Caro Direttore ieri ho letto, con molta curiosità, i due comunicati pubblicati dal tuo giornale emessi rispettivamente dal gruppo consiliare Civico Progetto Comune e quello, di risposta, della consigliera Ubaldi, capo gruppo del Centro Destra Unito. Il ping pong che è scaturito dai due comunicati mi ha sollecitato qualche riflessione che vorrei condividere con te.

Ormai sono passati più di 18 mesi dall’insediamento dell’attuale giunta comunale. Diciotto mesi che rappresentano un periodo più che sufficiente per avere un quadro complessivo e completo delle criticità lasciate in eredità dalle precedenti amministrazioni e la cui continuità politica è stata interrotta con l’affermazione della lista che esprime l’attuale giunta. Che dopo tutto questo lasso di tempo, e senza ancora aver presentato il bilancio di previsione per il 2023 (quindi senza avere la possibilità di appaltare nulla), il gruppo consiliare che fa riferimento al sindaco, in forma quanto mai inusuale ed arbitraria, si rivolga a colei che, nel bene e nel male, viene ritenuta la responsabile di tutto quanto sia accaduto in città nell’ultimo quarto di secolo, invitandola a desistere dal continuare a svolgere il suo ruolo di opposizione, fa sorgere delle perplessità sul modo di intendere la politica di questo gruppo.

Gruppo che non manca di rimarcare, in ogni votazione o comunicazione all’esterno, di essere il gruppo “maggioranza”. Una terminologia talmente consolidata che viene da chiedersi se in Consiglio comunale seggano anche i rappresentanti di una lista che non si è presentata alle elezioni: maggioranza! Una maggioranza che, poi, certamente lo è in Consiglio ma non tra il corpo elettorale in quanto il 64,78% ha votato altre liste. Ma questo poco importa perché la passata amministrazione ha esercitato il suo mandato con quasi lo stesso consenso elettorale.

Ciò che importa invece, a mio avviso, è constatare come si ricorra ad addossare al nemico di sempre le colpe di una propria incapacità non tanto a disegnare il futuro ma a gestire l’ordinario. Che Porto Recanati abbia vissuto più di una stagione politica particolare è cosa nota ed era risaputa anche nel 2021. Anzi nel 2016, nella prima seduta del Consiglio comunale, il neo consigliere Pigini al termine del suo intervento, proprio a sottolineare l’anomalia politica cittadina, ebbe ad augurarsi di non doversi accorgere di vivere in una fiction dove c’era una “donna Francisca”. Ecco, alla luce di tutto ciò, credo sia veramente miserevole continuare ad alimentare inutili, sterili e puerili scontri verbali sul passato per evitare di presentare un rendiconto reale di cose realizzate con un bilancio di previsione dove per far quadrare le cifre non venga ancora indicata la vendita della Zanella.

L’ordinaria amministrazione è la cosa più difficile da farsi, perché è quella che impatta sul cittadino ed è quella che alla fine ne determina il giudizio. Ma oltre alla ordinaria amministrazione esisterebbe anche la progettazione del futuro. Futuro che arriva molto prima di quello che si possa immaginare. A giugno prossimo inizieranno i lavori per la realizzazione dell’uscita autostradale sulla Regina. Un’opera che impatterà positivamente sulla nostra città. Il sindaco ha partecipato alla presentazione dell’intero progetto della nuova viabilità della Val Potenza. Ha reso partecipe l’intero Consiglio comunale o si è limitato a darne notizia alla sua maggioranza del 35, 22 per cento ignorando la minoranza del 64,78 per cento?

Caro Direttore mi fermo qui perché non voglio abusare oltre della tua cortesia. Una cosa, però, vorrei ancora sottolineare ed è quello di ciò sono profondamente convinto: in politica non esistono nemici ma avversari. Se l’avversario viene vissuto come un nemico non esiste più la politica e le beghe di cortile potrebbero trasformarsi in mal altra cosa.

Cordialmente.

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati 5 marzo 2023

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2 commenti

  1. Ario Roncitelli on

    La questione, illustre, è che non si va fare gli amministratori tanto per togliere la poltrona da sotto… le natiche di qualcuno. Bisogna avere un progetto per la comunità, conoscere le cose, portare i necessari correttivi là dove servono, senza nascondersi dietro scuse infantili o pretesti da furbetti. Insomma, occorre avere quel senso civico che anche in paese ridotto a nostalgie torna utile per migliore la situazione.

  2. Ho letto attentamente l’articolo e poi il commento.Io però mi chiedo in tutti questi anni a conduzione destrorza con tutte le presenze decantate…che riempiono la bocca (70000-80000) presenze turistiche dove sono finiti tutti gli euri incassati????.Non è facile fare un bilancio 2023 magari senza euri.

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