Il rito funebre è stato celebrato da don Roberto Zorzolo che ha ricordato come Adriano, nel suo ultimo viaggio, si sia prima riconciliato con Dio fermandosi, nella sua passeggiata, prima di incontrare la morte, all’Abbazia di San Claudio a Corridonia.
“Sei stato un padre meraviglioso, sempre pronto a farci vedere le cose belle della vita” ha detto dall’altare il figlio Matteo ricordando il carattere gioviale e positivo del padre, le sue tante passioni, da quelle sportive a quelle sociali come il circolo Acli San Domenico e poi quella della Vespa che lo ha portato a percorrere chilometri e chilometri di strada da solo o in compagnia di altri appassionati come lui alla scoperta dei posti più belli non solo dell’Italia. Si stava allenando perché a giugno voleva andare con la sua due ruote a Capo Nord, il sogno di una vita, il sogno spezzato da un destino tragico.
Lunga la lista di amici, conoscenti, colleghi di lavoro, clienti e dipendenti del ristorante e tanti altri, che il figlio Matteo ha voluto ringraziare, a nome di tutta la famiglia, per la vicinanza e l’affetto dimostrati loro in questi lunghi giorni, Erano tutti presenti lì: chi ricordava di aver condiviso con lui gli anni nella segreteria dell’on. Foschi, chi il lavoro in Regione, chi il tifo sportivo o le lunghe passeggiate in Vespa.
Sull’altare a ricordare il suo impegno nel circolo di San Domenico è salita il presidente provinciale delle Acli, Roberta Scoppa: “eri un moto perpetuo” ha detto ricordando il suo carattere attivo sia da presidente del sodalizio recanatese che da socio che solo poche settimane fa si era particolarmente impegnato nell’organizzare la Pasqua dello sportivo. “Neanche avevamo finito che già avevi in mente altre iniziative per migliorare la cerimonia il prossimo anno e poi tante le idee nel campo del sociale che ti prometto noi porteremo avanti nel tuo nome. Ciao Adriano, salutaci Stefano” (Carlorosi, presidente del Circolo Acli San Domenico di Recanati, deceduto nel gennaio 2018, ndr).
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Con immenso dolore porgo cordiali condoglianze alla famiglia tutta e alla cara sorella Carla.
In amico di Adriano e della sorella Carla