Ha un testimone la notte movimentata dell’altra sera che ha tenuto svegli sia i residenti di via Cavour e via Calcagni che i turisti alloggiati nel vicino Hotel “La ginestra”. Come abbiamo già riferito prima la festa prolungata a suon di decibel sparati a mille sino alle ore piccole dall’interno dei giardini pubblici e poi l’allarme che è scattato a Palazzo Venieri dove ha sede il liceo Leopardi. Lorenzo Antonietti, guardia giurata di Axitea, era di servizio sabato notte e si è trovato a passare con l’auto di servizio, verso le tre e mezzo circa, proprio nella zona e si è accorto subito della sirena in azione che proveniva da Palazzo Venieri.

Mi sono fermato e ho guardato all’interno del perimetro della scuola se c’era qualche anomalia o altro. Ho fatto un giro di perlustrazione e mi sono accorto che una porta esterna, che porta nei piani inferiori del palazzo, era completamente aperta. Ho subito avvisato del fatto le forze dell’ordine del fatto aspettando per circa 20-25 minuti il tempo che arrivassero sul posto. A quel punto me ne sono andato. Se non era per me, conclude, poteva essere successo di tutto la dentro”.

Di fatto l’allarme dal quattrocentesco Palazzo del fu Cardinal Venieri è scattato verso le 2 di notte e ha continuato per tutta la notte con l’aggiunta di una voce preregistrata che usciva da un potente impianto di amplificazione che, in caso di pericolo, detta le regole per guidare studenti e personale scolastico nell’evacuazione veloce e in sicurezza della scuola. La sirena è stata spenta alle 9 circa del mattino perchè, finché non viene un addetto della scuola, continua a suonare almeno fino a quando il generatore non si scarica, ma questo presenta un’autonomia di moltissime ore per cui solo dopo parecchio tempo è stato possibile silenziarlo.

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8 commenti

  1. È incredibile comunque come si continua ad insistere con questa “musica sparata fino alle ore piccole” su questi articoletti, quando neanche chi è passato lí la ha sentita. Questi articoli sanno proprio di polemica politica e nient’altro.
    Lo dice uno che si è trovato a passare di lí quella sera, e che la musica cosí forte non l’ha sentita.

      • o pezzo de un contadí so piú de destra de te, argomenta invece di ripetere frasi fatte e inutili a qualsiasi approfondimento della questione.
        Qui si rasenta veramente il ridicolo, nonostante colui che era lí abbia detto che non c’era il rumore della musica, per voi quattro cuntadí è sempre colpa “de quelli de sinistra”. VI DOVETE RIPRENDERE

        • Contadi ci sei tu, ma non è un’offesa anche se non lo sono. La musica alta è sempre colpa di chi la permette e la sinistra a Recanati comanda 15 anni. Quindi deduco che sta bene così. Comunque, per non farti agitare oggi chi vota lega o PD è la stessa cosa.

  2. A Recanati dare del contadino a qualcuno equivale a insultarlo. Complimenti, una vera città della Cultura…..e tutti gli accademici della Crusca scrivono e commentano su questo spazio…

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