Chiedere è un diritto, rispondere è cortesia. O almeno dovrebbe. Non esattamente cortese è stata la risposta dell’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini al Sindaco di Loreto Moreno Pieroni: di fronte alla richiesta del primo cittadino loretano di un incontro per discutere dell’Ospedale Santa Casa, il titolare della Sanità ha replicato rinviando il confronto a data da destinarsi ed ha preso la palla al balzo per ricordare come, quando i ruoli erano invertiti ed il sindaco era lui (di Cingoli), non venne ricevuto dall’ex assessore Pieroni. “È una risposta inaccettabile – replica Pieroni – e soprattutto è inaccettabile che venga da un amministratore pubblico. Evidentemente Saltamartini non ha ben compreso il suo ruolo di servizio al territorio e sta abusando della sua posizione per mandare messaggi politici che niente hanno a che vedere con il buon governo di una regione, tra l’altro in un momento di grande difficoltà economica e sociale”. Il sindaco loretano definisce senza mezzi termini l’atteggiamento dell’Assessore regionale “un’azione di chiara disonestà intellettuale e meschinità politica”.
L’incontro con Saltamartini era stato chiesto la scorsa settimana per un confronto sull’Ospedale cittadino e del suo futuro, anche alla luce della revisione del Piano Socio Sanitario Regionale. Si trattava di un appuntamento che avrebbe coinvolto non solo il sindaco, ma anche i capigruppo di maggioranza e minoranza, proprio per la delicatezza e l’interesse che questo tema ha da sempre per la comunità loretana e più in generale per la Valmusone. L’amministrazione comunale di Loreto aveva anche dato la sua disponibilità per un incontro on line, proprio per agevolarne l’organizzazione nonostante le limitazioni agli incontri in presenza dovuti alla pandemia: “Raccolgo l’invito e chiedo la cortesia di rinviare l’incontro allorquando verrà avviata la revisione del PSSR – si legge nella risposta di Saltamartini fatta recapitare alla segreteria del sindaco – Ricordo all’ex assessore che da sindaco non fui mai né ricevuto, né riunito neppure per la predisposizione del PSSR. Memore di questo comportamento assicuro la mia presenza quando le circostanze lo consentiranno”.
Peccato però che all’epoca Pieroni non fosse l’assessore competente per la Sanità, ma aveva le deleghe alla Cultura e al Turismo. “Premesso che quanto dice Saltamartini non è affatto pertinente con la richiesta fatta – replica Pieroni – non è neppure corretto perché per quelle che erano le mie competenze, collegate al settore della pesca, in qualità di sindaco di Cingoli fu ricevuto, ascoltato e la questione legata alla diga di Castriccioni che lo interessava venne adeguatamente trattata. Inoltre, anche per quelle che erano le mie deleghe, chiunque può testimoniare che durante il mio mandato da Assessore regionale ho sempre ricevuto ed ascoltato tutti, sindaci, assessori, associazioni, senza fare distinzioni. Questo è notoriamente il mio modo di essere amministratore. Il comportamento di Saltamartini è invece la dimostrazione di come utilizzare il proprio potere istituzionali per personalismi e rancori politici senza senso”.
“Saltamartini – conclude – dimostra in questo modo anche poca sensibilità e di non avere affatto chiaro il quadro delle complessità che stanno investendo il nostro territorio. Forse l’assessore dovrebbe focalizzare meglio quelli che sono il suo ruolo e la sua missione pubblica. Questo modo di fare non rende merito all’Istituzione che rappresenta e sono assolutamente certo che non sia l’impronta che il Presidente Acquaroli vuole dare alla sua Giunta”.
Loreto, 22 aprile 2021
2 commenti
IL piano socio sanitario regionale risulta approvato dalla giunta Ceriscioli
Alla fine del mandato , dopo ben 5 anni di governo regionale anche con delega alla sanità
Il
Sindaco Pieroni
In quel tempo era assessore ,in maggioranza , ha contribuito alla stesura del piano e risulta che lo ha votato
Non si comprende oggi che cosa desidera a proposito del piano nel quale è stato dato
Un ruolo all’ospedale , ruolo che ha approvato e sottoscritto.
Sarà forse il sindaco Pieroni che vuole strumentalizzare politicamente il piano socio sanitario regionale a fini politici personali ?????
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Lo stile dell’assessore regionale pro tempore alla sanità rivela in maniera limpida qual è l’atteggiamento di questa giunta regionale nell’amministrare le Marche: piccole rivalse, meschine ritorsioni, ridicole rivendicazioni territoriali. Nel caso in questione è innegabile che il Comune di Loreto, alla luce della pandemia in corso, abbia il dovere di ridefinire il ruolo e la funzione della sua struttura sanitaria, magari spingendo a trasformarlo in filtro verso strutture più attrezzate e specializzate. Una maniera anche per tagliare quelle benedette liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici, che tanto pesano sui cittadini. Una richiesta legittima, cui l’assessore regionale avrebbe dovuto rispondere con miglior diplomazia. Magari ricordandosi di quando lui, sindaco di Cingoli, piombava davanti al palazzo della Regione con i camion carichi di… neve, per denunciare i disagi dei suoi cittadini nel raggiungere le strutture sanitarie di riferimento, perchè il “suo” ospedale di Cingoli ne era sprovvisto.