Terminata la visita una signora ha chiesto al proprio medico dentista di poter pagare attraverso l’utilizzo del POS la prestazione professionale. Di fronte al diniego del professionista, la signora non si è persa d’animo e per far valere i propri diritti ha effettuato una telefonata al numero di pubblica utilità “117” della Guardia di Finanza, segnalando l’accaduto.

È stata quindi attivata una pattuglia della competente Tenenza di Camerino che si è recata presso lo studio medico, contestando la mancata accettazione del pagamento e constatando, tra l’altro, la mancata installazione del POS.

Come è ormai noto, a partire dal 1° luglio 2022, sono entrate in vigore le nuove disposizioni legislative che prevedono sanzioni per l’inosservanza dell’obbligo, già previsto da anni, di accettare pagamenti elettronici, indipendentemente dagli importi. La norma prevede, nei casi di mancata accettazione o rifiuto, da parte degli esercenti e professionisti, del pagamento da parte del cliente, anche per pochi euro, mediante “moneta elettronica” digitale (carte di credito, bancomat, carte di pagamento o prepagate e tutti i mezzi di pagamento elettronici che consentano la tracciabilità dell’incasso), una sanzione di 30 euro a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione elettronica rifiutata.

L’operazione di servizio si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare il contrasto alle condotte illecite in danno dei consumatori facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria.

 

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4 commenti

  1. 30 euro di sanzione a cui viene aggiunto il 4% della transazione elettronica rifiutata, cioè la parcella. Un grosso disagio per il dentista, che la prossima volta sicuramente ci penserà bene a farsi pagare in contanti.

  2. Hanno detto (i governanti) che non possono imporre di togliere le commissioni su piccoli importi perché è un servizio privato, però ci impongono il loro utilizzo. Penso che è ora di inc…..si

  3. L’ha fatto bene il dentista! Per quella cifra si può pagare in qualsiasi modo. Ci dev’essere libertà di pagare e di incassare come si vuole. Non si può obbligare a tenere il pos che mi costa tra tutto circa 10000€ l’anno di commissioni solo per fare contenta la banca. Con quei soldi potrei farci molte cose,molto più utili che regalarli alla banca. Ma la Melona che voleva rendere più equo e libero l’uso del bancomat dov’è? È una delle prime cose che si è rimangiata

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