Era presente anche il sindaco Bravi oggi, nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, per presenziare all’ordinazione episcopale di Monsignor Diego Giovanni Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e responsabile della Cappella Musicale Pontificia Sistina, come Arcivescovo titolare eletto di Recanati.

La celebrazione è stata officiata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità.

Come si ricorderà a fine aprile Papa Francesco gli aveva conferito il titolo personale di Arcivescovo della vecchia Diocesi di Recanati. Monsignor Ravelli è stato ordinato presbitero per l’Associazione clericale pubblica Sacerdoti di Gesù Crocifisso nel 1991, dal 2013 è capo ufficio dell’Elemosineria Apostolica e dal 2006 cerimoniere pontificio.

Abbiamo partecipato all’ordinazione a Arcivescovo titolare di Recanati di Mons. Diego Giovanni Ravelli alla presenza di Sua Santità Papa Francesco che nella bolla pontificia di nomina cita alcuni versi de L’infinito di Giacomo Leopardi, fa sapere il sindaco Bravi. In attesa di poter incontrare Mons. Ravelli nella nostra Città abbiamo avuto l’opportunità di un breve, ma cordiale colloquio”.

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12 commenti

  1. Guido Angelo LIcciardello on

    Il titolo dell’articolo non è corretto: mons. Ravelli non è vescovo emerito di Recanati, bensì Arcivescovo titolare

    • Vescovo emerito o Arcivescovo titolare , cambia poco.
      Sono sempre 3- 4000 euro di stipendio fisso, paga la CEI.
      Nessuna spesa per l’affitto dell’abitazione di residenza. Paga la curia.
      L’8 x 1000 fa veri miracoli!

      • Alla faccia tua, anticlericale che non sei altro!
        E pensare che la Chiesa, nello spirito della misericordia, aiuta anche persone come te …

      • No, i veri miracoli li fa il Signore, anche per il tramite della Chiesa, che ha misericordia anche per persone come te

      • Non è così: è dipendente, dal punto di vista economico, della Santa Sede, la quale con l’8xmille non ha nulla a che fare. L’appartamento è di proprietà della medesima Santa Sede, la quale lo dà in uso agli ecclesiastici non gratuitamente. Lo “stipendio” dei vescovi in Italia è di molto inferiore, al massimo 1800€ (per 12 mensilità) alle soglie della pensione. Informarsi prima di scrivere cose non vere.

  2. Recanati ha il suo Vescovo Emerito, ma se il vescovo rimane quello di macerata Mons.
    Nazzareno Marconi, dobbiamo quindi restare con la Diocesi di Macerata tutto questo che significato ha?
    Un Arcivescovo titolare di Recanati senza la sua diocesi.

    • serve a ricordare il ruolo storico che ha avuto RECANATI.Trovo di notevole la citazione che nella Bolla di nomina Papa Francesco fa dell’Infinito del nostro grandissimo poeta Leopardi.

      • Resta pur sempre un titolo senza significato…
        Come un cavaliere del medio evo senza cavallo, spada e armatura.
        O se vogliamo meglio ancora come un sovrano re senza il suo regno dove deve regnare.

  3. La Chiesa cattolica mette in campo iniziative socialmente benemerite, gestisce e tutela molti siti culturali, è titolare
    di molte scuole di ogni ordine e grado e in tal modo fa risparmiare milioni allo stato italiano. Per queste iniziative va finanziata come ogni altra seria struttura di volontariaro oppure onlus, ma ricordiamo che su molti fabbricari anche produttivi di reddito non paga l’IMU. Quindi questo incontro fra un sindaco che brilla per la esosità fiscale locale ai massimi livelli consentiti e un rappresentante della Chiesa che gode di numerose agevolazioni fiscali non mi entusiasma in modo particolare

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