Non paga l’affitto e non se ne vuol proprio andare da quell’alloggio che l’Amministrazione comunale di Recanati gli ha messo a disposizione sin dall’ottobre del 2013 stante allora le condizioni di difficoltà socio-economica in cui si trovava. L’Amministrazione ha pazientato un po’, lo ha diffidato a pagare, gli ha intimato di andarsene ma il locatario continua a fare orecchie da mercante. Ecco, perché alla fine il dirigente del servizio ha ritenuto necessario procedere al conferimento di un incarico legale per promuovere un’azione giudiziaria nella speranza, se non di poter recuperare parte dei canoni non pagati, almeno di liberarsi da quell’inquilino poco rispettoso delle regole e dei patti.

La scelta è caduta sull’avv. Donato Attanasio del Foro di Macerata, in possesso di adeguata esperienza e competenza nella materia, che avrà il compito di intimare lo sfratto per finita locazione e la contestuale citazione per la convalida oltre ad avviare il procedimento per l’emissione di un decreto ingiuntivo che obblighi l’inquilino a pagare i canoni scaduti. A favore dell’avvocato il dirigente ha già assunto un impegno di spesa lordo di poco meno di 6 mila euro.

 

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3 commenti

  1. Questa è una notizia perché proprietario dell’immobile è il Comune. Per i privati proprietari di immobili locati questa è ordinaria amministrazione, così come pagare imposte e tasse su redditi non percepiti.

  2. Una procedura di sfratto normalissima, come se ne fanno tante in ogni parte d’Italia, niente di eccezionale. Basta avere un avvocato con normale esperienza professionale e il gioco è fatto. Piuttosto il procedimento richiede qualche tempo e per l’inquilino inadempiente il problema di trovare un altro alloggio non sarà tanto immediato.

  3. E’ tutto normale, siamo d’accordo, perchè purtroppo l’Italia in certi casi non è un paese normale. Si possiede legittimamente un immobile che di sicuro non sfugge all’occhio del fisco, lo si affitta registrando il contratto e poi, dopo qualche mese, l’inquilino smette di pagare il canone. Se l’immobile appartiene a un privato egli è tenuto a continuare a pagare tutte le imposte e tasse come se percepisse il canone e se vuole liberare l’immobile deve sobbarcarsi una spesa di migliaia di euro di spese legali. Se invece appartiene a un Comune o a talune persone giuridiche, è esentato da tutti o alcuni dei balzelli. Taluni inquilini, per loro colpa o anche no ( es. perdita del lavoro, malattie, lutti), non possono continuare a pagare il canone , ma la leggi fiscali di questo Stato prevedano almeno l’esenzione fiscale per il proprietario che non percepisce nulla e provveda in tempi brevi ad assegnare alloggi di edilizia popolare al soggetto in stato di disagio.

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