Pubblico delle grandi occasioni oggi pomeriggio per il taglio del nastro della scuola San Vito ritornata all’antico splendore dopo tre anni di lavori: cittadini, operatori scolastici e autorità hanno voluto, prima del trillo della campanella di domani mattina, vedere le aule, la palestra e tutti gli latri locali tirati a lucido. A tutti quelli che in questi lunghi mesi hanno lavorato è arrivato il grazie del sindaco Bravi: “questi momenti sono sempre bellissimi perché si dimenticano tutte le fatiche e le ansie che un cantiere come questo portano inevitabilmente ad una amministrazione, ha detto il primo cittadino. Quando poi si tratta di una scuola o di un palazzetto dello sport significa che ci stiamo rivolgendo ai giovani, ovvero alla nostra risorsa principale e fa sempre piacere costruire qualcosa che sia per i più giovani. L’immobile ha anche un valore storico importante. Ridare alla città un immobile storico è una grande soddisfazione. È una soddisfazione anche poter dire che finalmente qualche risultato viene raggiunto grazie a fondi destinati ai danni da un terremoto. Oltre un secolo fa la scuola di S. Vito era quella dove si veniva per prendere il diploma della scuola elementare: non c’era l’obbligo degli studi, ha ricordato Bravi, e per continuare dopo la terza elementare bisognava venire fino qui a prendere il proprio diploma e spesso si veniva a scuola a piedi dalle campagne“.

Presente sia l’assessore alla cultura Soccio (“sono molto felice di vedere così tanti cittadini presenti ad ammirare questo palazzo storico dove sono passate generazioni e generazioni di recanatesi. L’affetto della città verso questo palazzo è evidente perché rappresenta l’identità storica-culturale della città“) e quello ai lavori pubblici Fiordomo (“quando si porta a compimento un’opera pubblica c’è sempre soddisfazione, ma anche sollievo, come se si fosse risolto un problema. Bisogna dire grazie a tante persone: chi ha trovato i fondi, chi ha redatto il progetto, chi ha seguito la gara d’appalto, alle ditte che hanno dato davvero il massimo e un grazie anche alle famiglie ed ai cittadini per la loro pazienza e la loro correttezza. Il grazie va esteso anche ai residenti della zona S. Vito. ne sono testimone diretto: non è stato un periodo facile, grazie per la vostra pazienza. È stata fatta una scelta che ha salvaguardato l’identità, la tradizione e la storia del nostro edificio scolastico: chi lo popolerà da domani al suono della campanella sarà chiamato a preservare questa bellezza e questa tradizione“.

A ricordare i suoi giorni di scuola è stato il Vescovo Nazareno Marconi:nel 1965 frequentavo la seconda elementare e scrissi su un quaderno di scuola una lettera al sindaco del piccolo paesino dove abitavo dicendo che io ed i compagni stavamo male a scuola perché era piena di muffa in quanto era ricavata da antiche carceri. Il sindaco, una donna, Flora Volpini, partì con questa letterina e la portò a Roma: ci regalarono una scuola prefabbricata. Se ti impegni per cose buone sin da piccolo puoi ottenere cose grandi: ai tempi con la nostra classe abbiamo fatto qualcosa di grande. Che la scuola vi insegni ad impegnarvi ed a sognare in grande, senza troppi peli sulla lingua quando si combatte per qualcosa di buono”

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9 commenti

    • sicuro,
      infatti il sodale di Fiordomo che prima era presidente astea ora fa il guardiano al portone.
      oo, se fa per fare una risata eh…

  1. Ennesima passerella e questa volta anche giustificata. Quando sarà che i magnifici quattro faranno una passerella per certe strade di campagna di cui dovrebbero vergognarsi, in particolare l’assessore ai lavori pubblici? La valorizzazione dei sentieri campestri, la costosa porcheria della ciclovia?

  2. Quanto è costata la restaurazione della scuola San Vito ?
    Considerando tutto:
    Affitto , trasporti , Ritardi
    Poi chi è il proprietario del locale affittato dal comune ?

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