Un cittadino ci ha inviato una lettera firmata in cui esprime delle valutazioni sull’organizzazione messa in atto ieri sera per disciplinare e controllare gli accessi in piazza Leopardi per assistere allo spettacolo de “La Corrida”.

Chi è entrato con green pass, il controllo si è limitato alla visione del certificato cartaceo e su telefonino, senza controllo con apposita app, ovvero, se erano tutti falsi entravano tutti.

  1. Chi era sprovveduto di green pass, venivano chiesti dei dati, ma non è stata data informazione su chi era il garante, il gestore ed utilizzatore dei dati sensibili, dove sarebbero stati conservati, da chi curati.
  2. L’addetto alla raccolta dei dati sensibili non era un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio e non c’era la supervisione di uno di questi.
  3. I dati sensibili raccolti, scritti a mano su un foglio, venivano adagiati, senza alcuna custodia, sopra ad un tavolo alla vista di tutti.
  4. Non era osservato il minimo distanziamento nella fila di attesa, né per le prescrizioni Covid, né per una tutela e riservatezza dei dati personali che, a voce, dovevano essere dettati per essere trascritti dall’addetta.
  5. All’osservazione che non era giusto, legittimo, corretto, tendente alla falsa dichiarazione che non si aveva il covid, adducendo che non potevo sapere se lo avevo o no, quindi avrei detto un falso, l’incaricata ha risposto, con poca educazione “…allora potevi stare a casa….”
  6. due punti dell’autocertificazione, di fatto, se sottoscritti, sono dei falsi o mendaci dichiarazioni, non è possibile dichiarare se si ha o no il virus, si potrebbe essere asintomatici e non saperlo, ed altro punto, si dichiara che negli ultimi 14 giorni non si è avuto contatti con contagiati, la dicitura corretta sarebbe ” non mi risulta avere avuto contatti”, ma dichiarare di non averli avuti è un falso, come si può sapere se tra i contatti non c’era un positivo, uno che doveva stare in quarantena, un asintomatico?
  7. Un soggetto dell’ANPAS, non so se la sigla sia giusta, quelli in divisa, maglia e pantalone arancione, con autoambulanza, deridendo con i presenti nella fila d’attesa per l’ingresso, dove, nel periodo della mia permanenza, oltre, ben oltre, il 50% dei presenti non aveva il green pass, si permetteva di dire, a voce alta “…se fosse per me i non vaccinati non li farei uscire di casa….” In divisa, rappresentando un’associazione di pubblica utilità, non ti puoi permettere di urlare ai quattro venti una tua valutazione personale che palesemente discrimina chi, legalmente, ha scelto di non sottoporsi ad una cosa volontaria.
  8. Un commerciante, nella fattispecie una commerciante, del centro storico, che offre la sua opera di collaborazione per l’espletamento di una pubblica manifestazione, quindi non riguardante la sua attività commerciale, a che titolo mi chiede dati personali, anche sanitari? Chi l’ha autorizzata a farlo? Con quale decreto o formale incarico dalla pubblica amministrazione è stata autorizzata? Quale responsabilità ha nella gestione e custodia dei miei dati personali?

 

Penso che ci potrebbero essere tanti margini per un esposto all’autorità giudiziaria, cosa che vorrei tanto fare, ma sono frenato dalla valutazione su un sistema scorretto dove chi vuole evidenziare i propri diritti, se non rientra nel pensiero unico imposto da una apparente dittatura, o quanto meno, forzatura di regolamenti, non sarà ascoltato o addirittura passerebbe dalla parte del torto.

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24 commenti

  1. Una lettera firmata indirizzata a radio calunnia? Al mittente!
    Al cittadino consiglio di fare la sua denuncia agli organi competenti.
    A proposito, perché radiobugia non ne divulga le generalità?

      • Nome Cognome on

        Nossignore! Sei tu che conosci le generalita’ del tizio cui hai dato lo spazio per l’ennesimo attacco ai tuoi antipatici amministratori.
        Il mio nome cognome non è necessario, io seguo la direttiva che hai imposto come valida. Restare anonimo.
        Hai risposto alla mia domanda con un altra domanda…butti il sasso e nascondi la mano.

  2. Lupogrigio on

    Il green pass, ma cavolo parliamo in italiano (chiamiamolo “lasciapassare o tesserino sanitario”), è tutta una maniera per convincere i tanti, che non vogliono vaccinarsi per motivi etici, religiosi e di libertà, quindi una forma coercitiva, contraria alla stessa ns costituzione.
    Abbiamo una legislatura, che fa acqua da tutte le parti, perché permettiamo per la religione, per tradizione o usi di fare cose contro la nostra etica sociale e facciamo girare liberamente persone senza permesso di soggiorno e senza controlli sanitari,senza assicurazione etc etc mentre a noi italiani controllano e sanzionano pure i pidocchi nei capelli.
    Quindi farei un appello alle forze dell’ordine di impiegare il loro tempo a sistemare questo caos sociale invece di rompere le scatole a noi italiani, che con le nostre tasse paghiamo anche i loro stipendi.
    Inoltre considerando che chi è vaccinato può attaccare il virus, riprenderlo come un non vaccinato, lasciate chi è contro questa dittatura sanitaria di morire come meglio crede.
    Eppoi state rovinando i giovani, la futura generazione di questo mondo. Dire che i nostri governanti sono prezzolati è scontato, ma dire che stanno rovinando la nostra cultura, etica e valori è solo una amara realtà, perché basterebbe curare, con le giuste cure adottate da equipe di medici, invece di utilizzare “vaccini”,che sono terapie, che riempiono le casse solo alle multinazionali.

  3. Massimo Belelli on

    Leggo questa lettera firmata, ma non ne leggo purtroppo, la firma!. comunque il responsabile della frase incriminata sono io, e sono anche il responsabile dell’organizzazione. Vorrei chiarire alcune questioni sollevate dal cittadino che si sente defraudato dei suoi dati sensibili.
    1- la norma prevede che tutti gli spettatori di spettacoli siano censiti per poter ricostruire, nell’eventualità di un focolaio, i contatti aviuti, ed arginare la diffusione del Covid.
    2 i dati sensibili sono il nome cognome e n. di telefono?, non mi risulta, molti numeri di telefono, indirizzi e nomi compaiono in internet, o sugli elenchi telefonici pubblici.
    3 il controllo dei green pass è stato fatto senza l’utilizzo della app. in quanto l’obbligo di esibirli è entrato in vigore il giorno successivo all’evento;
    4 il personale presente e controllore è personale volontario indicato nei documenti depositati in comune per la realizzazione dello spettacolo, quindi perfettamente autorizzato al controllo.
    6 è stata effettuata una commissione che ha analizzato la documentazione prodotta e le metodologie di controllo e contenimento dell’epidemia di COVID- 19, che ha autorizzato, con prescrizioni le operazioni di tracciamento.
    7- consiglio di scaricare il protocollo regionale per gli spettacoli dove sono indicate le procedure da seguire per la realizzazione di uno spettacolo.
    8 il Signore così preoccupato ed irritato mi dovrebbe dire se, in caso di prenotazione, avrebbe o no fornito le proprie generalità ad una persona al telefono, che ovviamente non conosceva e che probabilmente non era affatto un pubblico ufficiale.
    9 il personale organizzatore e tutti gli addetti, sono responsabili della sicurezza dell’evento, pertanto sono autorizzati a chiedere generalita’ e documenti di identità, a chi vi partecipa.
    Ed ora il punto più importante:
    ESPRIMERE UNA OPINIONE IN ITALIA NON MI PARE SIA VIETATO, HO DETTO CHE SECONDO ME CHI NON SI VUOLE VACCINARE LO FAREI RESTARE A CASA E LO RIPETO! LO FAREI RESTARE A CASA. IN DEMOCRAZIA C’E’ LIBERTA’ DI PAROLA E DI OPINIONE. LA PROVA SONO LE TANTISSIME OPINIONI CHE ASCOLTO OGNI GIORNO SU QUESTA RADIO, CONDITE DI INSULTI PIU’ O MENO GRATUITI E GENERALIZZATI VERSO CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO. QUALCUNO SI PUO’ ANCHE PERMETTERE DI DIRE CHE IL COVID NON ESISTE E CHE CHI INDOSSA UNA MASCHERINA E’ UN PECORONE SCEMO! E CI SI SCANDALIZZA SE QUALCUN’ALTRO DICE CHE SECONDO LUI CHI NON SI VACCINA DOVREBBE RESTARE A CASA?, MA FATEMI IL PIACERE!!!.
    Termino la mia risposta con l’invito al signore che ha scritto la lettera a fare cio’ che crede e reputa giusto, e lo invito, se vuole, a contattarmi per fornigli ogni delucidazione del caso. Sarei anche ben lieto di disquisire con lui sulla questione vaccini e Covid, in maniera civile e costruttiva. il mio n. è 328029526

  4. Siete ridicoli chi non si vuole vaccinare resti pure a casa e ripeto a casa……. La sua libertà finisce quando inizia la mia…….e si vergogni chi sostiene il contrario…… e radioerre non cavalchi il malcontento a fini politici…… qui si parla di salute

  5. l'Altro Cittadino on

    Signor Cittadino (come ai tempi della Rivoluzione Francese?)
    C’era, all’entrata il Responsabile del controllo sanitario.
    C’era il Servizio Sicurezza
    C’era l’Ambulanza della Croce Gialla
    C’era l’Addetto alla temperatura corporea
    C’era la Protezione Civile
    C’erano i Pompieri
    c’era il Personale, all’entrata, che controllava che aveva il Green Pass (non ancora obbligatorio se non dal giorno dopo), o il Tampone valido, o faceva ‘k’Autodichiarazione”, modulo prelevato dal sito ufficiale.
    C’era il Medico, all’interno dell’area.
    C’era il personale che accompagnava il pubblico al proprio posto di riferimento
    Non c’era Draghi o Mattarella, la Lamorgese o Speranza: provvederemo.
    Il controllo dati: lo vada a dire al ristoratore che oltre al Green Pass, deve chiedere anche un documento d’identità e non mi pare sia un Pubblico Ufficiale, ecc. ecc.
    Lei poteva dare anche dati falsi, spero di no, perché nel documento che lei ha firmato é espressamente
    evidenziato. in grassetto: “Sotto la propria responsabiltà penale…per dichiarazione mendace.”
    C’é un proverbio che dice: “Chi mal fa, mal pensa”, e lei mi sembra che “pensi” discretamente male.
    Si sono rispettate tutte le regole possibili, anche quelle non previste (Green Pass), e tutto quello che lei ha detto sono sue considerazioni, ma con giustificazioni teoriche, di principio, secondo il suo punto di vista, e alcune anche false.
    E mi fermo quì.

  6. Per tutti quelli che dicono che la radio “rompe”. La radio riporta quello che non va, se sono bugie querelate, se sono verità scomode per il potere del momento imparate ad ascoltare. Quando verrà il vostro momento( cioè quando sarete all’opposizione) vedrete quanto vi farà comodo.

  7. Goffredo Natalucci on

    La continua e costante ricerca del cavillo in ogni cosa fa in maniera che l’Italia sia indietro su tantissime cose della vita quotidiana dei cittadini. Oltretutto questo atteggiamento da “legalisti” è analogo a quello che fa essere tutti commissari della Nazionale di calcio, capi del governo, ministro, responsabili (a qualsiasi livello) delle forze dell’ordine, giornalisti, economisti. Certo che una informazione più attenta e critica, capace di valutare e commentare le notizie aiuterebbe a rendere tutto meno… cavilloso.

  8. fortuna c’è ancora giornalismo libero… a sentir dire sempre Rosica………date l’idea di quattro frustrati che dopo una vita di fallimenti personali si vedono meno sfigati perchè la squadra del cuore ha vinto il derby di terza categoria
    mah………..

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