Oltre all’attività di pattugliamento per contrastare possibili traffici illeciti via mare, continua
incessante l’azione a tutela del patrimonio ittico svolta dal Reparto Operativo Aeronavale
della Guardia di Finanza di Ancona lungo il litorale a sud del capoluogo Dorico, la quale ha
portato, lo scorso fine settimana, in due distinti interventi, al sequestro di oltre 10.000
esemplari di ricci di mare.
L’operazione, rientrante tra i servizi della componente navale della Guardia di Finanza in
qualità di polizia del mare, è iniziata nel pomeriggio di venerdì 1 settembre ed è terminata
all’alba di domenica. L’intensa attività di controllo si è concentrata nel tratto di costa a sud
della provincia di Ancona ed ha visto l’impiego sia di pattuglie a terra che di unità navali.
Durante il primo intervento, l’azione posta in essere dai finanzieri specializzati del Reparto
Operativo Aeronavale, ha impedito l’ennesima battuta di pesca illegale di ricci di mare posta
in essere da tre pescatori, sorpresi, lungo la scogliera a ridosso del Parco del Cardeto di
Ancona, mentre si accingevano a far rientro a riva con un “bottino” di circa 3.500 ricci di
mare. Ai sub responsabili, sono state sequestrate, oltre al prodotto ittico, le attrezzature
utilizzate per l’immersione e quelle per la pesca; inoltre sono state comminate sanzioni
amministrative pari a € 6.000.
Nel prosieguo dell’attività, sempre lungo il litorale, in località Portonovo di Ancona, i finanzieri
rinvenivano nr. 6 ceste contenenti complessivamente 6.500 ricci di mare, abilmente
occultate tra la vegetazione dell’adiacente pineta, che sono stati sequestrati a carico di
ignoti.
L’intero quantitativo del pescato sequestrato, ancora vitale e in buono stato di conservazione
è stato poi rimesso in mare per consentire la ripopolazione delle colonie ittiche.
L’attività svolta dal Reparto Operativo Aeronavale di Ancona nel settore della pesca illegale,
ha portato, negli ultimi mesi, al sequestro di oltre 26.000 di esemplari ricci di mare ed alla
verbalizzazione di 10 soggetti, con oltre € 20.000 di sanzioni pecuniarie.
Il fenomeno, che vede coinvolti soggetti che agiscono abitualmente e, spesso in maniera
reiterata, nel tratto di costa della Provincia di Ancona, se non contrastato efficacemente,
oltre a recare danno agli onesti operatori del settore, potrebbe causare una vera e propria
“desertificazione” dei fondali marini, incidendo negativamente sul delicato equilibrio
biologico dell’ecosistema.
Il Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, in forza delle sue esclusive prerogative di
Polizia del mare e di Polizia economico – finanziaria, oltre ad assicurare, attraverso il
mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, un’efficace azione di contrasto ai traffici
illeciti via mare, pone particolare attenzione al fenomeno della pesca illegale, assicurando
nel contempo la tutela della salute pubblica e dell’economia sana.