Una frase davvero infelice ha fatto finire il recanatese Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, nella bufera arrivando anche sul nazionale.
Guzzini, nel corso di un incontro online sul tema “Made for Italy per la moda”, organizzato per parlare della situazione delle aziende in piena pandemia, nel sottolineare come le persone fossero stanche di questa situazione e che fosse necessario uscirne fuori quanto prima, aveva terminato il suo discorso: “se qualcuno morirà, pazienza”.
Apriti cielo! Da tutte le parti sono fioccate critiche anche feroci che hanno costretto Guzzini subito dopo a scusarsi pubblicamente spiegando di averla pronunciata in un momento di concitazione e che non rispecchiava assolutamente il suo pensiero né i valori di Confindustria. Questo, però, non è stato sufficiente e ora il consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi, l’organo nazionale di Confindustria avrebbe avviato una procedura contro il suo presidente che potrebbe portare o a possibili sanzioni o addirittura a un passo indietro da parte dell’imprenditore.
21 commenti
Non entro nel merito del giudizio sulla persona che non conosco, ma quando si riveste un ruolo come il presidente di confindustria Macerata e si rappresenta l’industria di un’intera provincia bisogna pesare e molto le parole. Trovo dunque che le dimissioni da quel ruolo siano il minimo. Altrimenti farà passare un messaggio molto negativo, irresponsabile. Per il resto, la shit storm che si sta scatenando su lui e sulla sua azienda…beh, chi è causa del suo mal…
Sono anziano e a rischio eppure non riesco a scandalizzarmi per queste parole. Bisogna sentire il contesto e soprattutto è vero che siamo tutti sfiniti disorientati e che pure bisogna andare avanti. Mi sembrano peggiori i comportamenti e i discorsi contraddittori dei nostri governanti.
Cerchiamo sempre scuse, quando si tratta degli… amici, eh? Oppure ci arrampichiamo sugli scivolosi specchi del “c’è di peggio”.
Certe frasi non hanno alcuna giustificazione, specialmente se pronunciate da una persona che guida un’associazione imprenditoriale non di secondo piano e perciò rappresenta la classe dirigente della nazione. Inoltre rivelano un’etica “economicista”, che poco si concilia con una visione dell’impresa e della società, qual è quella necessaria in questa drammatica stagione.
Immagino che và anche alla messa della Domenica
Si chiama Domenico
NATALUCCI NON SCONOSCI LA PERSONA E QUINDI I TUOI GIUDUIZI SONO ANCORA PIù ASSURDI ED INSENSATI DELLE PAROLE PRONUNCIATE DA GUZZINI.
PER UNA FRASE ( INOPPORTUNA ) ESPRESSA IN UN CONTENTO PIU’ AMPIO LUI VIENE SUBITO CROCIFISSO E SCREDITATO ED ALLORA I NOSTRI GOVERNANTI CHE CI STANNO PRENDENDO PER IL CULO DA MESI CHE COSA SI MERITAREBBERO? EPPURE TU LI DIFENDI.
Lei come fa a dire che “difendo” i governanti? Su che base fa questa affermazione? Dove ha trovato mie dichiarazioni FIRMATE che sostengono ciò? E’ pronto a dimostrarlo IN QUALSIASI SEDE?
Il caso del Guzzini è indifendibile, perchè chi rappresenta una determinata categoria di cittadini, non può permettersi le parole che ha pronunciato, qualsiasi sia il “contesto” o l’occasione in cui le ha dette. Si trovava in un evento pubblico e per questa ragione doveva essere più attento che mai.
Che il Guzzini poi trovi qualcuno che lo difende o lo tollera, la cosa non mi meraviglia in un tempo in cui si cercano assoluzioni per tutto. Non mi meraviglia, ma mi SCANDALIZZA e mi INDIGNA!
Idiota.
Chi lo dice sa di esserlo, gne gne gne gne gne!!!
Prima di crocefiggere qualcuno vediamo cosa ha fatto nella sua impresa e con i suoi dipendenti. Non lo conosco e tantomeno è un amico ma penso che per gli imprenditori questo sia stato un periodo di fuoco. Casse integrazioni che non arrivano, ristori ancora di meno, scadenze fiscali prorogate anzi no anzi ni, credito erogato alla FIAT subito agli altri quando resta comodo. Dalle azioni si giudicano gli uomini non da una frase sfuggita figlia di stress, ansie, incertezze.
Intanto si è dimesso. Con le orecchie basse e la coda in mezzo alle gambe.
Fossi in lui farei di più, chiuderei le attività produttive, mi cospargerei il capo di cenere e me ne andrei a fare penitenza nel deserto.
anonimo delle 17:17 e natalucci non meritate risposte perchè vi state comportando in maniera assurda ed ignobile con il vostro comportamento, dimostrate di aver odio e rancore nei confronti di dirigenti di aziende che non dovete dimenticare che oltre a preoccuparsi della salute della gente deve far si che a fine mese possa pagare tutti gli stipendi ai propri dipendenti.
Vorrei sapere come vi comportate se le aziende amministrate da quelli che oggi voi attaccate per una frase, seppur infelice, che ha avuto il coraggio di dire quello che il 50% degli italiani pensano, chiudono i battenti
Concordo e ho avuto un lutto in famiglia. Pensiamo a quando i nostri governanti dicevano che avevamo uno strepitoso sistema sanitario ed eravamo pronti ad affrontare la pandemia. Non c’erano nemmeno le mascherine per i medici e gli infermieri. Questi cialtroni quando si dimettono?
Ma di quali imprenditori parla? Voi vedete gli invidiosi dappertutto. Faccio un plauso al piccolo imprenditore che va avanti con le sue forze ma vedo anche industrialotti che chiedono continuamente soldi pubblici, cassa integrazione fasulla, agevolazioni varie, poi magari l’azienda fallisce, e i tanto vituperati operai stanno a casa e il “povero” padroncino fallisce con i soldi. Non facciamo un santino di questa categoria e poi è ora di finirla di dire” se non ci fossero loro non ci sarebbe lavoro” Appunto, senza gli operai questi , cosa avrebbero fatto?
Lei intanto si firmi come fa Natalucci.
Non lo conosco ma sembra una brava persona.Ha detto forse una frase un pò inopportuna, ma finisce cosi come è iniziata. Pensiamo ai fatti e non alle parole ,e guardiamo la nostra trave e non la pagliuzza degli altri
ho letto su faceboox commenti contro domenico guzzini da parte di persone molto, molto, molto vicine a musicultura nei quali dimostrano tutta la loro incoerenza e l’atteggiamento tipico della sinistra radical-scic, oggi il guzzini di turno per loro è un incapace uno che antepone il proprio interesse a quello dei suoi operai ;
PERO’ QUANDO I GUZZINI SINO ALLA FINE DEGLI ANNI 90 SPONSORIZZAVA LA MAINIFESTAZIONE CON LA SOMMA DI CIRCA 400 MILIONI DELLE VECCHIE LIRE ERANO GRANDI PERSONE AMANTI DEL BELLO E PERSONE INTELLIGENTI,RICORDATE IL PALA-GUZZINI IN PIAZZA GIACOMO LEOPARDI E NON DIMENTICATE CHE MUSICULTURA HA AVUTO INIZIO ( NEI PRIMI ANNI AL CINEMA NUOVO ) GRAZIE AI SOLDI DEI GUZZINI.
Adesso che non sponsorizzano sono poveri coglioni…………….l’atteggiamento dei sinistrozi con il famoso detto ” compagno tu fatichi ed io magno “.
LA FRASE PRESA APPOSITAMENTE DAL CONTESTO DI UN DISCORSO MOLTO PIU’ AMPIO E INCISIVO, CERTAMENTE INAPPROPRIATA MA VOLUTAMENTE MALE INTERPRETATA, E’ LA CONSIDERAZIONE CHE I PIU’ PENSANO MA NON DICONO PERCHE’ NON HANNO IL CORAGGIO DI DIRE. IL SIG. GUZZINI HA PRESENTATO LE PROPRIE DIMISSIONI, COME VUOLE LA PROCEDURA IN QUESTI CASI, MA NON L’ HA FATTO A CAPO CHINO O CON LA CODA FRA LE GAMBE. E’ ED E’ SEMPRE STATO UN GRANDE UOMO CHE HA FATTO CON LA SUA FAMIGLIA LA STORIA E L’ ECONOMIA DELLA NOSTRA CITTA’. L’ ECONOMIA DEVE ESSETE PROMOSSA, DEVE ANDARE AVANTI, NON PUO’ ARRESTARSI E CIO’ IN PARTICOLAR MODO QUANDO UN TITOLARE DI UN’ AZIENDA COME LUI, HA MESSO IN ATTO TUTTE LE NORME DI SICUREZZA PREVISTE PER LA TUTELA DEI PROPRI LAVORATORI E QUINDI DELLE LORO FAMIGLIE. COME SI PUO’ AFFERMARE, COME FA L’ ANONIMO DELLE ORE 04.05 DEL 17/ 12/ U.S., CHE TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DEVONO ESSETE CHIUSE PETCHE’ SI CORRE IL RISCHIO DI PROMUOVERE IL CONTAGIO. E’ UN’ ASSURDITA’. COME E’ INCONCEPIBILE CHE UNA TALE VICENDA VENGA STRUMENTALIZZATA POLITICAMENTE. E’ PREFERIBILE FORSE RIMANERE TUTTI A CASA DISOCCUPATI ATTENDENDO I RISTORI DEL GOVERNO? DEDICARSI ALLO SPACCIO, ANDARE A RUBARE E COSPARGERSI POI IL CAPO DI CENERE O FARE PENITENZA NEL DESERTO ? VOI NON SAPETE NEANCHE COSA SIGNIFICA RIVESTIRE TALE RUOLO E LE RESPONSABILITA’ CHE ESSO COMPORTA. PIUTTOSTO MANDATE ALLA GOGNA I NOSTRI GOVERNANTI, I NOSTRI POLITICI CHE GUADAGNANO SULLE NOSTRE SPALLE E RISCALDANO LE POLTRONE CON LE LORO CHIACCHIERE. IO NON GIUSTIFICO, MA NON GIUDICATE SE NON VUOI ESSERE GIUDICATO, CHIUNQUE TU SIA. BISOGNA ANDARE SEMPRE AVANTI!
A ognuno il suo, signora Antonietta. Criticare il Guzzini per la sua ignobile considerazione, non significa AUTOMATICAMENTE assolvere i politicanti locali e nazionali per tutte le loro inadempienze, per le loro omissioni, per le loro clientele elettorali. Anzi, proprio sulla vicenda che si dibatte, questi politicanti locali (ci comprendo, com’è naturale, anche coloro che si sono accomodati o che sono stati “trombati” in Regione) e nazionali si sono mantenuti alla larga e in silenzio, dimostrando l’assenza di senso etico e ideale. Quanto al Guzzini, non essersi dimesso “a capo chino o con la coda tra le gambe”, come lei ricorda, dà ancora di più il livello non proprio alto del personaggio, le cui dimissioni sono state solo obbligate da regole associative, piuttosto che da un personale codice morale.
Grazie sig. Natalucci, io aggiungerei anche i Dirigenti Aree Vaste, politicanti, che SI SONO DIMESSI…..PER TIMORE DI ESSERE TROMBATI.