Nota di Massimiliano Grufi di Progetto civico
E’ ormai noto come il candidato Sindaco della destra Emanuele Pepa abbia
rifiutato di partecipare a qualsiasi confronto con gli altri candidati,
indipendentemente dal fatto che fosse programmato dalle emittenti tv, dai
centri di quartiere o dal mondo dell’associazionismo locale.
Ricordo anni addietro come ci fosse l’abitudine di dire ‘se non ci sei hai
sempre torto’, volendo sottolineare come una colpevole ‘assenza’ in una
qualsivoglia discussione/partita/situazione non poteva poi determinare
alcuna pretesa da parte dell’assente…d’altra parte l’assente non lamenti né
fomenti…
Ebbene, questa volta non si tratta di una mancata partecipazione per la
risoluzione di una questione privata – per soddisfare quindi un interesse
proprio – ma piuttosto del rifiuto di partecipare ad un confronto tra candidati
Sindaco che viene organizzato nell’interesse dei cittadini e non di chi
partecipa.
Non si tratta solo di produrre una ferita all’aspetto più comune di un sistema
democratico, quello del ‘confronto’, volto appunto a comprendere la natura
del problema oggetto di discussione e ad individuare la soluzione più
efficace allo stesso. In questa prospettiva infatti il confronto sarebbe utile e
prezioso alle parti, le quali, se ‘aperte’ ed umili, avrebbero sempre da
guadagnare dalle reciproche osservazioni, critiche, proposte (Socrate docet).
Nel caso di una competizione elettorale il confronto non ha solo l’aspetto
positivo sopra evidenziato, ma contribuisce a far sì che i cittadini possano
essere messi nelle condizioni di comprendere davvero chi sia la persona
candidata Sindaco, valutarne pregi e difetti, pesarne la preparazione,
l’esperienza, la capacità di muoversi su terreni scivolosi, individuare la
formazione avuta e le competenze maturate nel campo o in settori differenti,
insomma avere finalmente chiaro se quel candidato possa essere all’altezza
o meno del ruolo. Da ultimo, ascoltando i diversi candidati si
comprenderebbe anche la fondatezza degli argomenti trattati.
Non accettare il confronto quindi determina la situazione per cui i cittadini
avranno un messaggio unilaterale e monocolore da parte di ciascun
candidato, magari contrapposto a quello dei contendenti ma sempre valido,
posto che nessuno potrà metterlo in discussione.
La favoletta per cui non ci si confronta perché si parla ai cittadini, è un modo
furbesco di voler dire ai cittadini medesimi: siete voi i miei unici
interlocutori, non ho bisogno di parlare agli altri contendenti perché è a voi
che chiedo di cosa avete bisogno!
Certamente candidato Pepa.
Peccato che questo chiedere non serva a nulla se poi non viene rapportato
alle risorse disponibili, ai procedimenti amministrativi volti a realizzare
opere piuttosto che servizi, alla capacità o meno di assumere, a costruire
rapporti con istituzioni pubbliche e private, a ricercare e ottenere
finanziamenti esterni…ecc., risolvendosi solo in una lista di cose da fare
senza contraddittorio, tutte sempre e comunque possibili.
Peccato che questo atteggiamento rievoca un rapporto diretto Capo – Popolo
senza spazio per confronto democratico. Si risponde al popolo perché la
sovranità appartiene al popolo…dimenticando sempre la seconda parte
dell’articolo 2 della Costituzione…che la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione.
E le forme e i limiti sono dati non solo dai poteri attribuiti agli organi
costituzionali, il Parlamento in primis che è l’organo rappresentativo del
popolo o gli altri organi che esercitano i poteri dello Stato, ma anche dai
diritti e doveri dei cittadini sanciti dalla prima parte dei Principi
fondamentali, poiché gli stessi diritti hanno un contraltare nei doveri. La
sovranità popolare viene esercitata attraverso l’espressione del voto che
costituisce un diritto ma anche un dovere del cittadino, chiamato –
direttamente attraverso gli strumenti di democrazia diretta (referendum o
proposta di legge popolare) o indirettamente attraverso i propri
rappresentanti eletti – a portare un proprio contributo di carattere pratico o
spirituale per il miglioramento della comunità in cui vive e più in generale
del proprio Paese. Ecco allora che l’espressione del voto ha bisogno di
basarsi su elementi oggettivi, sulla possibilità di valutare chi si ha di fronte,
conoscerne il profilo personale e professionale, quello politico e
comprenderne lo spessore. Negare questo significa pregiudicare
l’espressione ‘libera’ e ‘piena’ del voto, quindi indirettamente lo stesso
esercizio del diritto di voto quale espressione della sovranità popolare.
Certo…se un candidato Sindaco rifiuta oggi il confronto con i propri
contendenti, ci si chiede quale atteggiamento potrà avere domani quando
dovrà sedere in Consiglio Comunale. Come si rapporterà con le forze di
minoranza? Come riterrà il lavoro delle commissioni consiliari e potrà mai
interagire con i partiti di maggioranza o minoranza nell’interesse della città?
Forse è più facile pensare che in nome del potere concesso, si sentirà libero
di decidere al di sopra di tutti e senza alcun contraddittorio…
La cosa che rattrista di più – pur comprendendo che ai più possano sfuggire
riflessioni di carattere giuridico – è il fatto che alcuni cittadini (soprattutto
quelli che indossano una casacca con scritto sopra il nome del candidato
fuggitivo) sembrino condividere questa impostazione, quasi fossero accaniti
sostenitori dello storico film americano che sembra opportunamente tornare
nelle vicende amministrative recanatesi: SE SCAPPI TI SPOSO! Davvero
il popolo sarà pronto a votare/sposare un candidato Sindaco contumace?

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39 commenti

    • Il grande Massimiliano Grufi, mio capolista e una persona che sta ingerendo piacevolmente vari insulti causa elezioni imminenti, ci fa riflettere su un simpatico fenomeno inquietante. Quello degli ANONIMI. Ripropongo quanto già scritto su di loro.

      Tragedia sfiorata a Recanati. Un distributore d’acqua, di quelli che ci metti la tessera ma te la scordi e qualcuno se la sgraffigna, è stato incautamente riempito con mille litri di acqua avvelenata. Acqua fuoriuscita dal cervello del cosiddetto Anonimo, un simpatico e strisciante figuro che infesta i social locali. Si tratta di un invertebrato acefalo dotato di un’ unghietta usata per digitare sul computer coglionerie titaniche. L’Anonimo parla di tutto, s’intende di tutto, vive e prolifica su radio e tv, sulla carta stampata e quella igienica, dove a volte una vale l’altra. L’Anonimo è capace di sparare un Megatone di cazzate nello spazio di due righe attivando un fenomeno curioso dove un altro Anonimo ribatte alle minchiate del primo con altre minchiate atomiche, innescando una reazione a catena che farà esplodere un Gigatone di insulti tra i due. Quando non si sbranano tra loro tipo Godzilla e King Kong, che in confronto sono due pezzi di pane, le vittime degli Anonimi sono spesso il candidato sindaco di destra, quello di sinistra e quello di centro, più i loro doppioni sparsi negli universi paralleli.
      Ora, tanta feroce iracondia ha finalmente una spiegazione: gli Anonimi in realtà sono nati così, senza nome e cognome. I genitori infatti avevano intuito fin dalla loro nascita che sarebbero stati ringhianti, ringhiosi e rognosi fin dal primo vagito e, per la vergogna, non li hanno mai registrati all’anagrafe. Naturalmente non sono tutti minus habens. Ci sono Anonimi intelligenti che argomentano e spiegano senza insultare gratuitamente.
      Non facciamo di tutta l’erba un fascista.

      • bo se pensi di essere pure divertente siamo messi male.
        l’importante è mettere fascista ovunque
        pena enorme, anche per lo scritto
        orgogliosamente anonimo

        • Certo che solo dalla coalizione Fiordomo si sentono queste continue richieste di confronto. Le fanno tutti; con comunicati stampa, con post sui social, con commenti dappertutto/
          Adesso ve lo
          Dico io : Pepa non vi si caga proprio/ chiaro ora? Pepa incontra la gente dappertutto, risponde alle domande e si confronta sui progetti. Non va ai teatrini organizzati per favorire Fiordomo. Chissà se è chiaro ora.
          Abbiamo visto quello su Vera Tv. Ma qualcuno ha chiesto a Fiordomo: caro ex sindaco ex assessore come mai in 5 anni in cui il tuo gruppo era maggioranza in consiglio comunale hai votato tutto, TUTTO, e ora tu candidi contro? Ce lo spieghi?
          Io una ideuzza ce l’ho: personaggi come Grufi il sovranista e Taddei per tutte le stagioni, hanno per caso intravisto la possibilità di tornare in gioco e lo hanno convinto?
          Forza Pepa. Vinciamo al primo turno e togliamoci dalle scatole sti figuri.

      • Valentino chi? il contaballe anonimo? Firmati per esteso se vuoi essere serio. Per quanto ci riguarda a noi anonimi, tu sei solo uno scopiazzatura di testi altrui…anonimo vai- lentino

    • io sono convinto che prima di accettare qualsiasi lavoro, incarico od onere, sia indispensabile conoscere dal “datore di lavoro”, in questo caso i Recanatesi, quali siano i compiti, che si DEBBONO svolgere per adempiere, soddisfare e portare a termine il LAVORO, che serve per non deluderli e nel contempo rinnovare e sistemare tutto quello che il precedente non è riuscito a fare. Solo allora ci si può confrontare su problemi che “Il datore di lavoro” ritiene abbiano la PRIORITÀ e non parlare e promettere a VANVERA.
      Non sfugge nessuno, perché tutti sono buoni a parlare e promettere, magari ciò che si poteva fare, ma non si è fatto nel corso dei 15 anni passati, perché questo è
      ciò che chi ha governato precedentemente NON HA FATTO e tutto questo significa prendersi gioco ancora una volta dei Recanatesi tutti.

      • Forse perché erano tutti troppi occupati a rimediare ai danni fatti da 10 anni amministrazione Corvatta, bartomeoli, Mancinelli. Eddai su che c’avevamo le pezze al culo, una città fantasma senza vita da cui il fine settimana si scappava via. Senza un’iniziativa culturale degna di tal nome, per non parlare del settore giovanile completamente dimenticato se non addirittura osteggiato, io allora avevo 20 anni e ricordo bene quanto nulla ci fosse. Anche se non condivido tutte le scelte fatte in questi 15 anni mai ritornerei a quei tempi che invece i sostenitori di Pepa vogliono far passare come età dell’oro.

          • Corvatta l’ha fatta fuggire a Macerata, informati tu. Fiordomo l’ha riportata a Recanati

          • A proposito di strade…vogliamo parlare della bretella Paolina?! Per favore…

        • Lucia io avevo 15 anni. E mi ricordo quanto era bello aspettare San Vito per il torneo e le giostre! Segnavano la fine della scuola. Adesso nemmeno la processione passa in centro.

          • Sì, per 2 giorni all’anno… e gli altri 363?! Il nulla
            Quando hai 15 anni ti bastano le giostre e un torneo paesano..quando cresci vorresti qualcosa in più: un concerto, una mostra, uno spettacolo a teatro. Tutto questo non c’era. Le poche associazioni che c’erano (arci e fonti San Lorenzo) erano quasi sempre osteggiate.. era veramente triste.

    • Bravo Massimiliano! Per quanto una parte di cittadini/ sostenitori del candidato sindaco Pepa si ostini a far passare la “fuga”come un dettaglio irrilevante, altrettanti cittadini, compresa me, non comprendono questa scelta! Tutto ciò denota poco coraggio e sinceramente non ci fa una bella figura.

  1. PEPA FOR PRESIDENTE on

    Bello vedere Grufi tornare alla vita della “città” dopo 5 anni di letargo.
    Complimenti per la riesumazione avvenuta da parte di Fiordomo.
    Questo le ha provate tutte e anche stavolta prenderà una bella tranvata sui denti

  2. Stucchevole e logorroico come sempre ……. in questi anni di politica recanatese dove sei scappato?? Certo basta la promessa di fare il vicesindaco e si ritorna a scrivere poemi illeggibili ……. che pena!!

    • Che pena chi lascia commenti del genere, Massimiliano è stato sempre attivo e presente, non come qualcuno che è uscito dalla tana solo in vista delle elezioni. Buon lavoro a tutti

    • Apprezzo molto il fatto che sulle cose ci si metta la faccia, le idee e il cuore, chi non vuole il confronto probabilmente ho poco o nulla da dire.Le parole degli anonimi lasciamo il tempo che trovano se non si ha neanche il coraggio di dire il proprio nome, classici leoni da tastiera.

    • Marco 8.39. Mi fermerei sul logorroico. E se fossero ragionamenti? Il problema degli elettori di destra è la grande ignoranza, semplificazione all’eccesso, la volgarità di pensiero e di parola. Potrà pur vincere, ma non dura.

  3. Bravo Massimiliano, pur non condividendo la scelta del candidato sindaco voglio esprimerti tutta la mia stima. Era ora che una figura come la tua, che da sempre si interessa di politica e parla alla gente dell’importanza di fare politica, si esprimesse in questi toni chiari ed espliciti.
    Il dialogo, alla base della nostra democrazia, va difeso e incentivato. Sarebbe ora che anche altri esponenti di spicco della cultura politica recanatese si esprimessero chiaramente in tal senso. Soprattutto i rappresentanti di partito che in questo momento, nel loro imbarazzante silenzio, non ci stanno facendo una bella figura. Apprezzo la tua scelta di correre in una lista civica. Anche io ho deciso di dare il mio voto ad una civica che appoggia Bravi. Pur avendo avuto qualche dubbio in realtà. Antonio è un amico, lo conosco da sempre ed è una persona umile e laboriosa. Quando parliamo di amministrative sono le persone a fare la differenza, non i simboli dei partiti. Lo credo fortemente. Ti auguro una buona campagna, mi auguro che vinca il migliore e che il secondo arrivato gli dia una mano in questi prossimi 5 anni! Se poi anche il terzo facesse qualcosa di buono male non sarebbe!

  4. per scrivere tutto questo pippone che assomiglia ad un inutele lezioncina da libro cuore, deve avere un bel po di tempo libero. idee per favore. grazie

  5. Non vi preoccupate la jente non la prendete per il c…. per altri 15 anni. Manca poco e ritornerete presto al vostro lavoro.

  6. A Grufi, se fossi Pepa risponderei cosi’:
    non partecipo ai confronti con gente (s)conosciuta e poco credibile.
    Non mi piacciono quelli che fanno mutui in favore di privati, che abbattono scuole, che creano cattedrali nel deserto 2.0, che si fanno assumere dalle amiche di (ex) partito, che danno i lavori in appalto alle amiche, che non asfaltano le strade, se non in prossimita’ di elezioni, che bruciano soldi pubblici per le passeggiate ed i totem coperti dai sacchi dell’ immondizia. Confrontarsi con chi? Con uno che 5 anni fa era del PIDDI e ora è civico o col suo antagonista che 5 anni fa era un civico e ora è del PIDDI? Scordatevi un confronto su temi politici. Al massimo ci si può trovare al tavolo di una pizzeria a bere una birra( analcolica per voi) e parlare di fi…a! Offro io. voi non siete abituati a pagare! e…con la f…a non state meglio!
    Invito sempre valido, anche dopo il 9 giugno. Scegliete voi il locale.

    • certo come no, ma in che favola vivi???ahahahah dai su che a cena ci vai con Pepa e gli amichetti suoi. i finti signori ahahahahahah

  7. Condivido pienamente le tue parole!!! E’ imbarazzante come l’ arroganza e il disprezzo per le istituzioni e i principi della democrazia del governo centrale si radichi anche nel Nostra bella citta con personaggi come Pepa e il suo enturage!!

  8. fatta salva la libertà di ognuno di votare chi vuole e cosa vuole, sarebbe opportuno ricordare che il confronto e la partecipazione sono la base di una attività politica libera. Il baco da seta se non esce dal bozzolo non diventa farfalla

  9. uomo per tutte le stagioni. prima foschiano, poi marconiano, 10 anni alla corte di Corvatta, 10 anni a servizio da Fiordomo Il nuovo che avanza

  10. io ammiro chi ha il coraggio di battersi, di confrontarsi, di dialogare. L’atteggiamento della destra è stato solo quello di scappare e voler apparire . E questo già la dice lunga sul proseguo.

  11. Sinceramente io farei i complimenti a Pepa… Avendo capito di non reggere il confronto non si presenta proprio. 😂😂😂

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