Si è tenuto nella mattinata di sabato 22 luglio l’ultimo appuntamento di “Escursioni al fiume”, una serie di passeggiate ecologiche volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli ambienti fluviali. A guidare l’esperienza, alla quale si sono uniti l’assessore Lorenzo Riccetti e numerosi cittadini, l’architetto Carlo Brunelli, coordinatore del Contratto di fiume del basso Potenza, al quale si è unito l’agronomo Fabio Taffetani, professore ordinario di botanica presso l’Università politecnica delle Marche, Dipartimento di scienze ambientali e delle produzioni vegetali.

Per i presenti è stato molto interessante ascoltare la storia della Pineta e del laghetto Volpini e le criticità derivanti dalla convivenza fra aree urbanizzate e aree naturali o seminaturali. Si è creato un importante dibattito su vari aspetti riguardanti il fosso della vena, l’Hotel House, i progetti urbanistici e si è prospettata la possibilità di inserire l’area dunale della foce del Potenza in una più ampia area SIC che abbraccia varie località marchigiane, che avrebbe la duplice funzione di preservare specie arboree e faunistiche importanti e di conferire prestigio al territorio, anche in chiave di attrattiva turistica.

Il professor Taffetani ha individuato diverse specie tipiche della macchia mediterranea che ha reputato interessanti e che stanno tentando di ritrovare il loro spazio su un residuo di duna a mare dell’area di proprietà Volpini. Allo stesso tempo, però, è stata anche rilevata la presenza del fico degli ottentotti, una pianta infestante e non autoctona, piantumata per rinverdire la duna dalla precedente Amministrazione nell’ambito di un intervento di ripascimento, che a suo dire rischia di compromettere la naturale ricreazione della flora dunale.

L’assessore Riccetti ha dichiarato che provvederà in maniera immediata a raccogliere tutte le informazioni sulla questione ed eventualmente a rimuovere la pianta infestante nel caso in cui si riveli dannosa dal punto di vista ambientale, per non correre il rischio di vanificare gli sforzi che si stanno compiendo per tutelare e valorizzare un’area di pregio.

L’assessore si è detto soddisfatto sia per l’interesse mostrato dai presenti sia per l’approccio culturalmente orientato ad un ambiente naturale che, pur essendo sotto lo sguardo di tutti, può essere percepito nella sua importanza solo grazie alla mediazione di professionisti competenti.

 

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