Alcuni mesi fa alcuni sindaci della provincia di Macerata vengono convocati dalla giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli per la presentazione dei progetti che riguardano le nuove strade già finanziate e da realizzare. Una di queste strade riguarda il territorio comunale di Montecassiano ossia il proseguimento della strada che da Villa Potenza porta ad attraversare il fiume sul nuovo ponte e si interrompe all’altezza della rotatoria e che poi si riallaccia alla strada 77.

Il Presidente Acquaroli annuncia quindi che la Provincia di Macerata realizzerà questo nuovo tratto di strada di circa 3,5 km dal nuovo ponte fino alla zona industriale di Montecassiano.

Già in quell’occasione prendo la parola per primo chiedendo alcuni chiarimenti, mai avuti, e dando dei suggerimenti, mai ascoltati.

Dopo alcuni mesi di silenzio istituzionale mi confronto con alcuni residenti della zona interessata e il 27 giugno invio una richiesta di incontro al presidente della Provincia Parcaroli da tenersi fra proprietari dei terreni, il Comune di Montecassiano e appunto la Provincia. Per settimane non ricevo alcuna risposta, poi la settimana di ferragosto mi arriva una richiesta di incontro. Al rientro dalle ferie fisso l’appuntamento e incontro, accompagnato da due tecnici comunali, il Presidente Sandro Parcaroli e due tecnici della Provincia. Mi viene mostrato un tracciato della nuova strada che taglia praticamente a metà i terreni e passa vicino ad alcune abitazioni.

Faccio presente che secondo me così non va bene: il danno economico di tagliare a metà terreni così fertili è troppo alto per i proprietari, il tracciato andrebbe rivisto e, al tal proposito, ritenevo indispensabile che incontrassero i residenti. Visto che non c’è questa disponibilità ad incontrare tutti i proprietari chiedo che almeno una delegazione in rappresentanza dei proprietari venga ricevuta e con questo accordo si è chiuso l’incontro.

A questo punto chiedo ai residenti di organizzarsi per definire una delegazione che possa incontrare la parte tecnica e la guida politica della Provincia ma prima mi chiedono un incontro con tutti gli interessati da tenersi in Comune. Acconsento alla richiesta e fisso l’appuntamento per oggi martedì 6 settembre nel pomeriggio. Tuttavia due giorni fa vengo a sapere che si sarebbe tenuto ieri un incontro presso l’ex scuola comunale dì Sant’Egidio per discutere della strada, incontro convocato dal vicepresidente della Provincia Buldorini e con la prevista presenza dei tecnici. Rimango sorpreso perché con il Presidente Parcaroli eravamo rimasti d’accordo in modo diverso e se non i rapporti personali almeno i rapporti istituzionali andrebbero salvaguardati. Le istituzioni sono organismi della Repubblica, al servizio dei cittadini e non dei partiti, e serve averne rispetto.

A questo punto confido di ricevere almeno un tardivo invito a partecipare, ma niente, neanche questo. Forse l’intento non era quello di analizzare insieme la questione e trovare la migliore soluzione. Non mi piace pensare male ma una riunione fatta così, con la presenza di consiglieri regionali e di esponenti all’opposizione dell’amministrazione comunale, sembra un’iniziativa politica di campagna elettorale per rabbonire le persone che sono comprensibilmente preoccupate, se non adirate, per un’opera decisa dall’alto e calata nel territorio senza un minimo confronto come avevo auspicato sin dall’inizio.

Fatta questa doverosa ricostruzione e premessa vi espongo il mio pensiero sulla questione in modo schematico e spero chiaro per tutti:

1) Sono convinto che la viabilità della Valpotenza sia non più adeguata rispetto al traffico che ogni giorno la attraversa. Non è più accettabile che un’arteria viaria così strategica sia rimasta tale e quale al dopoguerra e continui ad attraversare centri abitati (come Sant’Egidio e Sambucheto) e toccare importanti zone industriali (come quella di Recanati, di Montecassiano, di Treia, di San Severino Marche e così via) senza degli adeguamenti. Per quanto riguarda il territorio comunale di Montecassiano sarebbe stato auspicabile che un nuovo tracciato liberasse dal traffico pesante Sant’Egidio e Sambucheto e si ricongiungesse con l’inizio della strada Regina a Fontenoce di Recanati.

2) La nuova strada che propongono Regione e Provincia finisce in mezzo al nulla e non c’è uno straccio di progetto né tantomeno è finanziato il tratto che da Piane di Potenza dovrebbe arrivare a Fontenoce. In Provincia si ipotizzava la costruzione di due nuovi ponti: uno che da Piane di Potenza avrebbe dovuto portare sull’altra sponda del Potenza nel territorio comunale di Macerata e uno per riportare il tracciato sulla strada Regina da realizzare, suppongo, sul territorio di Montelupone. In altre parole mi sembra fantapolitica, qualcosa di non realizzabile, quantomeno non in tempi accettabili. Il rischio quindi è quello di realizzare una strada che finisce in mezzo ad un campo e resterà così per decenni.

3) Mi chiedo se la questione ambientale considerata la vicinanza al fiume, compreso il rischio alluvionale, sia stata considerata e se sia stata presa in considerazione la possibilità di realizzare un parco fluviale tra la nuova strada e il fiume.

4) Questa strada ha poi il demerito di penalizzare la zona commerciale di Piane di Potenza che si stava affermando come parco commerciale molto apprezzato dai fruitori e che ora verrà tagliata fuori dalla nuova viabilità.

5) La Provincia ha sbagliato a non coinvolgere da subito i cittadini proprietari dei terreni interessati dal tracciato della nuova strada. L’incontro è stato impostato male e in modo tardivo tentando di politicizzare, nel senso di utilizzare i partiti a poche settimane dal voto, una questione che dovrebbe invece essere affrontata senza speculazioni e in modo costruttivo per massimizzare i vantaggi (se ce ne sono) e minimizzare ove possibile i disagi e i danni recati (che ci saranno di certo).

6) La Regione e la Provincia hanno 10 milioni di risorse e sembra che li vogliamo spendere a ogni costo rischiando di realizzare un’opera incompiuta con una strada incompleta e senza la minima garanzia che l’opera proseguirà e salvaguarderà anche Sambucheto. Da questo punto di vista la Regione e la Provincia dovrebbero sin da subito impegnare le risorse finanziarie necessarie a completare l’opera.

Dichiarazioni del sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena

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2 commenti

  1. Dottor Catena, lei non è il mio sindaco perchè abito in un altro Comune, ma fa piacere che esista in questo sfortunato paese qualche Amministratore che eserciti il suo mandato come servizio e vicinanza ai suoi cittadini. Le sue considerazioni sono sacrosante e lei le espone in modo assolutamente chiaro, logico, concreto e opportuno. Veda di contaminare con il suo esempio altri amministratori di paesi vicini che pur essendo della sua stessa parte politica sembrano muoversi in tutt’altra direzione.

  2. Nemmeno io sono un suo cittadino, però vorrei farle notare che il punto 1 è in contrasto con il punto 5.
    Detto questo mi stupisce che pensi di completare un opera di questo tipo nel giro di qualche anno. Probabilmente nemmeno i nostri figli vedranno questa strada….
    Comunque notevole il suo impegno nei confronti dei cittadini

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