350 chilogrammi di vongole, pronte per essere commercializzate, ma senza la necessaria documentazione
sanitaria sono state sequestrate dai finanzieri della Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto, in
cinque distinti interventi eseguiti nelle aree portuali di San Benedetto del Tronto e di Porto San Giorgio.
L’operazione rientrante tra i servizi delle Fiamme Gialle in qualità di polizia del mare, si è concentrata sul
controllo capillare delle varie attività collegate allo sbarco e alla commercializzazione dello specifico prodotto
ittico.
Durante tale attività di controllo, i finanzieri hanno rinvenuto, sottoponendo a sequestro nel porto di San
Benedetto del Tronto Kg. 105 di vongole, occultate in un borsone ed all’interno di alcuni secchi, privi di
etichettatura o documentazione necessaria per la tracciabilità.
Successivamente i finanzieri di mare hanno orientato gli sforzi operativi, nell’area del sedime portuale di Porto
San Giorgio, individuando due soggetti operanti nel settore della pesca, intenti ad occultare, all’interno delle
proprie autovetture, rispettivamente 45 e 50 chilogrammi di vongole irregolarmente detenute. In questo caso il
prodotto pescato, privo della prevista documentazione igienico – sanitaria e sottoposto a sequestro, era già stato
confezionato in 6 distinte reti di plastica.
Poco dopo, nella stessa zona portuale, sono stati rinvenuti ulteriori 150 chilogrammi di vongole, incustodite ed
occultate all’interno di sacchetti e di alcuni secchi. Anche in questo caso il prodotto ittico è stato sequestrato in
quanto privo della specifica etichettatura di tracciabilità che ne attesta anche la relativa salubrità dal punto di
vista sanitario.
In tutti casi, le vongole della tipologia chamelea gallina, erano pronte per essere immesse illegalmente in
commercio, verosimilmente destinate alla vendita al di fuori del circuito ufficiale del mercato ittico nazionale. I
due responsabili identificati dai finanzieri sono stati destinatari di sanzioni amministrative per importi che vanno
da € 1.000 a € 6.000.
Il prodotto ittico è stato successivamente reimmesso in mare, previa certificazione da parte dell’Autorità sanitaria
veterinaria marchigiana, che ne ha constatato la inidoneità al consumo, facendo salvo il ripopolamento marino.

La presenza dei finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, in cui è inquadrato il reparto di San
Benedetto del Tronto, che operano per l’adempimento dei propri compiti istituzionali di polizia economicofinanziaria
e di polizia del mare lungo fascia costiera marchigiana, testimonia ancora una volta l’attenzione che
la Guardia di Finanza rivolge a favore degli onesti operatori del settore.

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