I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Macerata nell’ultimo periodo hanno eseguito una serie di controlli a opifici, esercizi commerciali e attività per la cura della persona, procedendo alla sospensione di 6 unità operative imprenditoriali e ad un sequestro preventivo.

Nello specifico in due distinti interventi si è proceduto:

nel comune di Civitanova Marche al sequestro preventivo di un’attività di barberia gestita da un cittadino di nazionalità egiziana, che era stata già oggetto di sospensione nel mese scorso, per aver impiegato manodopera irregolare e senza permesso di soggiorno, nonché per gravi violazioni in materia di sicurezza e per non aver mai provveduto alla redazione dei documenti obbligatori inerenti la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In accordo con la Procura di Macerata, considerato che il titolare ha disatteso il provvedimento di sospensione, si è proceduto al sequestro preventivo dell’immobile.

Nel comune di Montecosaro i Carabinieri del NIL di Macerata, unitamente a militari della locale Stazione CC, hanno proceduto alla sospensione di un opificio a gestione cinese per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Al termine del controllo venivano elevate 17 prescrizioni inerenti violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro quali l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi, l’omessa visita medica dei lavoratori, omessa consegna dispositivi individuali di protezione, omessa informazione dei lavoratori.

Nel comune di Morrovalle, unitamente alla Polizia Locale, i carabinieri del NIL hanno proceduto al controllo di 3 attività etniche di commercio al dettaglio di alimenti. Al termine degli accertamenti le 3 unità operative venivano sospese e si provvedeva ad elevare 15 prescrizioni inerenti violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi, l’omessa visita medica dei lavoratori, omessa consegna dispositivi individuali di protezione, omessa informazione dei lavoratori.

DATI 2023

I Carabinieri del NIL di Macerata, nel 2023 hanno effettuato controlli nei confronti di oltre 300 aziende operanti in diversi settori produttivi della provincia maceratese, dall’agricoltura, all’edilizia, alla logistica e alla ristorazione.

La costante azione di contrasto al lavoro sommerso, che danneggia i lavoratori, ai quali vengono negati i diritti assistenziali e previdenziali, e le aziende che rispettano le regole costrette a fronteggiare la concorrenza sleale degli operatori che intendono abbattere illegalmente i costi di gestione del personale, ha consentito di individuare complessivamente 370 «irregolari» e 103 lavoratori “in nero” a fronte di oltre 1300 lavoratori individuati.

Sono stati 103 i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali:

  • 33 per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti; in alcuni casi la percentuale di lavoratori “in nero” riscontrata è stata pari al 100%;
  • 70 per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. In alcuni casi le violazioni riscontrate sono risultate talmente gravi da dover intervenire, in accordo con la Procura della Repubblica di Macerata, al sequestro preventivo delle unità operative, al fine di inibire il protrarsi delle violazioni e soprattutto per impedire il prosieguo delle attività lavorative delle maestranze a fronte del grave pericolo per la loro incolumità.

Per le irregolarità riscontrate sono state contestate sanzioni amministrative e ammende complessive per circa 550.000 euro.

70 imprenditori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per non aver rispettato gli obblighi della formazione e informazione e per la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori dipendenti. Si sono registrati casi di sorveglianza sanitaria attestata falsamente da datori di lavoro con la complicità di compiacenti professionisti, segnalati anch’essi all’A.G..

Sono 18 i titolari di azienda segnalati alla A.G. per l’impiego di lavoratori “clandestini” e per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini, scaturite dall’approfondimento investigativo sulle istanze di emersione presentate ai sensi del regolamentato “FLUSSI 2021, hanno consentito l’individuazione di numerose richieste presentate da datori di lavoro prive dei requisiti necessari e avanzate a fronte di corresponsione di importanti somme di denaro richieste ai cittadini stranieri.

Il NIL di Macerata, nel 2023, è stato impegnato, inoltre, nel contrasto del fenomeno del “caporalato”. A tal proposito è stata svolta una assidua attività preventiva e repressiva di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro e dell’intermediazione illecita massimizzando lo sforzo operativo nei settori ritenuti particolarmente sensibili ed interessati dallo sfruttamento lavorativo.

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno consentito di deferire 8 persone, di cui una sottoposta a misura cautelare in carcere, per violazioni penali in materia di lavoro, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel corso delle indagini sono stati individuati 80 lavoratori impiegati in condizioni di sfruttamento da parte dei “caporali” che con continue vessazioni e minacce, si sono approfittati del loro stato di bisogno sottopagandoli ed esponendoli a gravi rischi per la salute.

I risultati dell’azione investigativa nel settore dello sfruttamento del lavoro sono anche il frutto di una lunga opera di sensibilizzazione che il personale specializzato del NIL dei Carabinieri ha posto in essere da tempo all’interno delle comunità delle etnie oggetto di sfruttamento.  A riguardo risulta importantissima e fondamentale la collaborazione del cittadino straniero impiegato in condizioni di sfruttamento per il quale è previsto anche il rilascio del permesso di soggiorno per “casi speciali”. Nel 2023, a seguito di attività d’indagine eseguite e in accordo con la Procura della Repubblica di Macerata, sono stati concessi 2 permessi di soggiorno a lavoratori sfruttati che hanno consentito loro l’inizio di una nuova vita lavorativa riuscendo a garantire assistenza e protezione anche con l’ausilio delle organizzazioni di volontariato.

Sono stati effettuati 6 sequestri preventivi, adottate 1 misura cautelare in carcere e 2 misure cautelari interdittive.

Le attività ispettive e investigative sono state svolte dai Carabinieri del NIL di Macerata in costante sinergia con i Carabinieri del Comando Provinciale CC di Macerata e il Servizio Ispettivo del locale ITL.

 

 

 

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