In  qualità   di   referente  locale   e  responsabile  della  sede  di   Porto Potenza Picena   dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime  della  Strada A.I.F.V.S   aps  (associazione promozione sociale). sito  ( www.vittimestrada.org )   cerchiamo come  negli anni  passati   di  evidenziare l’importanza dell’ufficializzazione della Giornata in memoria delle vittime della strada riconosciuta con la legge n. 227/ 2017: non  solo per dedicare un giorno al  ricordo alle vittime, ma piuttosto per sollecitare tutti  Autorità  Istituzioni  cittadini  compresi a promuovere “ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale e ad informare gli utenti della strada, in particolare i giovani, sulle gravi conseguenze che possono derivare da condotte di guida non rispettose del codice della strada “ .

A – Iniziative  religiose 

–   Abbiamo  chiesto   concordato ed inviato alle  Curie   Vescovili  di  Ancona  Macerata  Fermo e  Camerino  le 2  brevi preghiere   sottoriportate  da  leggere  durante  tutte  le  Sante  Messe  celebrate  in  tutte  le  parrocchie e    luoghi  di  culto  domenica  20  Novembre  2022  al  momento  della  preghiere  dei  fedeli …

1-  “Nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della strada, preghiamo perché non cadano nell’indifferenza della Comunità Cristiana e delle Istituzioni Civili, le stragi che si consumano sulle strade; nel ricordo delle vittime e del dolore dei loro familiari vengano promossi il rispetto per la vita e la sicurezza di chi viaggia.  “

2 – Perché  la  giustizia   sia  sempre  un  efficace strumento   di   alleanza  tra  l’uomo e  la  verità, e  perché  Dio  trasformi gli  uomini  timorosi in   coraggiosi testimoni,  preghiamo. *****    Fine

B -Iniziative  civili

L’AIFVS, nel dare la dovuta rilevanza alla gravità della strage stradale, frutto di superficialità, indifferenza, inerzia ed omissioni, è impegnata a ricordare per cambiare. L’appello inviato   negli anni  passati  alla sensibilità e al ruolo dei  Sindaci  per accogliere le richieste  di illuminare in tale occasione  il monumento, edificio  più importante e  significativo presente in città ,(si  ricorda ndr che domenica  21    novembre  2021 a titolo  simbolico-rappresentativo    il  Comune di  Macerata   ha illuminato lo ” Sferisterio , il Comune  di  Ancona  ha illuminato  Il ” teatro delle  Muse”, mentre  il  Comune  di   Potenza  Picena   ha Inaugurato  di  concerto  con  altre   associazioni ” Manuel Biagiola…  la “panchina bianca ”  in  Piazza  Douhet  di  Porto Potenza Picena  )    considerata  la   grave   situazione  energetica nazionale   si ritiene  opportuno   di  accantonare  tale proposta   e  rinviarla a tempi  migliori   intraprendendo  magari    altre  iniziative  come  “ intestare “ dedicando alle Vittime della Strada una strada o una Piazza.  della   Città

Siano  le istituzioni a rendere onore alle Vittime della Strada, tributando un pubblico ricordo che promuova sollecitazioni per porre fine ai comportamenti prepotenti e di trasgressione delle norme, egoistici ed omissivi da qualunque parte provengano: nessuno deve perdere la  vita e la salute sulle strade delle nostre città e  del  territorio.

 C – Sensibilizzazione sociale

La nostra comunicazione deve essere rivolta con convinzione al superamento dei comportamenti di superficialità e di trasgressione delle norme, puntando sulla crescita del senso di responsabilità e sulla consapevolezza che ciascuno deve fare la propria parte per prevenire la strage stradale, cittadini ed istituzioni.

Qualora il mancato raggiungimento dell’obiettivo europeo e la continuità della strage non abbiano scosso dal loro silenzio le istituzioni, tanto da farci affermare che la Prevenzione non è ancora priorità dello Stato, noi non possiamo tirarci indietro e rivolgendo la nostra attenzione al territorio di appartenenza ci impegneremo perché “la prevenzione sia la nostra priorità:

Visto  inoltre che i mezzi motorizzati oltre a causare vittime producono inquinamento ambientale, dobbiamo fare ogni sforzo per cambiare i nostri comportamenti ed adottare il sistema della mobilità sostenibile, per avere strade a bassa velocità, contrastare la violenza motorizzata, in città  zone 30 km/h, per gli spostamenti brevi muoversi a piedi (migliora la salute) o con mezzi leggeri, utilizzare il trasporto pubblico anziché l’auto privata, adottare mezzi di trasporto a bassa o a zero emissione di CO2”.

Sosteniamo l’obiettivo europeo “Vittime Zero” entro il 2050 con tappe intermedie di riduzione del 50% nel Decennio 2021-2030. Tuttavia, tenuto conto che il territorio ci appartiene, i suoi problemi ci interpellano e noi dobbiamo mobilitarci per risolverli, nella Giornata del Ricordo lanciamo  anche  come  AIFVS  unitamente  alle   altre  associazioni ,enti ,istituzioni  del  3° settore e non ,la proposta di elaborare  progetti di prevenzione a partire dal basso, dal territorio, in sinergia tra potere pubblico e privato sociale, per conseguire nel nostri  territori, l’obiettivo  nel 2030, da considerare come tappa intermedia territoriale, e in tutto il territorio nazionale  nel 2050.  Vittime ZERO

Una sfida difficile ma non impossibile, scaturita dall’inadeguata attenzione dei decisori alla pandemia strage stradale continua, trascurata dalle istituzioni e da trattare invece con lo stesso rigore del covid 19.

D – A  tal  fine, A.I.F.V.S.  come  associazione nazionale , abbiamo  lanciato  il  21  maggio  2022  la  campagna    di  raccolta  firme,  con  lo  slogan “ La  tua  firma per  la  grande   battaglia   di  civiltà, a  sostegno   del   nostro  Manifesto per  la  sicurezza  stradale sui  temi  di  prevenzione  e  diritti   delle  vittime   Nella  giornata  del  Ricordo   di  quest’anno   dobbiamo  sostenere  il  percorso   già  delineato   chiedendo   anche  alla  stampa   tv  ed  a  tutti  gli  organi  di  informazione  di   pubblicizzare   tale  iniziativa   volta  alla  tutela incolumità  e  sicurezza   dei  cittadini .


UNA FIRMA PER I DIRITTI DELLE VITTIME E LA SICUREZZA STRADALE

A quasi sette anni dal 16 novembre 2015, data di entrata in vigore degli effetti della direttiva UE 2012/29 sulla tutela dei diritti delle vittime, il nostro Paese è ancora gravemente inadempiente. Lo stesso possiamo affermare per quanto riguarda la prevenzione: l’Italia nel 2019 non ha ridotto la strage del 50% ma solo del 22,9%. La Strage Stradale continua, con 9 morti al giorno e 661 feriti al giorno (dati Istat 2019, il 2020 in  calo non fa testo per il lockdown, i dati 2021 sono in  aumento  peggiorativo, e la strage continua) – è pandemia, è un problema di sanità pubblica non trattato con lo stesso rigore del covid 19, come se fosse un fatto privato.
Non ci rassegniamo e Promuoviamo una raccolta firme per modificare tale situazione stagnante

1) I DIRITTI DELLE VITTIME:
a) Diritto alla giustizia. Chiediamo la modifica dell’art. 111 Cost. per garantire parità processuale tra vittima ed imputato, nonché pienezza dei diritti delle vittime, superando quelle norme che espropriano diritti (es., impossibilità di opporsi al patteggiamento, di fare appello contro le testimonianze false). Chiediamo anche un rito giurisdizionale speciale, come quello del lavoro, per assicurare celerità di trattazione, omogeneità delle decisioni e pienezza della tutela;
b) Tutela della salute. Garantire le cure necessarie per riabilitazione a lungo termine per i disabili permanenti ed il sostegno economico continuativo per i progetti di vita indipendente
c) Diritti civili. Chiediamo percorsi specifici di accesso al pubblico impiego per gli orfani o le vedove di vittime della strada.

2) LA SICUREZZA STRADALE:
a) Coordinamento. Istituire, sul modello del Dipartimento della Protezione civile, un’Autorità unica interministeriale responsabile della gestione del complesso problema della sicurezza stradale e munita di poteri e di mezzi. Prevedere un sistema di sanzioni per le istituzioni che non raggiungono gli obiettivi;
b) Infrastrutture e veicoli. Prevedere il collaudatore della sicurezza stradale per redigere un “fascicolo delle infrastrutture” come avviene per i fabbricati ed indicare le criticità da rimuovere, rilevate anche a seguito di un sinistro. Promuovere la mobilità sostenibile e garantire sicurezza a tutti gli utenti della
strada. Richiedere che i mezzi di trasporto abbiano standard di prevenzione elevati, introducendo di serie tutte le misure di sicurezza, compresi i dispositivi tecnologici;
c) Controlli. Potenziare i controlli, coprire le carenze di organico, finalizzare l’organizzazione agli obiettivi da raggiungere; diminuire la perdita di punti della patente ma renderli non recuperabili, riconoscendo che al diritto ad avere la patente deve corrispondere il dovere di osservare le norme;abolire il preavviso postazioni autovelox;
d) Informazione e formazione. Istituire una rubrica fissa televisiva sui temi dell’incidentalità e per comunicare ai cittadini il Piano Nazionale della sicurezza stradale. Nelle scuole di ogni ordine e grado,assicurare l’educazione stradale e la formazione etico-sociale. Nelle autoscuole, assicurare la formazione responsabile del conducente e introdurre misure per prevenire il rilascio di patenti facili.

E – Incidentalità    alcuni  dati  e parametri  salienti   con  evidenziati i  principali

I dati  prioritariamente Pubblicati  da  Aci – Istat in  data  22 luglio  2021    sull’incidentalità  stradale   in Italia riferiti   all’anno 2020  anche  se  per   solo  alcuni  valori  numerici risultano   in diminuzione,  oscillanti circa dal 20 al 30 %  farebbero    ritenere  ad  un  miglioramento ,  ma  non  sono  da  prendere   come  dato   significativo   in  quanto  “effimero “  derivato  dalla  ridotta  mobilità   causata  dalla  pandemia Covid –19    

I  dati , valori e statistiche   su  cui  studiare  e riflettere  pertanto  per  capire e  comprendere   “  di  cosa  stiamo trattando” effettivamente ,  sono i  seguenti :

Dal  rapporto   ACI –  Istat   per  l’anno  2019  dati  “storici “   in  Italia  inerenti  gli”  incidenti “, o con  appropriato  termine, “ violenze  stradali “ sono risultati

–       Le  vittime    sono  state  3.173  (  9   morti al  giorno ;  di  cui  2566 uomini e  607   donne ; dei  morti   risultano  534  pedoni  ;   253   ciclisti , 88  ciclomotoristi; 698  motociclisti; 137  autotrasportatori ; 1441   automobilisti. Risultano  Aumentate  le  vittime  da  20 a 29  anni  e  da  45  a 54  anni ,

–       I  feriti   sono  stati 241.384   di  cui     18.000 con invalidità permanente  ( 661  al  giorno  compresi 50  con invalidità grave  permanente).  Dei  feriti   nel  2019 :  21.430  pedoni ; 16.361  ciclisti ; 9.667   ciclomotoristi; 43.433 motociclisti ; 139.023  automobilisti; 6.891  autotrasportatori .

–           Dal  FOCUS    ISTAT   Incidenti –( dati  storici )“ violenze stradali” delle  Marche   anno  2019  pubblicato  il  23  ottobre  2020 risultano  :

–        Incidenti  totali    5.399                pari a  450  al  mese

–       morti                         99                pari a  circa 9  al  mese

–       feriti                     7.560                pari  a   630  al  mese

Più recentemente sono  state  pubblicate il  23 novembre  2021 le  seguenti statistiche  FOCUS ,  delle   nostre  Marche (da  cui  sono  da  rilevare  non  tanto  i  valori numerici assoluti ovviamente in diminuzione nel  2020 per  pandemiaquanto le  variazioni  percentuali  omogenee   riferite ai  medesimi es. 100 incidenti ecc. che  risultano  in  aumento )

illuminante nel  caso  la  veridicità  della  seguente  citazione :  “La  cosa  importante  nel  mondo non è  tanto  dove stiamo ,  quanto in che direzione stiamo  andando “ Oliver Wendell Holmes Jr. ( 1841-1935)

Statistiche  Focus   ISTAT –  23 Novembre 2021

F       –INCIDENTI STRADALI NELLE MARCHE – Anno 2020

Nel 2020, si sono verificati nelle Marche 3.695 incidenti stradali che hanno causato la morte di 69 persone e il ferimento di altre 4.918. La situazione pandemica e le misure adottate per contenerla hanno determinato un consistente decremento del numero di incidenti (-31,6%), delle vittime della strada (-30,3%) e dei feriti (-34,9%) rispetto al 2019, in linea a quanto registrato a livello nazionale (-31,3% per gli incidenti, -24,5% per le vittime e -34,0% per i feriti) (Prospetto 1).

 

PROSPETTO 1. INCIDENTI STRADALI, MORTI, FERITI E TASSO DI MORTALITÀ PER PROVINCIA. MARCHE.

Anni 2020 e 2019, valori assoluti e variazioni percentuali. PROVINCE 2020 2019 Morti Differenza 2020/2019 (valori assoluti) Morti – Variazioni % 2020/2010 Tasso di mortalità 2020
Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti
Ancona 1.123 21 1.539 1.655 22 2.345 -1 -36,4 4,6
Ascoli Piceno 538 10 679 863 16 1.180 -6 -16,7 3,7
Fermo 391 9 554 525 10 746 -1 -35,7 4,6
Macerata 751 13 1.017 1.072 27 1.508 -14 -43,5 4,4
Pesaro Urbino 892 16 1.129 1.284 24 1.781 -8 -40,7 5,8
Marche 3.695 69 4.918 5.399 99 7.560 -30 -36,7 4,5
Italia 118.298 2.395 159.248 172.183 3.173 241.384 -778 -41,8 4,0

Le Marche rispetto agli obiettivi europei

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili.

Nel periodo 2001-2010, le vittime della strada si sono ridotte del 50,9%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2020 si registrano variazioni, rispettivamente di -36,7% e -41,8%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato da 1,6 a 1,9 deceduti ogni 100 incidenti, così come quello medio nazionale che registra un leggero aumento (da 1,9 a 2,0 decessi ogni 100 incidenti)

Nel 2020 l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, nelle Marche è uguale alla media nazionale (44,9%).

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) è maggiore nel 2020 a quello nazionale (59,4% contro 51,4%). Sempre tra 2010-2020 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata sia nelle Marche, da 20,2% a 26,1%, sia nel resto del Paese da 15,1% a 17,1% 

I costi sociali

I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla società a seguito di un incidente stradale. Nel 2020, il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in circa 11 miliardi e 600 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (195,5 euro pro capite) e poco più di 352 milioni di euro (233,6 euro pro capite) per le Marche; la regione incide per il 3,0% sul totale nazionale .(   Dai   dati  istat   riferiti    all’anno  2021  pubblicato il  26 luglio  2022  Risulta : Quanto al costo sociale degli incidenti stradali rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, di cui Istat e ACI4 hanno aggiornato i parametri, ammonta a 16,4 miliardi di euro nel 2021 (0,9 % del Pil nazionale).   (ndr  con un  ulteriore  costo  stimato    di  circa  300  euro  pro  capite   a  livello   nazionale   mentre    quello  regionale  potrebbe  oscillare molto  oltre   i 230  euro- pro capite

 

Il rischio di incidente stradale

Tra il 2019 e il 2020, l’indice di lesività diminuisce da 140,0 a 133,1; quello di mortalità invece aumenta lievemente (1,9 decessi ogni 100 incidenti da 1,8 nel 2019) così come l’indice di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), a 1,4 nel 2020 da 1,3 nel 2019. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia. Tra le strade della rete viaria principale si confermano le criticità della SS 16 Adriatica lungo la quale si registrano 91 incidenti, 4 decessi e 189 feriti e delle strade SS77 Val Di Chienti, SS73bis di Bocca Trabaria (Figura 2). L’indice di mortalità cresce nelle province di Ancona e Fermo, diminuisce a Macerata e Pesaro-Urbino mentre rimane invariato ad Ascoli Piceno.

 

Nel 2020, il maggior numero di incidenti (2.615, il 70,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 31 morti (44,9% del totale) e 3.319 feriti (67,5%). Rispetto all’anno precedente, i sinistri diminuiscono su tutte le categorie di strada ma il calo maggiore si verifica sulle autostrade (-39,3%) seguite dalle strade urbane (-31,8 %) e dalle altre strade (-29,8%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade (3,5 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (3,4 ogni 100).

In particolare, sulle strade urbane il 45,7% dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo. Sulle strade extraurbane tale percentuale sale al 53,1%. Tornando all’ambito urbano, gli incidenti che avvengono in corrispondenza degli incroci rappresentano il 21,3% del totale, seguono quelli nei pressi dell’intersezione (16,7%), di una curva (8,0%) e di una rotatoria (6,3%). Lungo le strade extraurbane il 25,1% degli incidenti si verifica in curva, l’8,9 nei pressi di un incrocio e l’8,2% di un’intersezione

I mesi e le ore più a rischio

….Tra maggio e settembre, in coincidenza dell’apertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, si contano 2.044 incidenti (il 55,3% dell’intero anno), in cui hanno avuto lesioni 2.715 persone (55,2%) mentre 34 sono decedute (49,3%)  Circa l’85% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le cinque e le sei del mattino (14,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le 24 e l’una (6,3 morti ogni 100 incidenti) valori molto oltre la media giornaliera (1,9) . Il venerdì e il sabato notte si concentra il 44,4% degli incidenti notturni, il 38,5% delle vittime e il 48,4% dei feriti. L’indice di mortalità degli incidenti notturni è di 3,4 decessi ogni 100 incidenti.

I comportamenti a rischio e le persone coinvolte

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (69,2%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.223 casi, 13 vittime e 1.734 feriti), seguita dal tamponamento (661 casi, 7 decessi e 990 persone ferite). La tipologia più pericolosa è l’investimento di pedone (4,5 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale (4,3 decessi ogni 100 incidenti) e l’urto con ostacolo accidentale (3,9 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,3 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,3 decessi).

Trai i comportamenti errati, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e la mancata distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente (escluso il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono il 43,7% del totale dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 21,6% mentre il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 10,0% Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per le classi di età 65+ anni (6,3 per 100mila abitanti) e 45-64 anni (5,0 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 63,8% delle vittime e il 73,4% dei feriti, le persone trasportate il 10,1% dei morti e il 18,3% dei feriti, i pedoni il 26,1% dei deceduti e 8,3% dei feriti. Il 50,0% dei pedoni vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 67,6% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 591,4 per la classe di età 15-29 anni e a 382,7 per quella 30-44 anni .

 

G – Ulteriori  dati  pubblicati  26  luglio   2022  da  parte  di  ACI  Istat  su

 INCIDENTI  STRADALI  ANNO  2021

La situazione pandemica e le misure per contenerla hanno influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità anche nel 2021. Rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno.
Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti). Le vittime entro le 24 ore sono 2.397 mentre si contano 478 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento. Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2020, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri, e diminuiscono rispetto al 2019. Se ne contano 169 tra gli utenti su mezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Per biciclette e monopattini elettrici si registrano 229 vittime (+30,1% rispetto al 2020 e –9,5% rispetto al 2019).
Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti, registrati in tutte le province italiane, passano da 564 del 2020 a 2.101, i feriti da 518 a 1.980, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 9, più un pedone deceduto. Gli incidenti stradali, le vittime e gli infortunati aumentano su tutti gli ambiti stradali ma rimangono ancora
sotto i livelli pre-pandemia. Le variazioni più significative rispetto all’anno precedente si registrano sulle autostrade, dove le vittime crescono del 26,2% (-20,6 nel confronto con il 2019), seguono le strade extraurbane (+19,8% e -10,9% rispetto a 2020 e 2019) e quelle urbane (+19,1% e -5,0%).
Anche nella Ue27 il numero delle vittime riprende ad aumentare nel 2021 (+5,3% rispetto all’anno precedente), dopo la drastica riduzione del primo anno di pandemia (-17,1% sul 2019). Complessivamente, nel 2021 le vittime sono 19.855, contro 18.861 del 2020 e 22.763 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 44,7 morti per incidente stradale nella Ue27 e 48,6 nel nostro Paese, che passa dal 12° al 13° posto della graduatoria europea. Tra i comportamenti errati alla guida i più frequenti si confermano la distrazione, il mancato  rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 39,7% dei casi (78.477) , valore stabile nel tempo.  La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresenta infatti il 36% del totale. Di minuiscono le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto, in particolare dello smartphone.

 HRisulta   evidente  in  questo  periodo  post covid  l’aumento  significativo    di  tanti  incidenti   senza  altri  protagonisti  ne  veicoli , ma   come  unica   causa    del  sinistro   la fuoriuscita per  sbandamento   dalla  sede  stradale.  dell’unico  veicolo  coinvolto.

Dai dati aci-Istat (pubblicati in data 26 luglio 2022 inerenti gli incidenti stradali anno 2021 pagina 10) …” Gli incidenti a veicolo isolato esclusi gli investimenti di pedone rappresentano il 22,2% del totale:,,,”  questo analogo dato riferito ai fine settimana dei mesi estivi 2022 indica che su 414 incidenti mortali nei quali sono deceduti 448 persone con una media di 12 morti ogni giorno superiori agli 8 della media annuale ben 173 incidenti sono avvenuti senza nessun altro veicolo antagonista. In sostanza emerge che il 42% degli incidenti con vittime mortali, il conducente  del mezzo sinistrato di cui spesso è rimasto vittima lui stesso  e/o qualche passeggero ha fatto tutto da solo con fuoriuscite per sbandamento dalla sede stradale, riguardando per il 54% autovetture 33% motoveicoli 13% autocarri e velocipedi. ( fonte  ASAPS).Risulta pertanto una mancata cultura e consapevolezza nel valutare i pericoli insiti sulle strade frequentate da una moltitudine di utenti deboli e meno  deboli, a seguito anche dell’onda lunga delle limitazioni della pandemia da covid che molto probabilmente per ansia , depressione disturbi del sonno e stanchezza hanno prodotto notevoli ripercussioni sulle condizioni psicofisiche delle  persone  alterandone  nel contempo la percezione del reale e delle situazioni subdole e complesse di pericolo ritardando la capacità di reazione se  non  addirittura   di affrontarle.  Qualora   si  associ   la solitudine che  pervade specie i  più  giovani  i  quali per l’uso   indiscriminato  dei  “ social  “ trasferiscono“   l’ambito  virtuale  nel  reale  e qualora  a  tale  già  compromessa  situazione aggiungiamo come avviene anche l’uso di alcol e droghe avremo una miscela a dir poco compromessa fino all’inverosimile ed esplosiva.

Al  riguardo  è  da    segnalare l’incidenza  negativa  da  effetti  di  alcol   droghe  e   sostanze  stupefacenti   specie  sui  giovani che  da  controlli  sistematici   effettuati  dagli  organi  di   polizia   sulle  nostre  strade locali   in  periodi  serali- notturni  specie   durante  i  fine   settimane    estivi   hanno  rilevato  un’incidenza  vicina  al  20% ,significando   con  un  pratico  esempio  che  in  tali  periodi  ogni 5  autoveicoli  che  incrociamo  sulle   strade  1  conducente dei  5 , ha  valori   di  alcol e  droghe  superiori  ai  limiti  di  legge. (Dati attestati   dal  Dirigente  Superiore   della  polizia  stradale delle  marche C/te Dario  Sallustio nella  relazione  riportata  anche  sul  libro “La strada e la  vita “  a  cura  della  Prof.ssa   Gioia  Bucarelli Ed. Ventura   2020  dove  a  pag  221 riporta che  “ nella  provincia  di  Macerata ,  le  pattuglie  della  polizia  stradale in  una  sola  notte  di  servizio, in  occasione   di  un   fine  settimana  di   agosto, hanno   sottoposto a  controllo   281 persone  e ritirato ben 53  patenti  ,  per  guida  in  stato  di  ebbrezza o  di  alterazione per  uso   di  droghe .”  ( n.d.r.   pari   al 19%  totale tra  alcol e  droghe   di  cui  circa 1-2 % per  droghe )

– Ancora  dalla Pubblicazione  ACI   Istat  del  26  luglio  2022 su incidenti  stradali  2021

L’informazione sugli incidenti stradali correlati ad alcol e droga, non sempre esaustiva dai dati della rilevazione corrente, è stata dedotta da altre fonti informative, quali il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Servizio della Polizia Stradale del Ministero dell’Interno (i quali rilevano complessivamente circa un terzo degli incidenti stradali con lesioni) che hanno fornito i dati sulle sanzioni elevate in occasione di incidente stradale. Da tali fonti risulta che su un totale di 52.459 incidenti con lesioni osservati dai due Organi di rilevazione, sono stati 5.085 quelli con almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti in stato di ebbrezza e 1.676 quelli per i quali si è rilevato l’effetto di stupefacenti. Il 9,7% e il 3,2% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale nel complesso, è correlato quindi ad alcol e droga, proporzioni in aumento rispetto al 2020, per lo stato di ebbrezza alla guida e in lieve diminuzione per la droga (9,2% e 3,5%). Le percentuali erano pari a 8,7 e 3,4 nel 2019. Dai dati comunicati dalle Polizie Municipali o Locali, infine, risulta che il 36% delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza e il 57% di quelle per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono state elevate in occasione di incidente stradale.

Da   cui   emergerebbe il  seguente  prospetto :

conducente   in  stato di ebbrezza  periodo medio 9-10%—-periodi di  punta  17-20%

conducente   sotto effetto di stupefacenti     “       “    1 %—        “            “            3 %

periodo   di  punta si  può  considerare es. i  sabati  notte del periodo  estivo ecc

I – La proposta di elaborare in sinergia il progetto “Vittime Zero nelle città-territorio”, individua oltre   che   nelle  Istituzioni Nazionali , Governative, Politiche,  la massima autorità nel Prefetto: responsabile locale del complesso problema della sicurezza stradale, con funzione di coordinamento e di controllo, può chiamare alla partecipazione tutti i settori della vita sociale per condividere le cause che mantengono la strage e concordare interventi perché trovino soluzione.

LCome AIFVS  sede  locale  abbiamo già in  itinere in condivisione  e  collaborazione   con   la  Regione  Marche  Servizio  Sanità., Università  Politecnica  delle  Marche ( medicina Legale ) per  l’adozione  del  protocollo  operativo  sul  prelievo  ematico ed  accertamenti necessari nei  casi  di  omicidio e  lesioni  personali  stradali  gravi e  gravissime – art 589-bis e 590-bis  C.P. Legge  n. 41  del 24 marzo  2016 per  l’efficace  attuazione  delle  normative  con il  coordinamento  e  linee  guida  delle  Procura  Generale  della  Repubblica  presso   la  Corte  D’Appello  delle  Marche   atte a  garantire   certezze  sui  risultati  delle  indagini e  degli  esami in  relazione   alle  alterazioni  psicofisiche  dei  conducenti i  veicoli   causanti  e/o  coinvolti in  incidenti  stradali.  In “cantiere “ inoltre  abbiamo altre   ipotesi  di  studio  da  verificare   concordare  e   proporre .

 M –  –  Collaboriamo  come  AIFVS   anche  con  gli  Enti  Locali in  merito  alla  sicurezza stradale  abbiamo  effettuato    rilievi  nel  Comune  di  Potenza Picena  circa  l’incidentalità  delle  strade  e visto  il triste ed  ennesimo  contributo  di  incidenti  con  morti e  feriti si  ritiene  utile ed  opportuno  proporre di  regolamentare   con  sistemi “umanizzati” il controllo  della  velocità   sia   sulla  SS 16  Adriatica   sia  sulla  SS 571 Regina   e  particolarmente    della  SS 16 Adriatica  dal Km  330 +900   da nord  dal  confine  con  il  comune  di  Porto Recanati   fino  al  Km   333+170    tratto  extraurbano  e dal citato  km. 333+170  fino  al  al  KM  337 + 700  a  sud  tratto    centro  abitato di Porto Potenza Picena  fino  al confine   con  il  comune  di Civitanova  Marche  Indicativamente percorrendo  la  Strada Statale  SS 16  Adriatica  da  Nord ,  dal  confine  con  Il  Comune  di Porto Recanati  entrando  nel  territorio  del  Comune  di Potenza Picena   Km 331 e  dirigendosi  a  Sud verso  il  centro  abitato  di  Potro Potenza Picena     vi  è  un  primo tratto   extraurbano  di  circa  2 km    fino  al  km  333  dopo  di  che   si  entra  appunto  nel  centro abitato  di Porto Potenza.  Ebbene in    circa  3  km negli  ultimi  3  anni  ( 2019-2021)  si  sono  verificati almeno  3 incidenti  mortali   con  4  morti oltre a  2  bambini   gravemente  feriti   di   cui un  incidente  nel 2019 in prossimità  del  km  331  con  2  morti  e   due  bambini feriti  gli  altri  2  incidenti  si  sono  verificati nel  2021  di  cui   1   al  km 331  ambito   extraurbano  l’altro  al  km  333  ambito   addirittura  urbano  poco  prima  dell’ospedale  di  Riabilitazione Santo  Stefano . Nel  2015  al  km. 332  si  verifico’  altro  incidente  mortale.  Con  questi  dati   limitati  poi  ai  soli  incidenti  mortali si  ritiene non  solo  opportuna  ma  addirittura   doverosa la  proposta per  l’istallazione  di  un  sistema  di  controllo   della  velocità  da  remoto  H 24  almeno  per il  verso  nord-sud   salvo e  meglio  bidirezionale ,  in  posizione   anticipata  rispetto   all’ospedale  e  centro abitato.  Quando e  come  è una   indipendente  variabile   dalla  valenza ed  applicazione   della  Legge  120  dell’11  sett  2020  di  conversione  del  D.L. 76  del  16  luglio  2020 “ Misure urgenti per la  semplificazione  e  l’innovazione   digitale”  circa  le  problematiche  applicative)

Altra    arteria   extraurbana  interessata risulta  la strada   ora  di  proprietà    Anas    SS 571  Helvia Recina   detta  Regina  dal Km 0+800  da  est  confine  con  il  comune  di  Porto  Recanati   al  Km  8 + 300  ad  ovest    confine  con il  Comune  di Montelupone  compresi  i  dati inerenti il  traffico  medio  e  flussi   di  traffico incidentalità ( come da  dati  evidenziati  omissis  DETTAGLI  SPECIFICI  ). Tali   dati  sono  propedeutici  per  un  maggior  controllo  e  messa  in  sicurezza per  quanto  possibile .

Nel  tempo   rappresentanti   delle  istituzioni ed  amministratori  provinciali  hanno  proposto ,  senza   successo la  trasformazione  in “ superstrada”,  si  ritiene  per    difficoltà     finanziarie  ,  dell’arteria  ex SS 571  Regina  poi  Provinciale,  poi  Regionale  ed  ora   tornata  statale  SS 571  non  in  concessione  ma  in  proprietà  diretta  dell’Anas.

Su   quest’ultima   arteria  si  ritiene  utile  ed  opportuno  l’eliminazione  progressiva   degli  incroci a  raso   con la  realizzazione  in  contemporanea    delle  rotatorie   iniziando  appunto  sulla  SS 571   Regina  al  km. 1+300 incrocio  della zona  Santa Maria  in  Potenza, ai  piedi  del  cavalcavia  A14. Risulta  che  L’Amministrazione Provinciale  di  Macerata  con  delibera  di  Giunta  Provinciale  n. 242 del  6 – 9  2013   abbia  approvato il  “Progetto intersettoriale per  il  miglioramento   della  sicurezza  stradale  lungo  la  rete  provinciale   nell’ambito degli  interventi   previsti  dal  3° Programma   annuale  di  attuazione   del  Piano Nazionale   della  sicurezza   Stradale  ( PNSS) ( Importo  complessivo   di   386.000,00 euro , ( Risulta  non  rientrato  nel  finanziamento )all’epoca  la  Provincia   di  Macerata  era    concessionaria  della  Strada Provinciale   571  Regina ,   Proseguendo  verso   ovest   monti  poi  incrocio  tra  la SS  571 Regina  al KM 3  con  la  strada   Provinciale   di  San Girio   Anche  in  questo  caso  risulterebbe che   ci  sia  una  ipotesi  di  studio  per  detta  rotatoria  presso la  Provincia  di Macerata   riferito  al  medesimo  periodo  di  cui  sopra.

Poi  infine  l’ incrocio  attualmente  semaforizzato  tra  SS 571 Regina  al k. 6 +100   con la  Strada Prov.  Del Molino  Vecchio   ( Loc ex  Torresi)

Le 3 Rotatorie  distanti   circa  1-2- 3 km  tra loro  in  un  tratto  di  strada  extaurbana in  rettilineo  ma  in  rilevato   di  circa  6  km  con  corsie  di  circa  3  metri  ( percorsa   da   veicoli a   due ,     4 e  più  ruote  sia  leggeri  come  pesanti  autotreni compresi) ., eliminando  poi  nel  tempo progressivamente   anche   le  svolte a  sinistra   sia  sulle  pochissime  strade  pubbliche   sia    su  gli  accessi  privati…..  mantenendo  le  attuali ( strette)   corsie  nei  propri  sensi ( UNICI )di marcia  ma   accedendo ed  uscendo  dai  medesimi accessi   solo  sul  lato   destro  essendoci  le vicine   rotonde per  invertire il  senso  di  marcia  ed  eliminando  pertanto  tutte   le  svolte ed immissioni  a  sinistra  e   con  esse i  punti  di  conflitto .  sostituendole   con tutte  confluenze. Ovviamente  pur essendo  il  costo inferiore  alla  ipotesi   superstrada tuttavia  rimarrebbe  comunque   notevole  la  spesa  da    eseguire   con un piano  concertato  approvato  da  tutti  gli  Enti  interessati   ANAS  Regione  Marche Provincia  Macerata  e  Comuni  Potenza Picena  e Porto Recanati  specialmente   se  si  realizzasse  a  breve  come  previsto  la rotonda   tra  la  SS 16  Adriatica  al KM  330+600  e   l’inizio della  SS 571  Regina   al  KM 0.00  nel  territorio appunto  di  Porto Recanati  e  distante   dalla  prima  rotonda    sopra  proposta  di Km 1+300.- Le  proposte ed  iniziative  di  cui  sopra   sarebbero  ancorchè  più  che  opportune, indispensabili  qualora  si  vada anche   alla  realizzazione  del nuovo  casello  autostradale  A14  Val Potenza   Macerata    con   i  relativi  raccordi  con la  rete  stradale   locale   SS 571 Regina .   L’attuale   traffico   medio   di 8.000  veicoli  giorno   pari a  350   veicoli  /ora  nei  giorni  feriali  con  punte  di  13.000 /14.000  veicoli giorno pari a  750  veicoli  ora  nei  giorni  festivi  mentre  la   SS 16  Adriatica .  con   un  traffico  medio giornaliero  invernale  di    circa  14.000  veicoli  giorno  e  20.000  veicoli giorno   nel  periodo  estivo ( periodo  ancora  pandemico ).-

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