nota di Porto Recanati 21/26

Giovedì scorso, 3 aprile, ci siamo recati presso i competenti uffici comunali per sollecitare una risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti protocollata il 25 marzo al fine avere notizie sull’eventuale risultato delle analisi riguardanti la presenza di amianto sul Capannone Nervi. Il giorno prima l’ assessore Riccetti dichiarava sulla stampa che appena avrebbero avuto i risultati sarebbero stati comunicati alla cittadinanza insieme alla relazione degli esperti e da lì indicata anche l’ eventuale necessità della bonifica e il relativo costo dell’ intervento. Ebbene, proprio dagli uffici siamo venuti a conoscenza che i risultati delle analisi erano arrivati già da una settimana (proprio così … da una settimana i nostri amministratori sanno se sul Nervi c’e amianto oppure no). Lo stesso dirigente, dopo aver saputo ciò che aveva dichiarato Riccetti il giorno prima, ha ipotizzato che probabilmente l’ assessore voleva prima confrontarsi con il responsabile del rischio amianto.

Tuttavia noi riteniamo che fatto salvo di il parere del tecnico, i risultati dell’ Ast rimarranno quelli e non potranno cambiare! La nostra sensazione è stata che i risultati abbiano dato un esito non gradito all’amministrazione. Ad oggi la giunta comunale si è ben guardata di dare notizia ai consiglieri di minoranza, nonostante una formale richiesta di accesso agli atti (… e si che basterebbe un semplice “click” per l’invio del documento che loro hanno già da una settimana) e alla cittadinanza tutta su un tema così delicato che riguarda la tutela della salute pubblica. Eppure con nessuna prudenza ma lasciandosi andare a facili proclami, questa stessa giunta aveva annunciato la mancanza di amianto al Capannone Nervi cosi mettendo in dubbio la professionalità del tecnico che per primo aveva accertartato la presenza di amianto.

Tra le righe è stata messa in dubbio la professionalità dell’ ex responsabile dell’ufficio LLPP, l’ ex giunta comunale ed è stato minacciato di presentare denunce alla corte dei conti per aver fatto spendere ai cittadini 100 Mila euro per intervenire sul capannone a tutela della salute pubblica (a proposito … e stata presentata la denuncia!?!) .
Come d’incanto, infine, ieri sera arriva l’ annuncio della giunta Michelini che SOGNA per il Nervi un’ area ripensata in chiave moderna e funzionale a beneficio della città. L’ amministrazione comunale in collaborazione con l’università politecnica delle marche, ha rielaborato un piano di riqualificazione urbana dell’area del Nervi.

Appare però strano a chi legge, che tale IDEA sia stata resa nota solo e subito dopo che la stessa amministrazione ha saputo che la minoranza fosse venuta a conoscenza dei risultati arrivati e, probabilmente, dopo aver letto la stampa di ieri.
Complimenti un tempismo assoluto! Questa amministrazione spera di ottenere un finanziamento di 10 milioni di euro tramite un bando ministeriale e saremo tutti felici e contenti se sarà così. Ma per ora, caro Sindaco gradiremmo essere portati a conoscenza -con la stessa sollecitudine con cui è stato presentato il progetto di riqualificazione- insieme a tutti i cittadini (ovviamente) se sul Capannone Nervi vi è o no presenza di amianto!

Come detto basta un semplice “click”. È questo che interessa maggiormente alla collettività! Avete coinvolto troppe persone, avete speso il doppio dei soldi e vi ricordiamo che nel bilancio di previsione c’è una cifra pari a 500.000 euro per la bonifica del capannone Nervi. Vogliamo sapere a questo punto la verità che è scritta in quella comunicazione che ormai è certo e dichiarato che giace senza alcun motivo in qualche cassetto ormai da una settimana.

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    Il sindaco HA IL DOVERE di comunicare TEMPESTIVAMENTE i risultati degli accertamenti sul Capannone Nervi a TUTTI I CITTADINI, non soltanto ai consiglieri di minoranza e simili. Non ci sono santi che tengono o calcoli di opportunità politica (?) cui rispondere. I Portorecanatesi tutti HANNO IL DIRITTO di sapere se per la loro SALUTE ci sono pericoli e di che genere. Il resto sono solo manfrine da vecchi politicanti perdigiorno, cui andrebbe interdetto occuparsi della cosa pubblica.

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