Il 5 marzo è la triste ricorrenza della morte di Roberto Anconetani, un uomo buono e dal carattere generoso, di grande cultura, dalla letteratura alla musica, con la passione per la sua città, Recanati, di cui conosceva a menadito la storia e tutto l’importante patrimonio artistico e architettonico. Per molti anni ha svolto l’attività di messo comunale e di collaboratore volontario di molte realtà associative recanatesi, dall’Università Permanete al corpo bandistico.
Legato da profonda amicizia con Fabio Corvatta, attuale direttore sanitario de “il Villaggio Le Ginestre” e presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani, la famiglia, la moglie Adriana e il figlio Francesco, interpretando i desideri del loro congiunto, hanno donato a lui tutti il suo patrimonio librario (foto, documenti e libri) e tutta la strumentazione, sia fotografica che musicale, che in vita aveva raccolto con passione, perché lo stesso sia messo pubblicamente a disposizione di chi ha interesse a consultarlo.
Corvatta, insieme ad altri amici di Roberto, nell’intento di onorare la memoria di Anconetani, ha deciso, quindi, di utilizzare intanto una parte del suo patrimonio librario istituendo in suo nome una biblioteca pubblica, quindi consultabile da tutti, all’interno dell’Istituto “Villaggio delle Ginestre” di Recanati, Centro di Riabilitazione Polivalente gestito dalla Congregazione delle Figlie di S. Maria della Provvidenza – Opera Don Guanella. “Ritengo – commenta Corvatta – che Roberto sarebbe stato felice di questa scelta e cioè che quanto da lui amato in vita possa oggi servire non solo a tutti coloro che condividono le sue stesse passioni, ma anche alle ospiti del Villaggio che provvederanno alla gestione del suo patrimonio culturale rappresentando per loro un ulteriore momento riabilitativo e di integrazione sociale”.
Il materiale librario, le foto e i documenti, appositamente catalogati e sistemati, saranno collocato in una stanza del Centro all’interno di una libreria a lui intitolata mentre il resto del materiale donato sarà comunque destinato ad un uso pubblico con modalità da definire.
L’altra parte del patrimonio librario, di interesse leopardiano, troverà invece collocazione in una sezione apposita che sarà sempre a lui intitolata, all’interno della biblioteca del Centro Nazionale di Studi leopardiani.
È intenzione anche di organizzare entro breve una cerimonia di presentazione del materiale a cui ci si augura che la città, a cui Roberto ha dato molto, voglia essere presente.
3 commenti
La torcia sopra il mobile per cosa serve per andà a trovà i cuccioli?
Vile commento di un vile ignorante. Roberto ha lasciato un ricordo di se limpido. Tu, che commenti la foto solo per la torcia e non per ricordare un uomo colto, confermi di essere lo stolto che, quando il saggio indica la luna, lui…guarda il dito! Il tuo dito é la torcia! STOLTO!
Complimenti! Veramente complimenti per l’acuta osservazione…la donazione secondo Lei non ha importanza per la città?