Era il 1° novembre del 2019 e in auto a Porto Recanati c’erano mamma e figlio, entrambi residenti a Recanati. Quando il mezzo viene fermato dalla Polizia, dall’alcool test risulta che l’autista ha bevuto decisamente troppo. Allora l’autista che fa? Da all’agente il suo nome e cognome giusti, ma una data di nascita diversa di quella sua, e cioè quella del cugino che si chiama come lui ma è più grande di qualche anno. Una bugia che, però, ha le gambe corte e ben presto viene fuori la verità per cui per l’automobilista scatta l’accusa di calunnia nei confronti del parente ignaro di tutto e per entrambi quella di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale.

Ieri si è tenuta l’udienza preliminare che, però, è stata rinviata per un difetto di notifica al prossimo 19 ottobre.

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