La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona ha condotto un’importante operazione di sevizio per
salvaguardare i distretti industriali locali, intervenendo in due laboratori tessili situati a Senigallia e Trecastelli.
Durante le ispezioni, svolte secondo un rigoroso modello di controllo integrato, le Fiamme Gialle hanno
riscontrato gravi irregolarità che hanno portato al sequestro d’urgenza degli immobili e di 73 macchinari
industriali.
Le ispezioni eseguite dai Finanzieri della Tenenza di Senigallia, coordinate dalla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Ancona e i relativi atti convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari, hanno rivelato una
situazione di assoluto degrado e pericolo per i lavoratori. Nei due stabilimenti, rispettivamente di 400 e 500 metri quadri, sono state riscontrate condizioni igienico-sanitarie precarie, il mancato rispetto delle normative
antincendio e di sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’impiego di manodopera irregolare e un articolato sistema
di evasione fiscale.
I titolari delle aziende, cittadini stranieri che operavano su commesse di imprese locali, sono stati denunciati per
diverse violazioni, tra cui l’impiego di lavoratori clandestini, la mancata predisposizione di vie di fuga e sistemi
antincendio, e l’esecuzione di opere edilizie senza autorizzazione.
Particolarmente preoccupanti le condizioni interne dei laboratori: macchinari privi di dispositivi di sicurezza,
impianti elettrici non a norma e ambienti insalubri con evidenti rischi per la salute dei dipendenti. In uno dei
laboratori è stato trovato un lavoratore clandestino, senza permesso di soggiorno, che ha tentato di fuggire
gettandosi da una finestra, riportando solo lievi escoriazioni. L’uomo è stato fotosegnalato e accompagnato
presso la Questura per le pratiche di espulsione.
Durante i controlli è emerso che i locali ospitavano anche spazi dormitorio ricavati abusivamente, in cui i
lavoratori riposavano tra i turni di lavoro. Inoltre, una cucina era stata adibita a camera da letto e un magazzino
fungeva da mensa improvvisata, priva delle più elementari condizioni igienico-sanitarie e attrezzata con bombole
di GPL.
Sul fronte fiscale, gli approfondimenti eseguiti hanno portato alla luce pendenze tributarie irrisolte e un
sofisticato sistema di frode fiscale. I titolari, per eludere il Fisco, adottavano la pratica del cosiddetto “apri e
chiudi”: le aziende, una volta divenute insolventi, venivano chiuse per poi riaprire sotto nuove ragioni sociali,
trasferendo personale e macchinari e continuando ad operare nello stesso luogo. Per garantire il recupero delle
imposte evase, sono stati sequestrati conti bancari, contanti e beni di valore nella disponibilità dei denunciati.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Senigallia mira a tutelare il settore tessile della provincia di
Ancona, un asset strategico per l’economia locale, assicurando al contempo il rispetto delle normative sul lavoro
e la sicurezza dei dipendenti. Questa azione si inserisce nell’impegno costante delle Fiamme Gialle per garantire
la leale concorrenza sul mercato, difendendo le imprese che rispettano le regole da quelle che, attraverso pratiche
scorrette, riescono a proporre prezzi competitivi a scapito della legalità.
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EVVIVA!!!