Con Natale alle porte vi annuncio una mia decisione assolutamente sofferta, ma doverosa: il 2023 sarà l’ultimo anno del Presepio Recanati aperto al pubblico. Gli impegni di famiglia e lavoro non mi permettono più di seguire il tutto come ho sempre fatto dal 2009 in poi”. Il recanatese Leandro Messi, pluripremiato artigiano che da oltre vent’anni realizza uno strepitoso Presepe meccatronico-olfattivo, ha annunciato con profonda tristezza che dal prossimo anno si ritirerà dalle scene pubbliche e da questa avventura che, dice lui stesso, “ha accompagnato dapprima la mia fanciullezza, poi l’adolescenza, poi la giovinezza ed infine l’uomo”.

Il presepe è interamente realizzato a mano dall’artista recanatese, e da più di dieci anni, da quando lo espose per la prima volta nella chiesa di san Vito, lo ha sempre arricchito di qualche novità. Negli ultimi anni la sua opera ha trovato posto nei locali comunali di via Passero Solitario, un tempo officina del fabbro comunale. Per quest’anno Messi annuncia già qualche indizio: “la vendemmia, il frantoio trainato dall’asino, l’albero della cuccagna, il pescatore sarà intento a sistemare la rete e….fuma la pipa, scoppierà un temporale e una donna non riesce ad aprire l’ombrello, un mestiere non lo anticipo visto che rappresenta una novità assoluta ed infine a 800 anni dal primo presepio allestito a Greccio non può mancare il dovuto omaggio a San Francesco d’Assisi”.

Stando ad una foto pubblicata sui social, fra i tanti personaggi c’è anche quel famoso peta recanatese… Insomma un piccolo gioiello in miniatura di una Betlemme del tempo con la cura di ogni pur piccolo dettaglio dove migliaia di personaggi si muovono in sincronia perfettamente con i cambi di scenografie, le luci, gli effetti speciali e gli odori, da quello del pane al vino, grazie alla collaborazione del Maestro Malleus.

Però “tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, scrive nel suo messaggio Messi. Lavorare ogni anno mesi per preparare il tutto, poi gestirlo occupando tutte le feste natalizie è diventato troppo impegnativo. Ho iniziato dal nulla, aiutato dalla collaborazione del Comune di Recanati e dalla mia testardaggine quando soltanto 4 gatti hanno creduto a questo progetto (l’allora Sindaco Fiordomo, Giorgio Calvaresi, Angelo Belelli e appunto il sottoscritto). Già dal primo anno fu un successo, hanno iniziato a conoscere questa realizzazione i recanatesi, l’anno dopo i marchigiani, l’anno ancora seguente gli appassionati italiani. Ora tutto questo è conosciuto in Spagna, in Colombia, in Brasile, in Messico, negli USA, a Porto Rico e in generale nel mondo, sotto la mia direzione e con l’aiuto di qualche amico abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Vi aspetto a dicembre (l’apertura è prevista per sabato 23 sino al 6 gennaio aperto tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30, ndr) con l’ultima realizzazione”.

 

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