Tutto ebbe inizio il pomeriggio dell’11 febbraio dello scorso anno quando, al di fuori di ogni canone politico amministrativo, il sindaco mise in scena una piece teatrale i cui recitanti erano Giunta e consiglieri comunali di opposizione. Con piglio deciso, tale da far ricordare le eroiche gesta di Don Chisciotte ed il suo fido scudiero Sancho Pancho, sindaco ed assessore ai lavori pubblici, complice la ripresa in diretta con smartphone, portarono a conoscenza della cittadinanza, e non solo, le nefandezze commesse all’interno del Cinema Kursall e della Casa degli Artisti.

A smartphone spento, però, tutto risultò essere la rappresentazione, in luoghi non autorizzati, di una commedia degli equivoci frutto di una mancata lettura delle carte prodotte da una burocrazia legittimata a tanto. Infatti nessun provvedimento sanzionatorio è stato poi prodotto a seguito di quella che, in molti, pensammo potersi catalogare tra le comiche finali. In realtà, però, non si trattò di una comica finale ma di una comica iniziale perché, sia pure non così platealmente, l’attuale giunta ha continuato in una serie di comiche che spaziano dagli annunci sulla apertura della nuova sede dello IAT alla riqualificazione di piazza Carradori. Dalla destagionalizzazione del turismo all’apertura dei bagni di via Bramante. Dalle reprimende all’opposizione, accusata di non saper fare l’opposizione, alle iperboli verbali per giustificare non corrette comunicazioni in sede di Consiglio. Dalla ennesima riproposizione in bilancio della vendita della Zanella all’annuncio dell’acquisto di macchinari per il decespugliamento in house con il contemporaneo annuncio di non sapere il perché la ditta incaricata è in ritardo nello sfalcio nell’area archeologica.

E via di questo passo compresi gli annunci di fiere, mostre e mercati che altro non sono se non accoglimenti di proposte fatte da società dei vari settori merceologici. Altrettanto può dirsi per quanto riguarda il cartellone della stagione all’Arena Gigli che da sempre viene fatto in base alle offerte del Consorzio Marche Spettacolo, di cui la Città è socia da anni, e dai produttori dei vari spettacoli, a cui viene garantito un minimo incasso. Nulla quindi che possa richiamarsi ad una programmazione autonoma e ragionata che sia meritevole di un plauso per la sua originalità.

Ma oltre alle comiche, a noi cittadini contribuenti, vengono offerti anche spettacoli che di per loro non avrebbero nulla di comico se non fosse per le giustificazioni, di volta in volta fornite, e che fanno diventare il tutto veramente una comica. L’ultimo spettacolo si riferisce al collasso, non diagnosticato per tempo, di un adduttore che collega la fogna condominiale dell’Hotel House alla condotta pubblica. I lavori, dopo una serie di roboanti dichiarazioni e precisazioni, sono stati eseguiti e tutto dovrebbe essere tornato nella normalità. Ciò che invece potrebbe non essere normale si trova nella risposta che dovrebbe essere data a questo semplice quesito:

SE LA TASSA SULLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE VIENE RISCOSSA TRAMITE BOLLETTA DELL’ACQUA POTABILE, NON AVENDO GLI ABITANTI DELL’HOTEL HOUSE ALCUN CONTRATTO PER L’ACQUA POTABILE, USUFRUENDO DELL’ACQUA DI UN POZZO, IN CHE MODO VERSANO IL TRIBUTO PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE?

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati 21 maggio 2023

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1 commento

  1. Risposta: non lo versano, chiaro. Gli abitanti dell’Hotel House hanno capito benissimo che un po’ di vittimismo a buon mercato da queste parti ha sempre un effetto positivo. Per loro, s’intende.

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