La Favola di Pinocchio ha un seguito in linea con il personaggio di Collodi e che suona chiaramente offesa all’intelligenza dei cittadini, ad esclusione delle solite oche poste a guardia e tutela dell’aulica immagine del sindaco e che starnazzano non appena hanno la sensazione che questa possa essere intaccata a prescindere che si tratti dell’ombra di un moscerino piuttosto che di un calabrone.

Quando la determina 534 è stata resa pubblica, suscitando non poche polemiche e perplessità sulla sua liceità, il sindaco ha ritenuto di dover intervenire specificando che la determina era stata predisposta senza che lui ne fosse a conoscenza e per di più incompleta nella sua formulazione. Per sopperire a questa mancanza era in corso di emanazione una nuova determina con la quale si sarebbero sanati gli errori contenuti in quella oggetto di critiche.

Legittima e corretta precisazione che però non chiarisce il perché una funzionaria di livello apicale e con esperienza pluridecennale sia incorsa in un errore così macroscopico, tale anche da coinvolgere anche un’altra collega. La determina 534, infatti, impegnava la somma necessaria al pagamento della multa sul capitolo 1102-37. La responsabile della Ragioneria ne ha attestato la regolarità contabile.

Nella determina 589, quella che annulla la 534, è invece scritto che “per una dimenticanza nella stesura del provvedimento amministrativo non veniva precisato che dopo il pagamento della citata sanzione, si sarebbe provveduto a recuperare le somme erogate in capo al responsabile dell’infrazione al CdS, come sempre accaduto anche in passato, ravvisandosi, diversamente, l’ipotesi di “danno erariale”. L’impegno di spesa è stato sul capitolo 4000-32 “Anticipazioni di somme per servizi per conto di terzi”. Anche questa volta la determina ha ricevuto il nulla osta della responsabile della Ragioneria.

La domanda quindi è: come si può derubricare a dimenticanza nella stesura di un provvedimento qualche cosa che ne stravolge completamente la finalità e che per di più è da imputare ad un differente capitolo di spesa, prevedendo altresì, al capitolo di entrata 0060-32 “Rimborso di somme per servizi conto terzi” il rimborso da parte del Sindaco della somma di €.49,80, mediante trattenuta sulla prossima indennità di funzione da corrispondersi nel mese di giugno? Troppo per essere una semplice dimenticanza!

Allora se è vero che in politica bisogna essere come la Moglie di Cesare è anche vero che la politica deve fornire gli elementi per essere considerati al pari della Moglie di Cesare. Io personalmente, avendo frequentato per anni un politico, la cui sagacia ne tiene vivo il ricordo, ne seguo un insegnamento più che mai di attualità e veritiero.

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati 2 giugno 2023

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1 commento

  1. In tutto questo delirio burocratico-giuridico, buono per alimentare cortine fumogene a danno della comprensione delle responsabilità, resta il fatto che il sindaco ha violato il Codice della strada parcheggiando negli spazi blu, con la convinzione di contare su una impunità dovuta al suo ruolo, anchen se si ntrovava in un altro Comune. A peggiorare la vicenda c’è che quella multa è stata pagata dalle casse pubbliche, cioè da tutti i cittadini di Porto Recanati. Se poi adesso qualcuno vuole “scaricare” tutto sul lavoro di questo o quell’impiegato comunale, beh allora vuol dire che siamo alle prese con gli immancabili cortigiani pronti a tutto per giustificare il proprio signore.

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