Simone Simonacci e, in modo particolare il fratello Francesco, medico chirurgo, si stanno prodigando per portare avanti l’opera avviata dal loro padre Marco. In modo particolare si sta lavorando in questi giorni affinché il servizio, che lui stesso aveva creato, di chirurgia dermatologica nell’ospedale di Recanati possa continuare ad operare. È lo stesso Simone a confermarci che in questi giorni sta prendendo contatti con tutti i pazienti, che erano in lista d’attesa, per assicurare loro che l’attività sarà ripresa al più presto e che gli interventi chirurgici saranno posticipati solo di pochi giorni. Per questo, oltre a essersi già reso disponibile il fratello Francesco, che già faceva ambulatorio insieme al padre, si cerca anche di coinvolgere uno degli allievi preferiti di Marco Simonacci, ex primario del reparto di dermatologia all’ospedale di Macerata. Il pericolo, infatti, è che, non essendo il servizio della chirurgia dermatologica strutturato da parte dell’Asur per il Santa Lucia, questo possa terminare con la scomparsa del professionista recanatese.

La salma del noto professionista recanatese morto in Spagna lunedì scorso, sarà presto in Italia non appena concluse le ultime procedure burocratiche.

L’impresa funebre del luogo, che ha in custodia il corpo di Marco Simonacci, è in attesa della risposta del Consolato Italiano che deve rilasciare il passaporto mortuario e scrivere al Comune di Recanati perché accetti la salma. Una volta che il Comune risponde, viene sboccato tutto e la salma potrà fare ritorno a Recanati con il primo volo aereo.

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