Quarta edizione delle “Scatole sospese di Natale”, presenza delle associazioni appartenenti alla Consulta della solidarietà presso il locali dell’ex Agenzia delle entrate, sotto il loggiato comunale, produzione di audio letture di brani per allietare le persone sole e rinnovo della raccolta antispreco di cibi natalizi, sono alcune tra le tante  iniziative sociali che stanno prendendo forma in questi giorni a Recanati.

‘Il nostro impegno per il sociale è costante, perché sappiamo quante situazioni delicate siano presenti nel Comune e intendiamo fornire non solo i supporti a nostra disposizione, ma inviare costantemente segnali di vicinanza e di attenzione.-  Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi  In questi giorni si è discusso molto, anche in modo improprio, sulla questione dei legami sociali nella nostra comunità. La rete di supporto è diffusa in modo capillare e lo possiamo testimoniare grazie alla costante interazione con chi presta servizio quotidianamente in città, attraverso il volontariato, con un lavoro prezioso e complesso del quale siamo grati”.

Arriva alla quarta edizione la campagna “Scatole sospese di Natale”, la cui raccolta è partita l’8 dicembre grazie alla disponibilità di diverse associazioni, di un Comitato di quartiere e della Protezione civile. Nel frattempo, si sta avviando la distribuzione delle scatola, che ha lo scopo principale di generare un’attenzione positiva e un piccolo slancio di solidarietà da parte di chi vuole donare, e reazioni di sorpresa e di gratitudine da parte di coloro che riceveranno l’omaggio.

Le “Scatole  sospese di Natale” saranno raccolte  fino al 4 gennaio 2023 presso: AltraEco durante il mercato Ti porto l’orto il giovedì con orario 16:30-19:00,  la Bottega del commercio equo in orari di apertura, il Comitato di quartiere Montefiore sabato 17 dicembre con orario 9:30-12:00 presso il punto di distribuzione sacchetti raccolta differenziata, la Croce Gialla in orari di apertura, Il Moica il 17 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 presso la Banca del Tempo, la Protezione Civile tutti i mercoledì e i giovedì con orario 18:30-20:00, il sabato con orario 15:00-18:00, la Società Operaia il 17 dicembre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 presso la propria sede.

Ogni scatola può essere destinata a persone adulte o a bambini e bambine, e l’indicazione dovrà essere riportata all’esterno della scatola stessa per facilitare la consegna. Come per gli scorsi anni, si propone di riempire la scatola con una cosa calda (ad esempio guanti, sciarpa, calzini, cappellino, coperta), un passatempo (ad esempio libro, rivista, gioco, matite), una cosa golosa (ad esempio tavoletta di cioccolato, torrone, biscotti, marmellata), un prodotto di bellezza (ad esempio crema, profumo, bagno schiuma) e un biglietto gentile.

  “Prosegue il lavoro della Consulta della solidarietà, sempre molto attiva e propositiva, con le Associazioni costantemente impegnate su tutto il territorio. –  Ha affermato Paola Nicolini, assessora alle Politiche Sociali. –  Nel periodo natalizio gli sforzi si moltiplicano perché in generale c’è più disponibilità d’animo all’apertura e alla condivisione da parte dei cittadini e delle cittadine. Quest’anno abbiamo ampliato le possibilità di partecipazione, grazie anche alla collaborazione tra tutti gli Uffici comunali, con persone davvero dedite al loro lavoro al di là di quanto sarebbe richiesto. I problemi non mancano, lo abbiamo visto in questi giorni, ma ora vogliamo ringraziare di cuore coloro che si impegnano a favore della nostra Città, che costruiscono quella rete di legami sociali che opera costantemente per merito di chi si dedica al bene comune, nelle diverse istituzioni, nelle Parrocchie e nei Comitati di quartiere. Le consegne delle scatole sono già iniziate e l’appello sembra essere stato accolto favorevolmente anche quest’anno da una larga parte della nostra comunità”.

“Ti racconto una storia, ti leggo una poesia” è una ulteriore proposta della Consulta della solidarietà, con la lettura di testi, brani e poesie scelti da parte di volontari e volontarie con lo scopo di allietare per qualche minuto chi vorrà ascoltare dei brevi audio-registrati che saranno diffusi tramite i canali social.

“La consulta della solidarietà, per le festività natalizie, ha registrato delle letture per far compagnia a persone sole o residenti nelle case di riposo durante le festività, che ha chiamato “I racconti del caminetto”. – ha spiegato Elisabetta Bernacchini, Presidente della consulta della solidarietà – Saremo fino al 6 gennaio in piazza Leopardi e precisamente nei locali dell’ex Agenzia delle entrate per illustrare le nostre attività, il nostro sapere e proporre anche i nostri manufatti. Sempre per il periodo natalizio le nostre sedi sono aperte per ricevere le scatole sospese da distribuire a ridosso del Natale: uno scambio di affetto e calore”.

 

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3 commenti

  1. Sono tutte iniziative valide e apprezzabili ma si ha la netta sensazione che tutto questo attivismo contribuisca a nascondere le storiche e gravi inadempienze di questa amministrazione, strade disastrate, segnaletica insufficiente, verde pubblico incolto, etc. Lo specchio parabolico rotto da tempo al km.1.8 della strada provinciale 82 è stato ricomprato dai residenti della strada comunale adiacente nella speranza di evitare incidenti in quell’incrocio pericoloso situato alla sommità di un dosso. Ma certo ci sono cose più importanti che occupano gli inquilini del Palazzo, la pista di ghiaccio, le luci, gli addobbi, accendere il Natale e soprattutto votare l’albero più bello. E poi mi raccomando aderiamo tutti per un giorno a M’ILLUMINO DI MENO…..

  2. telefono amico on

    Invece di tutte queste sciocchezze come è possibile che dalla Consulta non sia venuta una parola o una proposta sulla vicenda delle Stortini? Chiedete al vostro segretario, che se non mi sbaglio è rappresentante del Moica, del progetto portato avanti nel passato proprio da questa associazione per conto del Comune del telefono amico: almeno una telefonata ogni tot giorni agli anziani soli individuati dai servizi sociali. Nei confronti delle Stortini era dovere del Comune andare a bussare almeno una volta al mese alla loro porta: magari loro vi mandavano a quel paese ma voi facevate il vostro dovere di controllare

  3. Mi chiedo, e chiedo alle istituzioni, se durante il covid le sorelle Stortini fossero state in qualche modo contattate anche a costo di vedersi chiudere la porta in faccia. Chi fa assistenza sa che questa è una eventualità non rara, ma i tentativi i vanno fatti ugualmente.

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