Proseguono gli incontri dell’Amministrazione comunale di Recanati con gli attori del territorio interessati dal nuovo Regolamento di Polizia Rurale, in via di stesura. Nel contesto della fase di revisione, lunedì 4 novembre si è svolto un colloquio con Coldiretti Recanati, uno dei principali stakeholder del territorio e tra i maggiori enti interessati dall’aggiornamento del Disciplinare. All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Recanati Emanuele Pepa, il Presidente di Coldiretti Recanati Francesco Guzzini, il direttore Giordano Nasini, il direttivo dell’ente al completo e il consigliere delegato alla valorizzazione del sistema agricolo Valentina Guzzini, organizzatrice dell’incontro.
Il consigliere delegato Guzzini, sulla stessa scia, ha poi rimarcato la necessità di collaborare: “Siamo aperti e accoglienti verso gli agricoltori che hanno bisogno di sostegno e di supporto nelle attività quotidiane di cura e lavoro del territorio. Auspichiamo dunque che ci sia una collaborazione reciproca tra le parti per scrivere un nuovo Disciplinare in linea con canoni più recenti”.
“La nostra categoria intende mantenere un ambiente di lavoro sano e vivibile per tutta la comunità – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Recanati Francesco Guzzini – partecipando alla tutela del territorio. Siamo quindi aperti a collaborare per le modifiche al Regolamento. Ci troviamo tutti i giorni in prima linea a fronteggiare degli eventi calamitosi sempre più frequenti, che ci pongono davanti a nuove esigenze. Pertanto, è giusto punire chi non è attento alla cura del territorio, ma è anche necessario evitare generalizzazioni che discriminano l’intera categoria”.
Ed è proprio per proseguire sulla linea della collaborazione che i colloqui con Coldiretti andranno avanti, con la presentazione, da parte del direttivo recanatese, di una propria proposta di riscrittura del Regolamento di Polizia Rurale che tenga conto delle esigenze di chi, tutti i giorni, è in prima linea sul territorio anche e soprattutto nell’interesse dei cittadini.
3 commenti
stakeholder.
La lingua ufficiale in questo paese è ancora l’ITALIANO.
Facciamola finita con questi termini anglo sassoni
Giusto.
Usiamo l’italiano.
Giusto, come nel ventennio fascista che si vietava usare termini stranieri.