Non ci fu odio razziale né porto abusivo di armi. Si chiude con un’assoluzione e un proscioglimento il procedimento penale a carico di Omar Pintucci, recanatese già coinvolto in un altro caso giudiziario risalente al 2022.
Il giudice per l’udienza preliminare di Macerata, Daniela Bellesi, ha assolto l’imputato con formula ampia dall’accusa di porto di coltello e dichiarato il non luogo a procedere per i reati di tentate lesioni, violenza privata e minacce, inizialmente aggravati dall’odio razziale. Le accuse si riferivano a un episodio avvenuto nel maggio 2022, quando Pintucci avrebbe tentato di colpire e minacciato un uomo straniero all’interno di un bar.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Pintucci avrebbe proferito frasi come: «Devi uscire dal bar altrimenti ti accoltello». Ma il suo legale, l’avvocato Donato Attanasio, è riuscito a dimostrare l’assenza di prove concrete sia sull’uso dell’arma che sull’intento discriminatorio.
Diverso l’esito di un precedente processo, legato a un’aggressione avvenuta due mesi dopo, nel luglio 2022, per il quale Pintucci era stato condannato in primo grado a otto anni e otto mesi per tentato omicidio, pena poi ridotta a poco più di sette anni dopo la rinuncia all’appello.
