticce.

  4. A pagare per le incapacità degli Amministratori di affrontare i problemi seriamente in toto senza guardare solo l orto proprio ma il bene comune sono i nostri ragazzi..domandiamoci a livello educativo cosa insegniamo con questa bruttissima storia!!

  5. Ma il vero problema non è tanto l’assessore ne la provincia ma piuttosto una politica che da sempre meno importanza all’istruzione. L’attuale governo ne è l’esempio ma anche i precedenti non sono meno colpevoli dato che sono anni che non si vede una riforma scolastica adeguata.

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