Ci troviamo oggi a discutere il Documento Unico di Programmazione 2021/2023, che contiene la verifica dello stato di attuazione dei programmi.

Si tratta dell’ultimo DUP prima della scadenza del mandato e pertanto può essere questo il momento per tirare le somme dell’operato di questa amministrazione.

Per curiosità siamo andati a rivedere gli interventi fatti negli anni precedenti e abbiamo verificato che l’andamento dell’attività amministrativa è stato caratterizzato da una lunga fase di rodaggio al quale è seguito un altrettanto lungo periodo in cui tante sono state le proposte sulla carta, e quindi le aspettative, ma pochi i risultati, per giungere ad un finale, nel complesso, di completa inerzia.

Ovviamente riconosciamo l’eccezionalità dell’anno che abbiamo appena vissuto, e siamo consapevoli delle difficoltà che la pandemia ha determinato anche nella gestione dell’ordinario.

Allo stesso tempo, però, il Covid non può essere un alibi per giustificare la città che ci ritroviamo all’esito del quinquennio.

È inutile ripetere ciò che noi avevamo già percepito poco dopo l’insediamento: questa giunta ha dimostrato di non avere non solo la capacità di realizzare gli obiettivi preposti ma anche di pianificarli.

Partendo dal considerare, nello specifico, la missione sicurezza, messa al primo posto delle linee programmatiche, lo stato di attuazione da voi redatto rende la misura del vostro fallimento.

Letteralmente dichiarate di aver posto “particolare attenzione ai fenomeni di disagio giovanile….”, ma poi fate riferimento “agli adolescenti che, aggregati in gruppo, compiono azioni di vandalismo e dimostrano spregio dei beni pubblici e delle minime regole civili e di convivenza”. Continuate dicendo che: “…..è evidente che ci si trova davanti a casi di assunzione di droghe leggere ed alcool, sin dalla più giovane età, in aree destinate ad attività ludiche (parchi e giardini) anche frequentate da bambini…”

Non accettiamo più la solita risposta che la responsabilità di tutto questo è esclusivamente delle famiglie.

– Che fine ha fatto la consulta dei giovani?

– Quali particolari progetti per incentivare sport, cultura e associazionismo giovanile sono stati messi in campo da questa amministrazione per offrire un’alternativa ai bivacchi in piazzetta delle erbe e a Largo Porto Giulio?

– Quali luoghi di aggregazione avete messo a disposizione dei ragazzi e per quale motivo quei pochi esistenti non hanno prodotto i risultati agognati?

– Il Covid ha impedito l’uso delle palestre, quali alternative avete approntato per consentire lo svolgimento di attività in spazi aperti che non avrebbero subito le restrizioni delle misure anticovid?

Per fare un esempio pratico che prende spunto da realtà vicine che funzionano e che hanno un minimo di organizzazione, perché non avete pensato di aprire i cancelli del campo sportivo mettendolo a disposizione di tutte le associazioni che avrebbero potuto continuare a fare didattica e preparazione atletica?

Non avete avuto nemmeno la facile intuizione di rendere nuovamente agibile la pista ciclabile del Potenza (attualmente, finito il territorio del comune di Recanati, sembra “terra di nessuno”) la quale sarebbe stata sempre fruibile.

Non siamo noi a dirlo, ma i problemi della tossicodipendenza e del disagio giovanile si affrontano e si risolvono anche grazie alle iniziative messe in atto da chi governa la città.

Quanto al fenomeno della prostituzione, per il terzo anno consecutivo dichiarate di aver contrastato in maniera incisiva il fenomeno, in particolare nella zona sud del paese, ma davanti alla Pineta Volpini lo spettacolo indecente a cui si assiste è sempre lo stesso.

Rimanendo in zona, ci duole constatare che anche l’obiettivo di riqualificare la Pineta e riconsegnarla alla cittadinanza è fallito. Iconica a riguardo è l’immagine del pino secolare abbattuto recentemente dal mare.

Per il nostro patrimonio botanico è stato un quinquennio disastroso, tra punteruolo rosso, capitozzature selvagge (per non parlare sempre di piazza Carradori, prendiamo come esempio il leccino di fianco al Castello svevo dove si è proprio esagerato!) e il silenzio colpevole sugli abbattimenti delle querce secolari lungo l’argine del Potenza che non possono trovare giustificazione nel pur necessario intervento di salvaguardia idraulica.

A tal proposito: vi siete chiesti dove sono finite tutte quelle tonnellate di legna pregiata? E perché avete consentito per mesi la combustione in loco di quella di minor valore?

Passando al capitolo del decoro urbano, dopo aver rimarcato per anni la permanente condizione di degrado dei parchi, non solo nelle periferie, ma anche in centro, questa volta vorremmo fare una menzione in senso negativo sulle condizioni in cui negli ultimi anni è stato mantenuto il civico cimitero, in relazione al quale le denunce sulle pessime condizioni piovute da ogni parte sono tristemente divenute un fenomeno sociale virale.

Sull’argomento, poiché abbiamo letto che sono in previsione importanti investimenti per restauri e ampliamenti per un totale di circa 500 mila euro, ci auguriamo che non vengano ripetuti gli stessi macroscopici errori progettuali del passato.

Un esempio può chiarire di cosa stiamo parlando. La rampa realizzata sull’ultima campata ha una pendenza elevatissima che la rende difficilmente percorribile da normodotati e proibitiva per diversamente abili ed anziani, nonché pericolosa per gli stessi operatori delle pompe funebri.

Vi ricorderemo come quelli delle multe della ZTL, usata per fare cassa senza un minimo di progetto per una nuova mobilità sostenibile.

Avete asfaltato tante strade, quello sì! Ma avete visto come sono ridotte a poco più di un anno dalla realizzazione quelle della zona industriale o di contrada Castelletta? Vi sembra normale asfaltare via Beniamino Gigli e via del mattatoio per poi intervenire con lavori di scavo sul manto integro subito dopo per realizzare sottoservizi?

Quanto alla raccolta differenziata ed alla gestione rifiuti: eravamo agli ultimi posti della classifica provinciale cinque anni fa e ci siamo rimasti, con un servizio peggiorato mentre i costi hanno continuato a salire.

Davanti a montagne di rifiuti accumulate anche in pieno centro abbiamo sentito il Sindaco inveire contro i cittadini indisciplinati, ma ci spiegate per quale motivo in una città che ha aderito alla raccolta porta a porta ci sono ancora zone franche (per fare un esempio, il Borgo marinaro) dove si mantengono i vecchi cassonetti e dove pure gli abitanti dei comuni limitrofi vengono a gettare la spazzatura? Vi siete almeno chiesti quali diverse soluzioni vengono adottate dalle località turistiche virtuose per ovviare a queste problematiche?

Anche in questo caso la responsabilità dei vostri insuccessi viene scaricata sugli altri.

Quanto al programma triennale delle opere pubbliche rileviamo che, a forza di rimandare, nel biennio 2022-2023 realizzerete la riqualificazione di piazza Kromberg, con dotazione di attrezzature ludiche, la riqualificazione dei sottopassi pedonali nord e sud, il collettore fognario di via delle ville, il miglioramento strutturale del ponte della barchetta, nuove unità igieniche a servizio dei parchi pubblici. Peccato che il vostro mandato finisca a maggio 2021.

In tema di opere pubbliche, per noi, il vero unico successo che possiamo concedervi è quello di essere riusciti a non svendere il kursaal e a riqualificarlo per restituirlo ai portorecanatesi.

Nulla da dire sulle competenze dell’ex funzionario dell’ufficio urbanistica del Comune di Porto Recanati a cui avete affidato la progettazione, ma avremmo preferito anche in questo caso un professionista munito di competenze specialistiche ed un processo partecipato e condiviso con i futuri fruitori della struttura.

 

Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un anno particolarmente duro, ma neppure nel mezzo della pandemia siete riusciti a garantire una comunicazione trasparente ed empatica, e un atteggiamento in grado di ricostituire una coesione sociale e uno spirito di solidarietà sulla base dei quali si sarebbe potuti ripartire guardando al futuro con più fiducia.

Nella tempesta che ci ha travolto, avete continuato ad essere tutto fuorché “insieme alla gente”.

 

Loredana Zoppi per Uniti per Porto Recanati

 

 

 

 

 

 

 

 

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