Macabra scoperta oggi pomeriggio per gli operai della ditta Francinelli di Osimo impegnata per conto di Astea nei lavori in via Santo Stefano e Piazzale Monaldo Leopardi per il rinnovo dei sottoservizi idrici e fognari e della relativa pavimentazione stradale. Il cantiere in questi giorni si è spostato in piazzale Monaldo Leopardi e l’Astea, nel cercare di non utilizzare lo spazio adibito a parcheggio, in modo da creare meno difficoltà possibili a residenti e frequentanti di questi luoghi, ha fatto una piccola deviazione di qualche metro del cantiere rispetto a come generalmente vengono programmati i lavori.

Da qui la scoperta, del tutto casuale, durante gli scavi di alcune ossa umane, molto probabilmente riconducibili a periodi remoti della storia locale, forse a quello della peste o della spagnola quando era uso fare sepolture veloci dei morti. Le ossa si trovavano molto in superficie, appena al di sotto dell’asfalto e gli operai le hanno rinvenute subito dopo aver iniziato lo scavo.

Subito sono stati allertati i Carabinieri e l’Asur che hanno provveduto a mettere in sicurezza il materiale recuperato e a depositarlo in custodia al Comando della Polizia Locale, in attesa di essere ulteriormente esaminato e deciso il da farsi.

Del ritrovamento è stata interessata anche la Procura che, però, vista la scarsa importanza del reperto, non ha ritenuto necessario procedere al sequestro del cantiere. Nelle prossime ore il materiale sarà analizzato anche dalla sezione archeologica della Soprintendenza di Ancona che è stata naturalmente avvertita del ritrovamento.

I lavori, quindi, continuano e da giovedì, almeno sino al termine dei lavori, così come stabilito da giorni dal comandante della Polizia Municipale, sarà interrotto il traffico veicolare verso Via Leopardi, con chiusura in ingresso di Porta Nuova e deviazione dei veicoli provenienti da Via Antici verso la stessa Porta Nuova.

 

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