Caro Direttore, consentimi di iniziare questa mia riflessione, che vorrei condividere con te, riportando quanto scritto dal Sindaco di Porto Recanati in data 23 settembre 2023 a proposito del malcontento diffusosi in città rispetto alle notizie circolate in merito al BICIPLAN: “Ecco perché l’Amministrazione alla guida di questa comunità auspica che tutte le parti in causa si prestino in maniera costruttiva per un confronto pacato e democratico che non può mai mancare su tematiche così dirimenti nella vita dei cittadini e nello sviluppo delle nostre attività produttive. Si abbia il buon senso e la necessaria umiltà per incontrarsi in modo costruttivo senza assumere posizioni pregiudizievoli e di contrasto a prescindere. Il futuro di Porto Recanati va costruito in modo paziente e lungimirante.”
Parole nobili, assolutamente condivisibili e che traspirano un profondo senso di democrazia reale con un richiamo alla umiltà. Umiltà che è una dote che dovrebbe sempre ispirare coloro che svolgono attività politica a favore della propria comunità. Quindi un vero e proprio ponte alle minoranze, presenti in Consiglio comunale, per una collaborazione su un problema comune. E poiché sempre in quello scritto, precedentemente ricordato, il Sindaco scriveva anche che il BICIPLAN doveva essere considerato: “uno strumento di pianificazione, un punto di arrivo, un obiettivo da realizzare nel medio-lungo periodo che ha la finalità di rendere la mobilità urbana più compatibile con le esigenze di sostenibilità ambientale” (tutte finalità queste che a norma di Statuto comunale, per la loro complessità, rientrano tra gli indirizzi che il Consiglio deve fornire alla Giunta), le minoranze (tutte insieme, quelle che rappresentano il 64,78% dell’elettorato cittadino) dopo aver invano cercato di ottenere notizie aggiuntive, rispetto a quelle che radio fante continuava a trasmettere, hanno richiesto al Sindaco, la convocazione di una seduta di Consiglio comunale aperta per discutere del BICIPLAN. Ma forse quello che era stato ritenuto essere un ponte era più semplicemente una precaria passerella da smontare a fine estate. Ed infatti la richiesta è stata rifiutata a norma dell’art. 13 del regolamento del Consiglio comunale che prevede che tali richieste debbano essere sottoscritte dalla metà dei consiglieri in carica e quindi, essendo le minoranze 5 su 17, non era stato raggiunto il numero necessario di sottoscrittori. Decisione correttissima sul piano formale ma infantile sul piano politico e che ha messo in risalto come quanto scritto il 23 settembre 2023 fosse solo un maldestro tentativo di uscire dall’angolo in cui il Sindaco era stato relegato dal formarsi di uno spontaneo sentimento di contrarietà manifestato in una assemblea di operatori economici che, sempre dal precedente soggetto, era stata definita una assemblea dove “a farla da padrona è stato il pregiudizio e la critica a prescindere.”
Ecco caro Direttore io credo che l’aver ricordato gli avvenimenti che hanno preceduto, e forse anche facilitato, quell’incontro di persone del 22 marzo scorso, faccia giustizia del tentativo di controinformazione messo in atto da chi non ha esitato a sollecitare, nei confronti di altri, principi di civile convivenza pur di accreditarsi come portatore di valori che nella realtà dei fatti è molto difficile da ritrovargli. “Fate come dite ma non fate come faccio”, potrebbe essere il triste insegnamento che da questa veramente misera storia ne viene fuori. Misera storia che nasce dalla costante e consolidata opacità che caratterizza la quotidianità di questa Giunta che, se nello specifico proclama l’assenza di qualunque concreta decisione sul BICIPLAN, nei fatti spende ben 36.000 euro per gli elaborati e stanzia 50.000 euro per l’acquisto della nuova segnaletica.
Linguaggio spregiudicato o solo metamorfosi stagionale? Nel dubbio credo ci sia una sola certezza: da Palazzo Volpini non possono essere espressi giudizi sull’operato di alcuno, specie se si tratta dell’attività propria dei consiglieri di opposizione. Affermazioni quali: “All’assemblea ha fatto seguito un articolo sulla stampa di manifesta e totale contrarietà al “Biciplan” e un’interrogazione consiliare del gruppo Centrodestra Unito che, mistificando la realtà dei fatti, ha cavalcato il malcontento.” in questo contesto suonano come quell’antico detto popolare in cui il bue dice cornuto all’asino.
Con gli auguri per una buona Pasqua, ti saluto cordialmente.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati 28 marzo 2024
4 commenti
Egregio Gioacchino Di Martino,
cambierebbe il suo… col nostro primo cittadino?
Cittadino Recanatese le augura buona Pasqua.
mazza mazza è tutti na razza
Ma almeno il sindaco di Recanati qualche soldo del pnrr li ha presi.
17,10…è vero, i soldi il sindaco di Recanati i soldi li ha presi. Poi li ha buttati nel cesso! Per pagare i lavori dello stadio, che erano a carico della società privata…c ha fatto pure un mutuo de 4 milioni de euro! La scuola Gigli , ad oggi 30 marzo é ancora un cratere lunare. Eppure i soldi del pnnr li ha presi. Tenetevi sfretto Michelini, dai retta!