A seguito della sentenza n° 18623 dell’8 luglio 2024 con cui le sezioni unite della Corte di Cassazione si sono pronunciate in merito alla sussistenza dei presupposti per l’affidamento in house del servizio idrico integrato, si è potuti arrivare giovedì scorso, durante l’assemblea dell’AATO 3 Marche Centro Macerata, a individuare la soluzione più idonea inerente la costituzione di un soggetto unico chiamato a gestire il servizio idrico.
“Saranno necessari approfondimenti, ma l’impronta di creare una società che metta insieme i comuni e le società operative in regola con i requisiti, è quella che meglio può salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua, scenario che ho sempre sostenuto e per il quale mi sono adoperato” sottolinea Gentilucci. “Per questo è importante superare le polemiche e non dare adito a ricostruzioni capziose. Ora abbiamo la strada tracciata: a onore del vero, se l’assemblea del 7 marzo 2024 avesse accolto la proposta del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, di richiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti sul modello societario da adottare per la gestione unica del servizio idrico al fine di evitare possibili contenziosi, avremmo compiuto un ulteriore passo avanti. Ora attendiamo la valutazione dell’AGCM perché sciolga anche la problematica del socio privato di ASTEA, su cui permangono posizioni differenti tra chi sostiene che non possa permanere nella compagine societaria perché vietato dalle norme sull’in house e chi di parere opposto. Tuttavia, aver individuato un percorso che, finalmente, mette tutti d’accordo sul futuro dell’acqua pubblica nel nostro territorio, mi pare un risultato di non poco conto. Credo sia giusto riconoscere il merito a tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questa soluzione”.