Pierluca Trucchia, consigliere Comunale del gruppo Lega Salvini Recanati, mette in evidenza una serie di incongruenze e di inadempienze nella gestione dei parcheggi pubblici affidati alla società SIS Parking Service System.

 

Primo aspetto: nel sito web della ditta, nel dare informazione in merito al pagamento del parcheggio, viene indicato anche il pagamento con bancomat o carta di credito (vedi foto allegata);

– che, nonostante quanto sopra riportato, nei parchimetri è stata attaccata l’etichetta “non inserire carte di credito” (vedi foto n. 2)

 

– che la nostra città è meta continua di turisti e che gli stessi sono penalizzati all’atto del pagamento dei parcheggi che utilizzano solo monete;

Ciò permesso e considerato, con la presente, si interroga la S.V. al fine di conoscere i tempi per l’adeguamento di tutti i parchimetri della città con i sistemi di pagamento automatici nonostante la normativa lo prevede fin dal 01/07/2016.

Un altro aspetto clamoroso è che nel sito della SIS invece di riportare una foto della città di Recanati, riproduce il castello Svevo e la pinacoteca Comunale di Porto Recanati con cui la ditta  non ha nulla a che vedere essendo i parcheggi in questa città rivierasca gestiti dalla società Multiservizi e quindi direttamente dal Comune. Trucchia chiede di far modificare nel sito SIS della ditta incaricata l’immagine proposta della città.

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15 commenti

  1. Non uso da tempo i parcheggi a pagamento, ma ricordo che, qualche anno fa, funzionavano anche con delle schede a banda magnetica. Le schede venivano fornite da bar e tabaccai e si compravano con un certo credito prepagato. Inserendole nel parchimetro, poi, veniva sottratta al credito la cifra necessaria per la sosta. Se, mentre la tessera era inserita, si introducevano degli spiccioli, la cifra corrispondente veniva aggiunta al credito sulla scheda, che quindi si poteva “ricaricare” anche in loco. Lo spessore di questa scheda era però molto inferiore a quello di una carta di credito o di debito e quindi immagino che se qualcuno tentasse di inserire una scheda spessa in un dispositivo fatto per leggerne una sottile, potrebbe bloccare l’apparecchio. Probabilmente è questa la ragione per cui c’è l’avviso di non inserire carte di pagamento. Certo, per i turisti sarebbe più facile poter pagare con una carta, ma si dovrebbero aggiornare tutti i parchimetri, sia come hardware che come software e non credo che la società che gestisce i parcheggi voglia accollarsi questa spesa. Sarebbe una cosa sana, magari, assrgnare la gestione dei parcheggi a una struttura direttamente dipendente dal Comune, ma immagino ci siano vincoli contrattuali che impediscono ogni cambiamento.

  2. Finalmente qualcuno si è accorto che la SIS contravviene alle norme vigenti non prevedendo il pagamento elettronico nei parcheggi dalla stessa gestiti! per la Amministrazione in carica la dimenticanza è più che comprensibile, sono sulla stessa barca. Quanto all’opposizione, si è svegliata alla buon’ora. Questo è il suo ruolo, essenziale per la democrazia, evidenziare abusi, contraddizioni, incongruenze. Un buon motivo per annullare o ricontrattare l’accordo capestro con la SIS.

  3. Quindi se la normativa dei parcheggi la violano i cittadini (ed è una normativa vessatoria e paralizzante) vengono sanzionati, mentre se la normativa sui parcheggi a pagamento la viola la ditta concessionaria, e quindi l’Amministrazione comunale stessa che poi emette le sanzioni, allora tutto tace. Sempre meglio, io so’ io e tu non sei un c….o. bravo consigliere Trucchia.

  4. È ora passata che la SIS lasci il servizio parcheggi della nostra città perché ha ampiamente dimostrato di non essere in grado, anche per troppi errori compiuti. Il Comune se vuole che i nostri cittadini anziché andare fuori resti in città deve lasciare liberi senza pagamento molti posti auto, almeno nei giorni festivi.

    • Cosa dovrebbero dire i proprietari di seconde case nel centro storico, di solito ereditate da nonni e genitori, che non essendo residenti devono andare a parcheggiare alla fine del mondo e se per caso vogliono fare manutenzione al fabbricato non possono nemmeno parcheggiare nei pressi per seguire i lavori? Però l’imu sulle seconde case il comune lo incassa, e come!

  5. Almeno un esposto al difensore civico regionale potrebbe essere fatto. Questa autorità di garanzia è stata ampiamente depotenziata e per quanto ne so il Comune di Recanati la snobba tranquillamente, però far conoscere in Regione le irregolarità esistenti può sempre essere utile.

    • anna maria fedeli on

      Se è per questo la SIS e/o il Comune hanno piazzato degli stalli di fronte all’accesso di fabbricati privati e hanno preteso il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico da parte del proprietario che altrimenti non vi poteva accedere. Altro che inadempienze!

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