Sono stati sufficienti pochi giorni per mandare in tilt le illuminazioni artistiche di alcuni luoghi rappresentativi di Recanati. Le immagini proiettate sulle pareti di alcuni manufatti, come la torre dell’acquedotto o quella del Passero Solitario o sul pavimento del Chiostro di Sant’Agostino, intorno al pozzo dell’antico convento dei frati, hanno assunto altre sembianze rispetto a quelle originali.

Dicono che i faretti, sensibili ad ogni pur lieve modifica della loro posizione, abbiano alterato il primitivo disegno: e così è stato. Anzi sono state proprio spente le immagini proiettate sulla facciata della torre dell’acquedotto che da due giorni si presenta oscura. L’iniziativa è stata inaugurata 10 giorni fa e porta la firma del Comune di Recanati, della iGuzzini in collaborazione con IALD, l’Accademia delle Belle Arti di Macerata e la DEA, sotto la direzione artistica di Giancarlo Basili. La regione Marche l’ha finanziata con 50 mila euro a cui vanno aggiunti altri 10 mila euro dagli sponsor e 3.000 euro dal Comune di Recanati.

Ancor prima che le luci prendessero altre forme, differenti dall’originale illuminazione, quasi tutti si sono interrogati sul loro significato. A questo va aggiunto il fatto che, per esaltare questa immagini proiettate su alcuni più o meno famosi manufatti, sono state oscurate le aree circostanti con non pochi disagi per i residenti e passanti.

in alto la torre dell’acquedotto nel giorno della inaugurazione. In basso oggi
in alto oggi e in basso giorno inaugurazione. cogliete le differenze?
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