Se ne va senza salutare né, tantomeno, dire grazie dell’ospitalità che gli era stata offerta e non dà più notizie di sé sino a quando non lo ha contattato telefonicamente un operatore della Coop. Soc. “Cooss Marche” di Ancona che per conto del Comune di Recanati gestisce in città il progetto “Pomerium” finalizzato all’accoglienza e all’integrazione di 15 profughi titolari del diritto di asilo politico.

Il ragazzo straniero era arrivato a Recanati il 26 marzo scorso, ma ad inizio settembre la coordinatrice del progetto ha comunicato al Comune che, dopo essersi allontanato per più di 3 giorni, contattato al telefono, il profugo ha dichiarato di aver trovato lavoro fuori regione e pertanto di non volere rientrare più nel progetto di accoglienza di Recanati. Per legge l’assenza ingiustificata superiore alle 72 ore comporta la perdita del diritto, da parte dell’ospite, a permanere in accoglienza all’interno del progetto, ed è il Comune stesso che deve emanare l’atto formale di revoca.

È così ha fatto il dirigente dell’Area servizi al cittadino invitando il ragazzo in Comune per la formale notifica del provvedimento.

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6 commenti

  1. Chiara Orsolini on

    complimenti per l’inutilità della notizia, e per il razzismo, unito al senso di superiorità che provate verso persone al cui posto pregherei di non trovarmi…tempo 10 minuti fuori Recanati e sareste già morti.

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